sabato 30 dicembre 2023

LAMENTI DIVINI - Le parole di Gesù ai suoi sacerdoti - Aprite gli occhi

 


LAMENTI DIVINI


Le parole di Gesù ai suoi sacerdoti

Parte seconda


APRITE GLI OCCHI!

O Miei sacerdoti, intermediari tra Dio e gli uomini, catena d'oro che deve unire le anime a Me, risvegliate nei vostri cuori i buoni sentimenti del giorno della vostra ordinazione! La dignità di cui vi ho rivestito è così grande, ed è bene che ne siate consapevoli per comprendere sempre meglio la vostra grave responsabilità!

   Tutta l'amarezza che alcuni sacerdoti Mi provocano è unita a quella grande amarezza che Mi fece sudare Sangue nell'Orto degli Ulivi, quando vidi che nei secoli a venire si sarebbe rinnovato il rinnegamento di Pietro nelle file dei Miei ministri, il tradimento di Giuda in tanti sacerdoti sacrileghi e la fuga dei discepoli, una fuga dovuta agli scandali di certi consacrati.

   In quella notte del Getsemani, così tempestosa, trovai i tre apostoli, che erano i più amati, immersi nel sonno: essi dormivano mentre io sanguinavo dall'angoscia. Li ho svegliati, invitandoli a pregare, ma si sono addormentati di nuovo; si sono svegliati solo al suono della folla che veniva a prendermi.

  È possibile, miei sacerdoti, che voi non comprendiate la gravità dell'ora presente? Voi dormite tranquillamente, cullandovi in una vita comoda, mentre io, il vostro Redentore e Maestro, agonizzo a causa delle preoccupazioni che si moltiplicano ogni giorno.

   Vengo a svegliarvi con i tristi eventi di ogni giorno, ma voi vi svegliate solo per un momento e poi vi riaddormentate subito come i tre apostoli. Ancora una volta torno a risvegliarvi con i miei lamenti divini, con la fiducia che vi risveglierete.

Volete essere scossi, come gli Apostoli al suono della folla, solo quando la tempesta si scatenerà nel mondo, quando i miei nemici metteranno le mani su di voi...? La storia del passato non insegna nulla di proposito?

   Non vedi come le onde del mare aumentano, diventano sempre più grandi e si scatenano contro la mia Nave, la Chiesa? Le onde si infrangeranno ma la Mia Chiesa non affonderà, perché Io sono nella Nave. Ma... quale sarà il destino di tanti preti...?

   Nel mondo è in corso una battaglia tra i figli delle tenebre e i figli della luce. Il mio Vicario, il Papa, nelle ore di solitudine piange; è avvilito, circondato da tante menti in eruzione. Paolo VI, illuminato e assistito da Me, è consapevole dell'estrema importanza dell'ora presente.

(Gesù disse questo ai tempi di Paolo VI, negli anni '60, cosa direbbe ora, nel 2003 - e ancora peggio nel 2011, pensiamo? - quando il male è progredito così tanto a tutti i livelli al punto che ci sono persino preti che proclamano pubblicamente la loro omosessualità praticata nei media)?

   Molte anime, che una volta erano fedeli a Me, si trovano in condizioni disastrose. Cosa devono fare i miei sacerdoti in questa terribile situazione...? Per mia consolazione, ho alcuni che sono buoni, veri sacerdoti! Ma gli altri... che non sono pochi!... Ci sono quelli che si ribellano al mio Vicario, ci sono quelli che negano o mettono in dubbio l'altra vita, ci sono quelli che negano l'esistenza di Satana, ci sono quelli che negano la mia reale Presenza Eucaristica, e ci sono persino quelli che dubitano della mia Divinità e dell'esistenza di un Dio Creatore!

   Guai a coloro che cercano di cambiare la verità della Fede, guai a coloro che cercano di togliere la Gloria a Dio Onnipotente! Certe menti sacerdotali sono una vera Babilonia: confusione e tenebre! E con tutto questo pretendono di essere insegnanti. Più che pastori, alcuni sono pecore nere nel mio gregge mistico e altri sono lupi famelici.


Chiedo a questi sfortunati:

 Quando siete stati ordinati sacerdoti e mi avete giurato fedeltà, avevate i sentimenti di oggi... Non eravate felici di appartenere a me e di cooperare con me alla salvezza dei fratelli? ....

A cosa è dovuto il suo cambiamento?

Prima pregavi; a poco a poco sei diminuito e poi hai quasi rinunciato alla preghiera. Un tempo eri convinto della tua piccolezza; poi è entrato l'orgoglio.

Un tempo coltivavi lo spirito di penitenza; a poco a poco hai cominciato ad accarezzare il corpo, dandogli ciò che non era necessario, e di conseguenza il corpo ti ha trascinato nella mire.... In che situazione pietosa ti trovi!

Avete lasciato la Manna celeste per nutrirvi di ghiande come gli animali impuri.

Prima hai respirato l'aria pura della mia Grazia e ora stai lottando nel fango nauseabondo. Riflettete, o miei sacerdoti, caduti o in procinto di cadere, riflettete sulla vostra triste condizione! Ditemi:

Non ho forse il diritto di lamentarmi?

La cattiva condotta di tanti sacerdoti sta allontanando da Me moltitudini di anime. E io, che per salvare anche una sola anima mi crocifiggerei di nuovo, se necessario, come dovrei trattare questi ministri?

È possibile che siate così ciechi da non vedere questa amara realtà?


III

PREMESSA


   Tu sai qualcosa del passato e del presente; io so tutto, anche il futuro.

All'inizio di questo secolo l'Onnipotente ha detto ad un'anima privilegiata: "Quaranta, cinquant'anni prima dell'anno 2000 a Satana sarà dato un potere particolare sulla terra; le potenze infernali andranno in preferenza contro i sacerdoti".

   Non vedete che ciò che Io stesso ho rivelato si sta realizzando?

   Convincetevi! I demoni sanno che guadagno è per loro un sacerdote disertore, ed è per questo che gli attacchi contro i consacrati di oggi sono così tanti e così forti; al punto che se quelli non sono vigili e non pregano intensamente, cadranno presto o tardi nella rete diabolica.

   Permettetemi di mettere la mano su una delle ferite del clero di oggi. Non sto cercando di alludere al generoso consacrato.

Ho istituito il Sacramento dell'Amore, la Santa Eucaristia. Venti secoli di Storia, con milioni di prodigi eucaristici, hanno provato e provano ancora la mia reale Presenza Eucaristica.

Sacerdote, che sei all'altare per celebrare, entra in te stesso...!

Credi nel Mistero Eucaristico?

Se non credi, perché vai a festeggiare?

 Perché ingannate voi stessi e gli altri?

Quale titolo le viene conferito...?

                   Quello di ipocrita e impostore!

   D'altra parte, se credi nella Transustanziazione, ma il tuo cuore e la tua mente non sono puri, e le tue mani sono macchiate, come osi toccare la mia Carne?

Come osi toccare la mia Carne Immacolata?

Come non tremare quando si pronunciano le parole divine della Consacrazione?

   E purtroppo c'è chi festeggia così! C'è chi trafigge in questo modo il mio Cuore divino! E io, misericordioso, paziente!... Ma fino a quando dovrò sopportare? La mia Giustizia non reclama anch'essa i suoi diritti?

   Altri festeggiano, ancora uniti a Me, con la mia Grazia. Ma quali festeggiamenti! Chi vi assiste potrebbe dire: "Ma questo prete crede in quello che fa?

   Bisogna avere più fede nel Santo Sacrificio e amarlo di più! Nessuna fretta, molto raccoglimento e preghiera ardente! Ci sono anime da salvare e molte altre da sostenere. La messa è un momento molto prezioso.

   Celebrate bene per glorificare Dio, per edificare i presenti, per rinnovarvi nella giovinezza dello spirito e poi per portare alle anime, durante tutta la giornata, il frutto del divino sacrificio.

   Con quanta ansia e gioia io, prigioniero dell'Amore nel Tabernacolo, aspetto la celebrazione dei ferventi sacerdoti! Quando un mio degno ministro è all'altare, dimentico in qualche modo l'amarezza che mi provocano i preti sacrileghi o freddi.

  La Mia Carne Immacolata, profanata da mani indegne, viene glorificata dal tocco di mani pure, ed Io entro amorevolmente nel cuore del buon celebrante, arricchendolo di una nuova luce e unendolo sempre più a Me.

   Oh, se tutti i consacrati fossero puri e innamorati della mia Eucaristia, come sarebbe trasformato il mondo!!!!

Amati figli del mio Cuore, riaccendete la vostra Fede e meditate seriamente sul vostro ministero! Alla tua parola consacrante io, Re di tremenda maestà, obbedisco umilmente e scendo all'altare. Nelle tue mani si realizza l'Incarnazione vivente come avvenne nel grembo della mia purissima Madre, e un mistero così grande, un dono così grande, che io ti faccio, non ti lascia confuso?


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