sabato 30 dicembre 2023

LA PERFEZIONE DELLA GIUSTIZIA DELL'UOMO - Dobbiamo chiedere il dono della facilità.

 


AGOSTINO AI SANTI FRATELLI E VESCOVI EUTROPIO E PAOLO


21. Adopera poi costui alcune testimonianze per dimostrare che i comandamenti di Dio non sono difficili. Ma chi non sa che, essendo la carità il comandamento generale - perché il fine del precetto è la carità 85 e il pieno compimento della legge è la carità 86 -, non è gravoso ciò che si fa per amore e non per timore?; Durano fatica nei comandamenti di Dio certamente coloro che si sforzano d'osservarli per timore, ma la carità perfetta scaccia invece il timore 87 e rende il fardello leggero del comandamento non solo non opprimente per il carico dei pesi, ma anche sollevante a guisa di ali. Per avere poi la carità, anche soltanto quanta se ne può avere nel corpo di questa morte, è troppo poco l'arbitrio della nostra volontà, se non l'aiuta la grazia di Dio per Gesù Cristo nostro Signore 88. Si riversa appunto la carità nei nostri cuori, e ciò va ripetuto spesso, non da noi stessi, ma per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato 89 . Né per altro fine la Scrittura ricorda che non sono difficili i comandamenti divini se non perché l'anima che li trova gravosi capisca di non aver ancora ricevuto le forze per le quali i comandamenti del Signore diventino esattamente come sono raccomandati, cioè leggeri e soavi, e perché egli preghi con il gemito della volontà così da impetrare il dono della facilità. Chi infatti prega in questi modi: Sia il mio cuore integro, e: Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male 90 , e: Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, e: Non c'indurre in tentazione 91 e in altri modi simili che sarebbe troppo lungo enumerare, quello che chiede è precisamente questo: di osservare i comandamenti di Dio. Che essi siano osservati né si prescriverebbe, se per la loro osservanza non avesse nulla da fare la nostra volontà, né si pregherebbe, se ad osservarli bastasse da sola la nostra volontà. Si raccomandano dunque come non pesanti, perché la persona che li sente pesanti si renda conto di non aver ancora accolto il dono per cui non sono pesanti e perché non pensi che li sta osservando perfettamente, quando si comporta così che le siano pesanti. Dio ama infatti chi dona con gioia 92. Tuttavia chi li sente gravosi non si abbatta per disperazione, ma si butti con forza a cercare, a chiedere, a bussare 93 . 

Sant'Agostino

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