LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
Viene specificato che non è evento naturale quello che sta per accadere. È invece evento voluto dal popolo del Signore, da esso creato.
Un vento minaccioso si alza per mio ordine. Ora, anch’io voglio pronunciare contro di loro la condanna. Dio dinanzi al peccato di Israele perde ogni forza.
È come se non fosse più L’Onnipotente Signore, il Dio degli eserciti, il Dio al quale basta un soffio per abbattere anche i più forti signori della terra.
Il peccato allontana il Signore da Israele e anche se Lui vede venire questi potenti distruttori della sua terra, nulla può fare per fermarli.
In questo è detto che il vento è voluto da Dio. Da Dio non può essere impedito. Chi invece il vento chiama e suscita è il peccato del suo popolo.
13Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi! Siamo perduti!
Viene ora descritta la potenza distruttrice e devastatrice del nemico di Giuda, di questo vento infuocato che viene per bruciare la terra, riducendola in cenere.
Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi! Siamo perduti!
Le nubi non sono governabili dall’uomo e nemmeno i turbini. Vanno oltre ogni potenza umana. Così nessuna preda potrà mai proteggersi dall’aquila.
La rovina è sicura, la distruzione è certa. Giuda e Gerusalemme nulla potranno fare per difendersi. Il nemico verrà e distruggerà senza trovare resistenza.
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