LA FORZA DELL’AMORE
Ho riportato questa magnifica pagina sull’amore, perchè di storie di amore e di miracoli che esso compie ne conosco tanti; vorrei metterli nelle prime pagine di tutti i giornali, annunciarli come prima notizia in tutti i telegiornali, e allora la gente sorriderebbe di più e avrebbe più speranza, ci sarebbero meno violenza, meno rancori, meno vendette...
La forza dell’amore è il peso del bene, che contrasta il male, è la speranza contro la disperazione, è la fiducia contro l’indifferenza, è pazienza, attesa... E qui mi viene in mente la parabola del figliol prodigo. Quel padre che non perde la speranza e ogni giorno, ogni notte, spera sia il giorno o la notte del ritorno del figlio. Guarda sempre lontano, scruta, finchè un giorno vede una sagoma d’uomo, il cuore gli batte nel petto, gli dice: è tuo figlio. Non aspetta che arrivi, corre, gli va incontro per abbreviare il tempo dell’attesa, e fa festa.
Quanti miracoli simili a questo ho letto nelle lettere che mi arrivano! Come quella mamma, che ogni notte di nascosto andava per bar, discoteche, sotto i ponti della città a cercare sua figlia, rovinata dalla droga e dall’alcol. Una volta la trovò fradicia, impaurita, raggomitolata come un riccio, tremante, incosciente. Con la forza dell’amore se la prese sulle spalle, non le pesava quel corpo inerme, l’amore la rendeva forte e se la portò a casa, la curò, poi le consigliò per l’ennesima volta la comunità, ma sua figlia non voleva saperne e ricadeva; si rialzava e ricadeva alternando carcere, comunità, fughe...quante lettere strazianti mi scrisse quella mamma, che mai perdeva la fiducia e pregava e faceva volontariato a Lourdes e aiutava gli ammalati in ospedale, tutto per quella sua creatura che tutti condannavano. “E’ mia figlia”, diceva e mi scriveva. Ora finalmente è ospite di una comunità da vari mesi, la mamma è contenta; nell’ultimo biglietto mi ha scritto: “L’amore ha vinto, Carla. Ora prego il Signore che ne faccia una creatura nuova”.
Rileggo ancora le parole di quella mamma e mi sembra di udire le parole di Dio: ” E’ MIO FIGLIO”, e in quelle parole c’è il perdono, l’amore, l’abbraccio, per chiunque lo cerchi e voglia tornare da lui.
“Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove”.
Carla Zichetti
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