SESTA LETTERA
A un membro dell'ordine che aveva ricevuto da lui un libro, e al quale a cui si rivolge ancora una volta per approfondire il suo tema preferito. * Incoraggiamento a perseverare.
Ho ricevuto dalla signora - le cose che le hai dato per me. Mi meraviglio che non mi abbiate dato il vostro pensiero sul piccolo libro che vi ho inviato e che avrete ricevuto. Vi prego di impegnarvi a praticarlo nella vostra vecchiaia; è meglio tardi che mai. Non riesco a immaginare come le persone religiose possano vivere con soddisfazione senza la pratica della presenza di DIO. Per quanto mi riguarda, mi ritiro con Lui nel centro più profondo della mia anima il più possibile; e finché sono così con Lui non temo nulla; ma il minimo allontanamento da Lui è insopportabile.
Questo esercizio non affatica molto il corpo, ma è opportuno privarlo qualche volta, anzi spesso, di tanti piccoli piaceri innocenti e leciti, perché DIO non permetterà che un'anima che desidera dedicarsi interamente a Lui prenda altri piaceri che non siano quelli con Lui; è più che ragionevole.
Non dico quindi che dobbiamo imporre a noi stessi una costrizione violenta. No, dobbiamo servire DIO in una santa libertà, dobbiamo svolgere le nostre attività con fedeltà, senza problemi o inquietudini, richiamando la nostra mente a DIO con dolcezza e tranquillità, ogni volta che la troviamo che si allontana da Lui.
È comunque necessario riporre tutta la nostra fiducia in DIO, mettendo da parte tutte le altre preoccupazioni, e anche alcune forme particolari di devozione, sebbene molto buone in sé, ma che spesso si praticano in modo irragionevole: perché queste devozioni sono solo mezzi per raggiungere il fine; così, quando con questo esercizio della presenza di DIO siamo con Colui che è il nostro fine, è inutile tornare ai mezzi; ma possiamo continuare con Lui il nostro commercio d'amore, perseverando nella Sua santa presenza: un po' con un atto di lode, di adorazione o di desiderio; un po' con un atto di rassegnazione o di ringraziamento; e in tutti i modi che il nostro spirito può inventare.
Non lasciatevi scoraggiare dalla ripugnanza che potreste trovare in essa da parte della natura; dovete farvi violenza. All'inizio, spesso si pensa di aver perso tempo; ma bisogna andare avanti e decidere di perseverare fino alla morte, nonostante tutte le difficoltà che possono presentarsi. Mi raccomando alle preghiere della vostra santa società, e alla vostra in particolare. Sono vostro nel Signore.
Lawrence, Brother (Nicholas Herman, c. 1605-1691)
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