IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO
Dammi il tuo Sangue, o mio Gesù, con quella espansione che Tu desideri per i santi fini disposti dalla tua Provvidenza, per dissetare l'ardore dell'anima, anelante all'unione de' tuoi Misteri.
- Non solo ti dò il mio Sangue, ma ti supplico di chiederlo, di ripetere la richiesta, di raddoppiarla, di intensificarla. Darti il mio Sangue vuol dire darti i meriti, i frutti, le virtù, la potenza della Passione. Vedi: il mio Sangue scorre sulla terra a rivi, a fiumi; non c'è lembo che non abbia la sua parte: esso scorre dovunque e si raccoglie, come le acque negli oceani, nell'abisso della misericordia. Quest'abisso è la Chiesa, e tutti possono attingere in quantità illimitata, come tutti possono attingere ai mari. -
O Signore, e dove non giunge perché l'uomo Te lo impedisce? - Portami tu. -
In qual modo, mio Signore?
- Io sono il vero Sacerdote: sono io che m'immolo continua-' mente per le anime. Seguimi nei paesi infedeli; seguimi adorando il Mistero, invocandone i Tesori, distribuendoli alle anime. -
In quale terra mio Signore dirigeremo il volo? - Dove vuoi. -
A quali anime vuoi espanderti?
- A tutte, specialmente a quelle peccatrici, a quelle ingolfate nell'incredulità, nella superstizione e nella tenebra. -
Mio Dio, quante volte ripeteremo insieme questo rito di amore?
- Se tu potessi resistere, te lo chiederei in perpetuo. - Veramente la Redenzione è copiosa ed ha questi tre caratteri: portare la grazia alle anime, consumare le colpe e le miserie, rivestirle di luce e d'amore.
Proprio oggi Gesù dispone ch'io visiti un carcere dove sono anime a centinaia, condannate dalla giustizia umana, ma oggetto di amore da parte della misericordia divina.
Con il pensiero, con la preghiera e col desiderio invoco su tutte i tesori del Sangue prezioso di Gesù. q. 25 : 11 gennaio
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
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