Nel vostro cuore c'è la chiave che vi ho dato. Puoi usarla solo per la Porta che conduce alla mia Via, perché è inutile per qualsiasi altro scopo. E tu, figlio mio Benedetto, da quando l'ho messa in te, non hai mai smesso di usarla. L'hai usata solo perché tutti abbiano la Vita in Me, e nessuno può lamentarsi del tuo lavoro.
Io, Gesù, ho affidato la Chiave a Pietro e voglio riceverla di nuovo con la stessa precisione con cui gliel'ho data. Sulla Terra ci sarà chi me la riconsegnerà, e tu lo sai già, figlio mio, ma non è il momento di dirti il vero nome della persona, ma il momento si avvicina e tutta la Terra saprà chi aveva il diritto di riconsegnarmi la Chiave.
Benedetto, figlio mio, il tuo nome non doveva essere questo. Tua madre ti aveva dato il nome di Pietro, ma per una ragione ti è stato dato questo nome: Benedetto. Sei un uomo semplice, figlio mio. I tuoi genitori non erano in grado di darti un'istruzione per il poco che guadagnavano, ma tu sei stato scelto dal momento in cui eri nel grembo di tua madre per servirmi.
Oggi hai sessant'anni, ben vissuti. Hai attraversato molte barriere e difficoltà. Ho lasciato che accadessero per il bene della tua anima. Doveva e deve essere purificata con un po' di sofferenza, che spesso ti ha portato molto vicino alla morte, ma io ti ho risparmiato. Non ho permesso che la morte ti portasse via dalla terra, perché avresti compiuto la mia opera, come hai fatto. Ecco perché ti sto mettendo in un punto in cui nessun altro ha scritto o scriverà come hai fatto tu. Sarai il più grande storico, anche se hai studiato poco. Per Me, questo non impedisce nulla.
Benedetto, figlio amato, l'importanza di questo Messaggio è quasi pari a quella di tutti quelli che hai già scritto. Il suo significato riguarda la Chiave, che l'umanità non sa ancora chi verrà a darmela. Sa solo che l'ho affidata a Pietro, ma nessuno sa chi me la consegnerà. Questo segreto è stato tenuto nascosto fino ad oggi, ma presto tutti i miei figli lo sapranno. Quando scenderò dal cielo, solo uno mi consegnerà, per la sua dedizione al lavoro serio e perché lo merita. Era ed è il mio servo fedele, che non ha mai smesso di darmi tanta gioia. Chi ha provato ad ascoltare i suoi consigli non ha perso tempo. Coloro che lo hanno giudicato se ne pentiranno. Coloro che non hanno voluto accettarlo rimarranno fuori.
Bento, figlio mio, per quanto una persona possa essere povera, con un'istruzione quasi nulla, è mio figlio. Per Me, è il cuore della persona che comanda, non coloro che pensano di vivere nell'alta società o nei loro uffici.
Ricordate: quelli che mi perseguitavano di più quando ero sulla Terra erano proprio gli alti; i poveri li seguivano per la durezza che anche loro richiedevano per perseguitarmi. Oggi vedo la stessa cosa: stanno mettendo il popolo contro di Me, per allontanarlo dal Mio Sentiero, ma tutto questo è prossimo a consumarsi. Aspettate ancora un po' e i miei figli vedranno la mia grandezza.
Grazie, figlio mio. Sii con la mia pace.
GESÙ
12/07/1995
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