Quando un essere umano è in pericolo, cerca aiuto immediato. Contatta un amico, un familiare, un vicino o qualsiasi sostenitore. Se non riesce a trovare niente e nessuno a cui rivolgersi, si appella a Dio. Se non è né un credente né un devoto, sarà disorientato e cercherà senza aiuto il modo per salvarsi.
Sì, questo è il caso in tante situazioni difficili. Gli uomini in pericolo troppo spesso si dimenticano di Me, e i pericoli sono molti. Ce ne sono molti a causa del peccato originale che ha permesso alla natura fisica umana di morire, di essere ferita, di essere malata, di comportarsi male o di peccare – che è simile – e l'unico vero rimedio a questi mali è la pratica religiosa.
L'uomo che prega e regola le sue giornate secondo il suo dovere di Stato come cittadino cattolico, cittadino della patria celeste, si comporterà in modo diverso dal cittadino mondano o ateo. Il cittadino che si dice cattolico, ma che si interessa smodatamente delle cose della terra, dimenticherà di riferirsi a Dio nei momenti di difficoltà, nelle malattie, nelle difficoltà della vita quotidiana. Sarà come l'ateo che non farà riferimento a Dio nemmeno in questi momenti, e questi sono frequenti in tutta la vita sulla terra.
Il cittadino della patria celeste, invece, sarà meno dissipato e si attaccherà alla preghiera e alla virtù teologale della speranza, quella virtù alta e potente che non gli farà rimpiangere nulla ma accettare tutto, confidando che Dio nella sua divina Provvidenza gestisce il suo cammino terreno. Sarà accolto con grande gioia nella patria celeste quando vi entrerà, mentre gli altri due dovranno fare penitenza prima di poter entrare, se sarà loro concesso questo accesso.
Questi due saranno giudicati davanti a Dio e a tutta la corte celeste e questo particolare momento di giudizio, il giudizio individuale di ogni essere umano dopo la sua morte terrena, è impressionante per tutti. Questo momento sigilla la loro eternità e coloro che rifiutano l'amore di Dio in questo momento unico sono banditi dal Pensiero divino senza che ci sia alcun possibile rovesciamento. Il rifiuto di un'anima di aderire alla Divina Volontà è inammissibile, e l'ostinazione in questo rifiuto dell'amore, dell'umiltà e della confessione dei propri errori volontari o anche involontari lo sottrae alla vista di Dio che non lo conosce più e non ci pensa più. Essere scomparso dal Pensiero divino è la prova più intollerabile per ogni anima, perché l'odio vuole un oggetto da odiare, ma Dio per esso non esiste. Lo ha conosciuto, lo ha deriso o disprezzato, ma da quando ha rifiutato il Suo Pensiero, tutti i suoi insulti, tutte le sue bestemmie, tutti i suoi rutti non lo hanno né toccato né infastidito. È diventato per Lui inesistente, anche se è molto reale in un luogo spaventoso che non è nulla per Lui e dove non interverrà mai.
Questa categoria di anime rifiutate è per loro una situazione così grave che si deve chiedere molta preghiera per i peccatori, essendo i peccati usuali spesso causa di peccati più grandi e infine di cadute gravi e mortali.
I peccatori hanno bisogno delle vostre preghiere, figli Miei, la grazia può aiutarli a risalire il pendio del male e della dissolutezza. Sono venuto sulla terra per attirare a Me i peccatori, per salvarli, ho pregato per loro, ho teso la mano a loro, molti si sono convertiti alla Mia voce e continueranno a convertirsi per la grazia santificante che Voi attingerete su di loro attraverso le vostre preghiere.
Ho offerto la Mia Vita sulla Croce perché tutti gli uomini e le donne abbiano accesso al Cielo, ma ci sono, purtroppo, molti che non Mi trovano o non Mi cercano. La grazia legata alla vostra preghiera supplirà a questa mancanza e voi stessi sarete grandemente ricompensati in Cielo.
Sia benedetta la vostra buona volontà, figli Miei, pregate per tutti i peccatori e non stancatevi di pregare per loro, ne hanno tanto bisogno. Sono i vostri fratelli sulla terra in attesa del giorno straordinario in cui anch'essi saranno nella beatitudine celeste.
30 agosto 2020 - Suor Beghe
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