La condanna della Bibbia non rimane a un livello meramente teorico, ma si manifesta nella punizione dei peccatori. L’esempio più noto e significativo è quello,
tratto dal primo libro dell’Antico Testamento (il Genesi), in cui Dio invia due suoi angeli, in sembianze umane, per distruggere le città di Sodoma e di Gomorra, ormai corrose dal vizio contro natura, salvando
il solo Loth con la sua famiglia. «Disse dunque il Signore (ad Abramo): “Il clamore delle colpe che mi giunge da Sodoma e da Gomorra è grande, e molto grave è
il loro peccato” […]. Poi quei due (angeli)dissero a Loth: […] “Fà uscire da questo luogo generi, figli e figlie e tutti i tuoi parenti che si trovano in questa città,
perché noi siamo giunti per distruggerla: grande è infatti il clamore dei peccati che da essa si è innalzato verso il Signore, e il Signore ci ha inviati per distruggerla” […]. Allora
il Signore fece piovere dal cielo zolfo e fuoco su Sodoma e su Gomorra, e distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti della città e ogni sorta di piante […]. Abramo intanto si era
alzato di buon mattino per andare sul luogo dove prima si era fermato davanti al Signore, e, volgendo lo sguardo verso Sodoma e Gomorra e su tutta la regione di quella pianura, vide che dalla terra si alzava un fuoco simile
al fumo di una fornace» (Gn 18, 20; 19, 12-13; 19, 24-28). Commentando questo passo della Bibbia, molti Padri della Chiesa, al seguito di Tertulliano (155-230) e dello
storicoPaolo Orosio (375-420) testimoniarono poi che nella pianura in cui giacevano le due nefande città, e che oggi coincide col Mar Morto, «la terra puzza ancora d’incendio», per ammonire le generazioni future a non dimenticare la punizione divina. «Nel corso dei miei viaggi – affermò davanti ai suoi giudici il martire San Pionio(† 250) – ho attraversato tutta la Giudea, ho oltrepassato il Giordano ed ho potuto contemplare quella terra che fino ai nostri giorni porta i segni della collera divina […]. Ho visto il fumo che ancor oggi sale
dalle sue rovine e il suolo che il fuoco aveva ridotto in cenere, ho visto quella terra ormai colpita da siccità e sterilità. Ho visto il Mar Morto con la sua acqua che ha cambiato natura: si è atrofizzato
per timore di Dio e non può più nutrire esseri viventi».
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