martedì 10 agosto 2021

Ora sai cosa devi chiedere: la mia Grazia. Devi chiederla come l'assetato cerca l'acqua; l'affamato, il pane; il sofferente, il sollievo; il cieco, la luce; il viandante, il riposo. O figlia mia diletta, solo la mia Grazia ti salverà;

 


OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI"

Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita


28-II-1968 Gesù. Scrivi ugualmente anche se non mi senti. Vengo a te nell'umiltà del tuo cuore. Io l'ho visto e ora sono consolato. Ora hai capito che i tuoi difetti sono le tue miserie. Non sarai mai capace a correggerti senza di Me! Fissati su questo monosillabo che è tutto: Me! Me, cioè, la mia Grazia. Ti ho illuminata nella confessione, ti ho parlato versando nel tuo spirito la mia Luce. Ora sai cosa devi chiedere: la mia Grazia. Devi chiederla come l'assetato cerca l'acqua; l'affamato, il pane; il sofferente, il sollievo; il cieco, la luce; il viandante, il riposo. O Vera, figlia mia diletta, solo la mia Grazia ti salverà; solo la mia Grazia ti darà la forza per scrivere, per obbedire; solo la mia Grazia trasformerà il mio Dono in atto d'amore vissuto e praticato; solo la mia Grazia imprimerà Me nella tua anima. Allora Io vivrò nella tua anima. Io ti spoglierò di te perché, con la mia Grazia, la mia Dimora in te sia completa. Sai cos'è la mia Grazia? E’l'Amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. È Dio che scende nella "sua" anima prigioniera del corpo, e vi dimora e l'attira a Sé, al suo Amore, al suo Olocausto. Tutto fai chiedendo la mia Grazia. Oh! Io soffro nel maltrattarti..., ma ti amo troppo, e non voglio rinunciare ai Doni che ho stabiliti per te! Vieni anima mia; vieni anima piccola piccola, e riposa sul mio Cuore. Oh, sì, vedo il tuo soffrire... e mi è caro! Cos'è che cerchi? Sì, è l'Amore; è la mia Gloria; è il tuo Gesù.


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