giovedì 23 settembre 2021

Quando ritornerà per giudicare il mondo, sarà su un monte di dolcezza? no... su un monte di giustizia.

 


3 gennaio  1946, S Genoveffa. 

 Getsemani: "torchio dell'olio".  Gesù scelse,  per la sua agonia, un monte tutto dolcezza, il  monte degli olivi.  Più tardi, quando ritornerà  per giudicare il mondo, sarà su un monte di  dolcezza?  no... su un monte di giustizia.  Terribile sarà l'apparato del Giudice, l'apparato  della sua potenza, l'apparato del suo trionfo!   Oggi è tutto di Misericordia, di debolezza, di  abbassamento. Approfittiamone per implorare  questa mitezza che si dona a noi. Gesù va a soffrire per noi in mezzo ai miti ulivi; Lui ama i  miti! Benedetti i miti perché possederanno la  terra!  Egli ne dà l'esempio: non è con la forza  bruta che vuole conquistare il mondo, è con la  dolcezza.  Gesù, dolce e umile di cuore, rendi il  nostro cuore simile al Tuo.  Certo, non tutti ne  comprenderanno la dolcezza. Il mondo se ne  ride, il mondo la disprezza più che mai.  Tanto  peggio per quelli che non capiscono!  Ma quelli  che capiranno la possederanno; essi costituiranno il regno di Dio che i miti dirigeranno, e, siccome il regno di Dio sarà inizialmente su questa terra il regno dello Spirito Santo per  1000 anni, poi il regno universale di Dio sulla Terra Nuova per l'Eternità, è dunque triplicemente che i miti la possiederanno.  E Gesù regnerà sull'assemblea dei miti come è  ora sul monte degli ulivi. E come al Getsemani si portavano le olive alla macina che doveva schiacciarle tutte assieme, e farne uscire rivoli d'olio, così i miti si devono lasciar  schiacciare con la Divina Vittima, unire le loro sofferenze, le loro lacrime, il loro sangue al suo; identificarsi con Lui, fondersi in Lui sotto il peso delle prove per essere uniti  a Lui nell'eternità. 

Meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

Nessun commento:

Posta un commento