sabato 16 aprile 2022

RICONOSCERE IL SIGNORE.

 


Per mantenerci sempre fedeli, dobbiamo essere come Giovanni,  amare nostra Madre ed amare il Signore senza limiti, non  nascondere la fede che professiamo e non fidarci della forza  della nostra umanità, poiché è fragile e ci tradisce.  

Possano la nostra fiducia, la nostra forza e la nostra fedeltà,  essere basate sul Potere Divino, cosicché possano essere  sicure. 

Non dobbiamo inorgoglirci di quello che abbiamo ricevuto per  misericordia, sia per vivere sulla terra, che spiritualmente.   Niente è nostro, ogni cosa porta l'impronta della Mano da cui è  venuta, tutto ciò che possediamo è per Volontà Divina. 

Che non ci sia conflitto tra i fratelli, ma che noi possiamo  essere sempre un canale di benedizione per quelli che lungo la  strada vengono da noi in cerca di consolazione.  

Che i tradimenti non ci facciano reagire allo stesso modo, ma  invece prendiamo esempio dal Signore, che ha amato senza  misura anche in quei momenti, perché colui che un giorno  tradisce, potrebbe poi pentirsi e piangere ed Egli ci insegna che  non dovremmo condannare, questo appartiene al potere divino.  Preghiamo in ogni occasione, preghiamo e ripariamo anche per  quei peccati che crediamo di non aver commesso. Tutto sia custodito con amore nel profondo del cuore. È questo che ci  insegna nostra madre. 

Procediamo senza preoccupazioni, lasciamo tutto nelle mani di  Dio, amiamo e facciamo fermo proposito di non peccare.  Ognuno presenterà la sua misura, nel momento in cui sarà  chiamato alla Presenza Divina. 

In questo giorno in cui il Signore rimane in silenzio,  chiediamogli di proteggerci e di custodirci, che il male non si  impadronisca mai della nostra anima e, soprattutto, che  abbiamo l'umiltà di riconoscere gli errori.  

Che ciascuno sia quel Giuseppe d'Arimatea che mantenne il suo  amore fino al punto di chiedere il Corpo del Maestro, per dargli  una degna sepoltura, perché conosceva la Parola del Signore e  la sua fede gli diceva: "risorgerà, risorgerà". 

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