domenica 10 luglio 2022

È il rito dell'amore

 


IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO


È il rito dell'amore

- Oggi ti aspettavo per compiere un rito, disponi la tua anima, raddoppia la fede, rafforza l'amore. -

E l'anima poverella si umilia, prega, spera, si abbandona e attende. Attende l'ora di Dio, la mistica ora dello sposalizio mattutino, vero convito gaudioso, sempre nuovo, sempre vero, sempre ricolmo di grazie.

La povera, piccola anima è presa tra le mani del Signore, avvicinata al suo petto, sprofondata nel Costato aperto, rinchiusa nel suo cuore squarciato.

Mio Dio!

- Entra, figliuola, nella mistica ferita dond'è uscito l'ultimo Sangue, entra nel mio Cuore, umanamente morto, ma vivo della mia augusta Divinità.

E la prima volta che ti elevo così, mettendoti quasi al posto della mia Sacra Umanità. -

O mio Signore, che rito è mai questo? - E il rito dell'amore. -

E chi sono io per parteciparvi?

- Tu sei un nulla, il dono è l'espansione della mia liberalità. -

Come corrispondere, mio Signore?

- Rimanendo nel mio Cuore per sempre. -

Quasi a conferma delle misteriose parole del mio Signore, leggo che l'anima, per l'unione con Dio, «diviene come un'estensione di Lui medesimo, come un prolungamento della sua Umanità».

O bontà, o tenerezza, o misericordia del mio Gesù! q. 25 : 23 dicembre

   SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


Nessun commento:

Posta un commento