lunedì 25 luglio 2022

L'albero della Passione

 


IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO

Non posso sottrarmi all'incanto di una meravigliosa visione. Usando questo nome non intendo dare un carattere straordinario a ciò che è passato nel mio povero spirito, raccolgo semplicemente quanto ha veduto, compreso e.gustato per straordinaria bontà del Signore. Da più giorni chiedevo un segno certo della presenza del mio Dio nelle intime comunicazioni, un segno certo della sua bontà, della sua verità, della sua misericordia nell'abbassarsi fino a me e della sua compiacenza nell'ascoltarmi. E il segno fu questo: l'albero della Passione.

Vidi le sue radici profonde, segrete, nascoste negli abissi della eternità; vidi i suoi rami estesi, infinitamente estesi, slanciati fino al cielo, curvi verso terra, soavemente disposti all'amplesso di tutte le anime.

Lo vidi sovraccarico di frutti meravigliosi, le fronde sempre verdeggianti, i fiori a profusione.

Ognuno può avvicinarsi a quell'albero misterioso e raccogliere in abbondanza il frutto della vita. Esso però si china spontaneamente su quelli che non lo conoscono (Battesimo), su quelli che giacciono a terra impotenti (peccatori) e a quelli che sono lontani (infedeli) lancia un riflesso di mille splendori.

Sotto quest'albero magnifico è un'ombra deliziosa, che protegge dalle tempeste, dagli ardori del sole, dalle bufere, da ogni intemperia.

Quando l'anima lo ha veduto, resta vinta, lo abbraccia e non se ne parte mai più. Ma quello che forma l'essenza del godimento è la partecipazione alla vita dell'albero stesso per mezzo dei frutti saporosi.

Come mangiando il frutto proibito l'uomo perdette la grazia e l'innocenza, mangiando i frutti dell'albero della Passione di Gesù l'anima acquista l'innocenza e la grazia, risorge a vita novella, intuisce quella soprannaturale e si dispone a quella eterna [...].

O mistico albero di vita, di redenzione e di misericordia, accoglimi sotto la tua ombra benefica, a' piè del tuo tronco poderoso, nelle profonde aperture da cui stilla continuamente la mirra della tua virtù. Ch'io mi consumi nell'accoglimento de' tuoi doni, attingendo la vita dalla tua stessa amarezza, la luce dalla tua ombra, la forza dalla tua estensione, la grazia dalla tua Passione e dalla tua Morte.

O Misteri del mio Gesù!

O abissi della Incarnazione!

O profondità dell'Immolazione!

O ricchezze, o splendori, o trionfi del Sangue di Cristo! q. 20 : 28 febbraio

 SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


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