Mentre Matilde pregava il Signore Gesù di rendere grazie a Dio della sua risurrezione futura, il Signore le disse: « Io lo faccio presentemente per te e per ognuno de' miei così volentieri come per me stesso, perchè considero la gloria de' miei membri come la mia stessa e l'onore che loro è reso come tributato a me stesso. L'anima per cui io compio così queste lodi e questi ringraziamenti, mentre ella è ancora sopra la terra, ne riceverà una gran gloria e una gran gioia ne' cieli ». E, poichè Matilde cercava in se stessa ciò che era stata la glorificazione dell'umanità di Cristo nel momento della sua risurrezione, il Signore le disse: « La glorificazione del mio corpo consistette in questo, che mio Padre mi diede ogni potere in cielo e in terra, per modo ch'io fossi onnipotente nell'umanità, come nella divinità, per ricompensare, elevare e colmare i miei amici delle testimonianze del mio amore, secondo tutta la generosità de' miei desideri. La glorificazione de' miei occhi e dei miei orecchi mi diede modo di poter penetrare fino in fondo a tutti i bisogni e a tutte le tribolazioni de' miei fedeli, udire ed esaudire i loro voti e le loro preghiere. Tutto il mio corpo ha altresì ricevuta questa gloria ch'io possa essere da per tutto nell'umanità compio sono nella divinità con tutti e con ciascuno de' miei amici, dovunque io voglio; ciò che nessun altro, per potente che sia, non ha mai potuto e mai non potrà». (Parte I, c. xrx; ediz. lat., pag. 67).
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