Messaggi dal Cielo al mondo di oggi
MESSAGGIO DELL'ASCENSIONE
09 maggio 2024
Cari fratelli,
Sia benedetta la Beata Vergine Maria, e siano benedetti tutti i bei titoli che la Santa Chiesa Cattolica le ha dedicato in suo omaggio.
Madre di purezza, formò Gesù, il Figlio dell'Altissimo, con la sua carne immacolata e partorì nel suo grembo per donarlo al mondo. Comprendete dunque, cari fratelli, che senza la partecipazione di Maria – l'umile figlia d'Israele, scelta dal Padre da tutta l'eternità per essere la Madre del suo Verbo – e senza la sua libera accettazione (cfr Lc 1,38), Dio non si sarebbe mai rivelato agli uomini nelle sembianze di Cristo Gesù, e il mondo non sarebbe mai stato benedetto con un tale Redentore. Per questo stesso Gesù rispose a Filippo, che voleva che gli mostrasse il Padre: "Chi ha visto me, ha visto il Padre. […] Non credete che io sono nel Padre e che il Padre è in me? (Gv 14,9-10).
Così, ogni volta che ricevete l'Eucaristia, è tutta l'umanità e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo che ricevete come cibo dell'Eternità. Non è solo il Figlio, la Seconda Persona della Trinità, ma, attraverso la consustanzialità del Figlio con il Padre e lo Spirito Santo, il Dio Uno e Trino! Non avete imparato nel catechismo, nei vostri primi anni, che quando ricevete la Comunione durante la Santa Messa, è certamente Cristo Gesù che si fa ostia, ma in Lui sono in verità le tre Persone della Santissima Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – che ricevete (cfr Col 2,9)? Si tratta di un mistero immenso che, come ogni mistero, è infinitamente al di là della comprensione umana e può essere affrontato solo attraverso la preghiera, la contemplazione e l'adorazione. Perciò ogni uomo deve guardarlo con grande umiltà, riverenza, gratitudine e assoluta fiducia nell'insegnamento della Chiesa cattolica..
Perciò, cari fratelli, non mostrate la stessa incomprensione della Beata Vergine Maria che l'apostolo Filippo mostrò di Gesù nei confronti del Padre. Né adottate la stessa indifferenza che gli eretici mostrano comunemente verso questa ammirevole Madre! Infatti, poiché Maria è la Madre di Gesù, il Cristo, che si è fatto pienamente Uomo pur essendo anche pienamente Dio, e poiché questo stesso Gesù vi ha dato, grazie a Maria, il sacramento dell'Eucaristia, nel quale Dio si dona in pienezza, come non riconoscere in Lei la Madre di Dio, colei per mezzo della quale il Dio Uno e Trino è stato dato e rivelato agli uomini?
Inoltre, poiché Maria è stata il tabernacolo vivente di Dio fatto uomo, non vi sembra opportuno che abbia potuto condividere con suo Figlio un rapporto assolutamente unico, non solo durante tutta la vita terrena di nostro Signore Gesù, ma anche nella sua Passione, nella sua Crocifissione, nella sua Risurrezione dai morti e nella sua Ascensione? Fu in verità, cari fratelli, questo legame di insondabile profondità che le permise di vivere, in unione con il Figlio, nel suo cuore materno e anche nella sua carne, le stimmate della Passione e le sofferenze della Croce come una spada di dolore che le trafiggeva l'anima, come le aveva rivelato il giusto e santo vecchio Simeone nel giorno della Presentazione di Gesù al Tempio (cfr Lc 2, 35).
Per questo, noi che siamo nei cieli e possiamo testimoniare lo straordinario splendore di cui la stessa Santissima Trinità ha dotato la Beata Vergine Maria, così bella, così pura, così umile, così mite e così obbediente, stabilendola come Regina su tutto il mondo celeste e come Madre di tutta l'umanità salvata dal peccato per mezzo della Croce del suo Figlio, non posso che deplorare il fatto che la Madre del nostro Redentore non sia ancora ufficialmente venerata nella Chiesa cattolica con il nome di Maria Corredentrice.
Maria Corredentrice, poiché fu la prima tra tutti gli esseri umani ad unire le sue sofferenze a quelle del Frutto del suo grembo durante la sua Passione e Crocifissione. Maria Corredentrice non nel senso che le sue sofferenze di Madre potessero aggiungere qualcosa all'offerta di questo Figlio per redimere il mondo ma che, associandole ad esso, venivano, come un balsamo prezioso, ad addolcire le sofferenze di Nostro Signore stesso. Per addolcire le sue sofferenze corporali, certo, ma anche le sue sofferenze morali, quelle che, dall'orto del Getsemani fino alla morte in croce, sono venute a torturare il suo spirito: quelle di tutta la mancanza d'amore, di tutte le gelosie, di tutti i tradimenti, di tutte le corruzioni, di tutte le impurità, di tutte le malvagità e di tutti i tipi di peccati di cui gli uomini si sono resi colpevoli sotto l'influenza del Maligno fin dalla loro morte. origine fino alla fine dei tempi.
E lo stesso vale, seguendo Maria, per ogni credente che offre a Cristo Gesù le sue sofferenze – siano esse fisiche, morali o spirituali – e che le unisce alla sofferenza redentrice di Gesù, offerta al Padre suo per la salvezza del mondo. Infatti, poiché la Chiesa cattolica forma il Corpo mistico di Cristo, di cui egli stesso è il capo e di cui i fedeli sono membra, colui che depone le sue sofferenze ai piedi della croce di nostro Signore Gesù Cristo per unirle alle sue, partecipa anche alla redenzione dei suoi fratelli (cfr Col 1, 24). Inoltre, ci sono su questa Terra anime eccezionali vittime di terribili sofferenze che, invece di ribellarsi, scoraggiarsi o porre fine alla loro vita, offrono a Nostro Signore di unire queste sofferenze a quelle della Sua Croce per guadagnare altre anime alla Vita del Cielo e ottenere da Lui grazie di conversione e di salvezza. Beate quelle anime che, benché poche, sono la predilezione del Redentore del mondo!
In questo giorno di festa, che ha visto il Figlio salire al Padre, contemplate, cari fratelli, la sua maestosa ascesa in un cielo di luce, davanti agli occhi spalancati dei suoi Apostoli attoniti (cfr At 1,9). E considerate che il Dio che è disceso nella vostra umanità prendendo carne da una vergine per salvare tutti gli uomini di buona volontà dal peccato e dalla morte, ora ascende al Padre per attirare questi stessi uomini con sé nella sua divinità e per renderli dèi. Ma, direte voi, com'è possibile? Bene! nel suo Corpo Mistico, che è la Chiesa Cattolica, e nello Spirito Santo, Nostro Signore continua, giorno dopo giorno e fino alla fine del mondo, a nutrire con la sua Parola, e con la sua Carne e il suo Sangue, tutte le membra che sono in comunione con lui per renderle partecipi eternamente dei privilegi della sua divinità in Paradiso.
Ma torniamo alla Beata Vergine Maria, che è chiamata anche Madre della Chiesa e comprendiamo, cari fratelli, che non è solo la Chiesa militante sulla terra, ma anche la Chiesa sofferente nel Purgatorio e la Chiesa trionfante in Cielo Ella, infatti, è la Madre di tutte le membra del Corpo Mistico del suo divin Figlio, le quali, nutrite della sua Parola e della sua Eucaristia su questa terra, sono da Lui elevate dopo la loro morte alle sfere purgative e alla gloria del Cielo, dove le rende partecipi dei privilegi della sua divinità. E non dovete dimenticare nemmeno per un secondo che questa buona Madre intercede per voi, cari devoti del suo Cuore Immacolato, presso suo Figlio, affinché, nell'ora della vostra morte, possa trovare la vostra anima nella migliore delle disposizioni e accogliervi tra i salvati.
Che Nostro Signore e la sua santissima Madre vi benedicano e vi proteggano.
+ I vostri fratelli nella verità
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