Nel 1962 Padre Eusebio fu incaricato di rispondere alle lettere in lingua inglese che arrivavano a Padre Pio. Egli ricorda: “Erano oltre mille lettere alla settimana. Venivano da tutte le parti del mondo. A volte le richieste erano veramente stravaganti e strazianti. Arrivò un giorno una lettera da Londra: ‘Padre, sono una prostituta. Tutte le sere, alle nove, vengo trascinata sul marciapiede. Io mi vergogno. Scrivo a lei perché mi aiuti a superare questa vergogna.’ Andai dal Padre, lessi la lettera e spiegai che tipo di aiuto voleva quella donna. Mi aspettavo che la mandasse all’inferno. Niente di tutto questo: i santi sono veramente imprevedibili! ‘Rispondi che pregherò per lei con tutto il cuore.’ Rimasi scandalizzato, e provai a spiegare meglio di che cosa si trattava. ‘E tu non far l’avvocato delle cause perse... rispondi che io pregherò per lei, e basta!’
Passò del tempo. Quando non ci pensavo più, arriva una lettera da parte di quella donna: ‘Caro Padre, grazie. Dopo aver ricevuto la sua lettera, arrivano le nove di sera, ma io, sul marciapiede non scendo più. Sono riuscita a sganciarmi da chi mi ci trascinava. ’Vado dal Padre e gli porto la notizia, cercando di richiamare alla sua memoria il caso. ‘DEO GRATIAS’, fu la sua risposta. E ancora una volta mi dimostrò che aveva ragione lui.”
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