L’INFEDELTÀ DELLE ANIME CONSACRATE
5 luglio 1952. Gesù: «Le anime a me consacrate mi offendono con la loro freddezza: han soffocato la fiamma d’amore verso Dio; loro condottiero èSatana. Chi mi riceve degnamente? Chiedo riparazione, mi rispondono con oltraggi. Seminano odio contro Dio. Magnus Dominus et terribilis. Il mio Cuore sanguina nel vedere la sede del vicario di Cristo diventata una scena di delitti».
5 novembre 1953. Gesù sofferente e con la corona di spine: «Aiutami a soffrire. Vedi come mi hanno ridotto i peccati degli uomini. Gli uomini sono accecati; non rispettano la casa di Dio. I sacerdoti, non sentono più i doveri del loro ministero; non suscitano anime ardenti, con il loro apostolato. Quanta empia propaganda si è diffusa nel mondo! Grande calamità vi sarà di persecuzione nella Chiesa: molte anime buone saranno martirizzate; il Cristo in terra molto soffrirà».
1 novembre 1954. La Madonna: «I sacerdoti non pregano più, non sono più raccolti nella pietà.
Pochi recitano il santo Rosario. Beati tutti quelli che sono devoti del mio Rosario: le loro labbra si profumano».
4 marzo 1955. Gesù sofferente per i peccati dei sacerdoti: «Le chiese sono deserte. Le anime consacrate mi lasciano solo nel tabernacolo. Chi mi tiene compagnia? Chi mi ama fortemente?
Molte anime religiose e sacerdotali vanno perdute».
11 marzo 1955. Al mattino, dopo la comunione. Gesù sanguinante: «Le anime consacrate sono vinte dalle loro passioni sregolate. Quanti sono di scandalo! Maledetto peccato, che porterà rovina e morte su tutta l’umanità. Le anime consacrate mi offendono con la loro freddezza; han soffocato la fiamma d’amore verso Dio».
3 agosto 1956. «La chiesa non è più la casa di Dio, ma rifugio per peccare. Le chiese sono vuote, le balaustre deserte, i luoghi dei divertimenti impuri sono affollati».
20 giugno 1957. Corpus Domini; Gesù: «Le anime a me consacrate e sacerdotali! Il mio amore è da loro poco apprezzato. Si sono uniti a Satana, non pensano più alla loro salvezza. Povere creature, che si smarriscono nella colpa, perdendo la fede. Si gettano nell’ombra del peccato, mentre mi lasciano solo. Il loro cuore è un macigno. Devo scendere in petti impuri. L’ostia santa sollevata da mani sacrileghe! Sono essi i responsabili delle anime che si perdono. Aiutami a soffrire».
7 marzo 1958. Gesù sofferente: «Le anime sacerdotali e consacrate non prestano più orecchio alle mie ispirazioni; non hanno più fiducia in me; sono peggiori dei mondani; non predicano più l’Evangelo. Una grossa parte di esse vivono in peccato. Non sentono il peso delle anime loro affidate. Come vorrei fossero vicini a me! Mi lasciano solo, abbandonato. Che potevo fare di più per le anime? Ho dato tutto il mio sangue per salvarle dalla morte eterna».
1 luglio 1959. Gesù sofferente: «Peccati delle anime sacerdotali! La Chiesa è pericolante. Sacerdoti non conoscono più il mio amore; vivono nel peccato; rifiutano la loro salvezza».
15 agosto 1959. La Madonna: «[…] la Chiesa è ferita dai propri ministri. Le anime consacrate e sacerdotali sono attaccate al mondo e alle creature. Molte anime si perdono per causa loro e molti di loro non sono degni di portare la loro divisa, sono addormentati nel sonno della morte, sono distaccati dalla santa Madre Chiesa».
11 marzo 1960. Gesù: «La Chiesa è in pericolo. Pregate per le anime sacerdotali, affinché siano più zelanti e vivano secondo la loro dignità».
4 aprile 1960. La Vergine Addolorata: «I sacerdoti, le anime consacrate, non vogliono restare fedeli alla Chiesa: amici di Satana, vivono nell’errore ».
Nessun commento:
Posta un commento