LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
Io vi ho condotti in una terra che è un giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti, ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso una vergogna la mia eredità.
Ecco i risultati di Israele tra quando camminava con Dio e quando invece ha abbandonato il Signore. Quando camminava con Dio il deserto era un giardino.
Quando invece Israele ha abbandonato il Signore, subito il giardino da lui è stato trasformato in un deserto. Ha reso una vergogna l’eredità del Signore.
Io vi ho condotti in una terra che è un giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti. La terra era sotto la benedizione di Dio, benedizione perenne.
Loro hanno lasciato Dio. Ma voi appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso una vergogna la mia eredità. Questo sa fare Israele da solo.
Questo chiede il Signore a Israele che faccia: un confronto tra quando Lui è con il suo popolo e quando Lui con il suo popolo non è, perché abbandonato.
La differenza è quella esistente tra un giardino e un deserto. Il giardino è ricco di frutti, pieno di vita. Il deserto è un luogo di morte, terra senza vita.
Se Israele non è capace di operare questo discernimento, è segno che ha perso l’intelligenza, il discernimento, la razionalità, la sapienza.
Dio rende sapienti e intelligenti, saggi e accorti. Gli idoli fanno i loro adoratori stolti e insipienti, privi ogni intelligenza, sapienza, razionalità, discernimento.
8Neppure i sacerdoti si domandarono: “Dov’è il Signore?”. Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me, i profeti hanno profetato in nome di Baal e hanno seguito idoli che non aiutano.
Israele può anche perdersi, smarrirsi, dimenticare il suo Dio. Ma esso non è gregge senza pastore. Il Signore ha messo come sua guida i sacerdoti.
Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov’è il Signore? Ora se il sacerdote, che è guida del popolo, perde il Signore, tutto il popolo lo perderà con lui.
Gli esperti della legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me. Scribi e sacerdoti sono costituiti luce, occhio, mente per il popolo.
Invece essi non hanno conosciuto il Signore. Addirittura i pastori si sono ribellati contro il Signore. La luce si è fatta tenebra, la forza debolezza, la guida cecità.
Come può un popolo camminare nella luce, nella verità, nella legge se sacerdoti, scribi, pastori sono nel buio più totale?
Restano i profeti. Ma anche i profeti hanno profetat to in nome di Baal e hanno seguito idoli che non aiutano. Per Israele non vi è alcuna via di vita.
Tutti sono venuti meno nel loro obbligo di cercare il Signore. Ognuno è responsabile di se stesso e degli altri. Nessuno è immune da colpa.
Il Signore fa l’esame di coscienza al suo popolo: Nessuno è immune da colpa. Ognuno è responsabile della caduta e della defezione dell’altro.
Ma più di tutti sono responsabili sacerdoti, scribi, pastori, profeti. Sono essi la guida del popolo, la loro luce, la loro intelligenza spirituale e morale.
9Per questo intenterò ancora un processo contro di voi – oracolo del Signore – e farò causa ai figli dei vostri figli.
La colpa di Israele è grande. Il Signore per questo intenterà ancora un processo contro Israele. Farà causa ai figli dei loro figli.
È oracolo del Signore. È parola di altissima profezia. È una volontà che il Signore attuerà. La causa sarà fatta. Israele dovrà rendere conto al suo Dio.
Il delitto è stato compiuto. Dio è stato abbandonato. Israele, chiamato in giudizio dovrà rispondere al suo Signore di questo misfatto.
Per questo intenterò ancora un processo contro di voi – oracolo del Signore – e farò causa ai figli dei vostri figli. Perché il Signore intenta un processo?
Lo intenta perché Israele possa difendersi, possa dare le sue ragioni, possa spiegare al Signore il perché del suo agire e di ogni sua azione.
Chi legge con attenzione il “Giudizio finale” così come viene riportato nel Vangelo secondo Matteo, saprà che si tratta di un vero processo.
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna» (Mt 25,31-46).
Ad ognuno è data possibilità di poter difendere la sua condotta. Poi il Signore valuterà la responsabilità di ciascuno e pronunzierà il suo verdetto eterno.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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