venerdì 5 febbraio 2021

Comunione sulla mano? NO! é sacrilegio!

 


Risposta alle  principali  obiezioni  

2.

Dare la “Comunione sulla mano” non è forse un ritorno all’uso antico, alle origini della Chiesa? 

Così si dice! ma il ritorno alle origini, cioè all’antico, non sarebbe neppure una ragione valevole qualora vi fossero altre ragioni più valevoli per non ritornarvi. Come in questo caso! Certo, la Chiesa, al suo inizio, dovette fare anche questa esperienza, ma è anche certo che poi, per i gravi inconvenienti ripetutamente verificatisi, la dovette abolire. Quindi, il ritorno all’uso antico, oggi, è un anacronistico regresso! Per questo Pio XII, nella sua enciclica “Mediator Dei”, aveva scritto: «Un antico uso non è, a motivo della sua antichità, il migliore, sia in sé stesso, sia in relazione ai tempi posteriori». Infatti, il “nuovo rito” è stato certamente voluto solo dai modernisti, con la scusa che i tempi sono cambiati! Ma perché, allora, non reclamano anche il ripristino all’antico digiuno eucaristico, il ripristino della veste sacerdotale, il ritorno all’antico in campo dottrinale (dogma e morale), ecc. ecc? Perciò, il ritorno all’antico solo per la “Comunione sulla mano” è una vera retrocessione dal meglio al peggio, perché è una mancanza grave di fede nella ”Presenza Reale” di Gesù Eucarestia; è una implicita, anche se incosciente, diabolica volontà di esporre l’Ostia Santa a irriverenze e profanazioni! Ci voleva poco, infatti, a pensare che questa inconsiderata “concessione” avrebbe reso più facili i furti sacrilegi di Ostie consacrate, utilizzate, poi, per fini ignobili e perfino in culti satanici!

del sac. dott. Luigi Villa

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