Le spose di Gesù
Quando il sacerdote celebra l’Eucaristia si trasforma in Gesù, avviene un’identificazione con Lui. Potremmo dire che c’è un’unione trasformante con Cristo e in Cristo e per Cristo anche con il Padre e con lo Spirito Santo. Nella Messa avviene come una vera «deificazione» del sacerdote. Lì la sua unione con Dio Uno e Trino per mezzo dell’Umanità di Gesù arriva alla pienezza del Matrimonio spirituale. Ormai non è l’uomo sacerdote ma Dio, che vive e agisce in lui e attraverso di lui. È come se il Padre gli dicesse, in quei momenti sublimi della messa: «Tu sei sacerdote per sempre» (Sl 110, 4). «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato» (Sl 2, 8). Il Padre lo vede come il suo stesso Figlio Gesù.
Che mistero di grazia e di tenerezza! Quanta dignità e grandezza nella vocazione sacerdotale! Che valore inestimabile ha una messa! Quanta ricchezza di consolazione e di riparazione, di adorazione e di azione di grazie! Quante benedizioni spirituali si ottengono per gli uomini! La messa è la più grande fonte di energia spirituale al mondo. Se pensiamo che un sacerdote, un «povero» essere umano peccatore, durante la messa viene assorbito dall’Essere di Dio e si unisce tanto intimamente a Lui da poterlo baciare ed abbracciare con lo stesso amore di Gesù!... È qualcosa che al solo pensiero fa trepidare di gioia e di responsabilità.
Per questo la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia è per il sacerdote una chiamata urgente e costante di Dio alla Santità... (fino all’ultimo grado del Matrimonio spirituale) ed è anche il maggior mezzo di santificazione che può esistere sulla terra. Il sacerdote dovrebbe essere santo! Ma non solo i sacerdoti... tutti, anche i laici, sono chiamati alle vette della santità, anche se in modo speciale lo sono i consacrati. Tu, come sposa del Re, devi vivere messa e comunione come una comune unione mistica con Gesù e offrirti con Lui al Padre. Mentre permangono in te le sacre specie ti trovi in intimo contatto con le Tre Persone divine e con ognuna di esse in particolare. La tua anima viene presa dalla divinità, si «divinizza». C’è una specie di «transustanziazione» in Gesù. Tu e Lui siete una stessa cosa.
Così possiamo comprendere che l’Eucaristia è il sacramento del Matrimonio spirituale poiché in essa si consuma la nostra unione con lo Sposo. Secondo il beato Raimondo, santa Caterina da Siena sentiva un desiderio irresistibile di fare la comunione non soltanto per unire la sua anima a Gesù, ma anche per unire il suo corpo al Corpo divino del suo Sposo e così diventare una sola cosa con Lui. Perciò è bene che la tua comunione quotidiana sia come un rinnovamento del tuo matrimonio con Gesù. Dichiaragli mille volte il tuo amore. Approfitta bene di quel momento ed aspettalo con ansia poiché ti unisci a Gesù nell’intimità del tuo cuore. L’Eucaristia di ogni giorno deve essere per te un invito di Gesù a vivere in pienezza il tuo matrimonio con Lui, fino ad arrivare alla pienezza dell’amore nel Matrimonio spirituale.
Padre Angel Peña
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