martedì 14 settembre 2021

La battaglia continua 5 - IL TERREMOTO IN UMBRIA

 


Fu nel settembre 1997. Fu un altro “segno dei tempi” che ci fa ricordare l’invito al discernimento, come lo stesso Gesù ci invita a fare: «Ipocriti, l’aspetto della terra e del cielo sapete valutarlo e il tempo presente non sapete valutarlo. E perché da voi stessi non discernete ciò che è giusto?» (Lc.12,56-57). Quindi, valutiamo anche noi quei “segni” come “messaggi” dati da Dio ai suoi figli immemori di Lui. Ora, Dio permette il male fisico per trarne un bene morale maggiore, purché l’uomo collabori con Lui. Dio è giusto e usa la Sua giustizia in funzione della Sua misericordia. «Come figli vi tratta Dio. E qual è quel figlio che il padre non corregge?» (Ebr. 12,7). Solo quando l’uomo si ostina nel male (= peccato), la giustizia di Dio viene come “costretta” alla condanna, anche definitiva. «È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!» (Ebr. 10,3). Certo, noi non diciamo che gli abitanti di Assisi fossero peggiori di tanti altri peccatori cristiani. «Credete che quei diciotto, sui quali cadde la torre di Siloe e li uccise, fossero colpevoli più di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico! Ma se non vi ravvedete, tutti perirete in modo simile!» (Lc. 13,4-5).

Quindi, questo terremoto ad Assisi va considerato come un “ammonimento” da parte di Dio. “Digitus Dei est hic!”. Riflettete: la terra di S. Francesco ha tremato, per la prima volta, il 26 settembre, vigilia del giorno dei santi Cosma e Damiano, il Santo della famosa chiesa di S. Damiano nella quale Francesco entrò a pregare, e dove sentì per tre volte una voce che gli diceva: «Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi, va tutta in rovina!» (cfr. leggenda major, c.11). Il poverello cominciò, allora, a restaurare quella chiesetta, simbolo della necessaria restaurazione della Chiesa. Anche quel giorno del 27 settembre 1997 cade in rovina la Basilica di S. Francesco e la stessa chiesetta di S. Damiano. Ora, osserviamo: nella Basilica Superiore sono crollate due vele: quella con l’affresco di S. Marco Evangelista e quella di S. Girolamo, il più grande esegeta dei Libri sacri e patrono dei biblisti. Perché?.. Io direi: perché l’evangelizzazione, oggi, è quasi agonizzante per quel diabolico “dialogo” che ha il “docete” di Gesù Cristo in conversazione da salotto e anche peggio! Entrambi i Santi degli affreschi crollati ci ricordano lo scadimento dello scadimento in cui è venuto, oggi, l’annuncio della “Parola” di Dio in cui manca, però, la linfa del soprannaturale, e questo nonostante il pullu lare, nelle librerie, di libri “esegetici” e nonostante i “corsi biblici” a cui partecipano anche gli atei. È il caso di ripensare a quello che già diceva S. Girolamo: «Poco vale leggere la Bibbia, se male la si inter preta», o addirittura la si mutila a proprio conto, sedotti dal metodo (ir)razionalista (a)critico, che rinnega, però, la Tradizione e il Magistero! «Guai a voi, dottori della legge, che vi siete impossessati della chiave della scienza!.. voi non vi siete entrati e avete impedito coloro che vi volevano entrare! » (Lc. 11,52). Proseguiamo nell’interpretazione dei “segni dei tempi”. Da quando (26 otto bre 1986) Giovanni Paolo II ha indetto l’incontro interreligioso delle false religioni, parificando, di fatto, tutte le credenze religiose, facendo degenerare l’ecumenismo in un sincretismo religioso, in un relativismo di spirituali, impregnate nella ricerca di una “pace” puramente terrena, così che DIO, quello UNO e TRINO, fu l’unico Assente da quelle diaboliche tavole rotonde, attorno alle quali si assisero persino gli “animisti”, non è da meravigliarsi che il VERO UNICO DIO abbia mostrato la Sua disapprovazione e colpisse il luogo di quell’incontro! Inoltre, si potrebbe vedere un’altra “disapprovazione” di DIO anche in quella sera di sabato dello stesso 27 settembre, nella quale, a Bologna, si teneva quell’indecorosa pagliacciata di canti e danze, a conclusione del presunto “Congresso Eucaristico Nazionale”, in cui, invece di una veglia di preghiere e digiuno, il cardinale Biffi aveva permesso che si organizzasse quella esibizione di cantanti rock, di vita tutt’altro che esemplare, e con musica che, certo, non serviva ad avvicinare le anime a Dio! Un’atmosfera di stadio, con urla e danze più o meno scomposte, che non permettevano né raccoglimento, né devozione, né preghiera, quanto meno l’adorazione che si doveva a Gesù-Eucaristico! Il cardinale di Bologna, cioè, non conosceva affatto l’insegnamento di Papa S. Martino I: «Il popolo deve essere istruito, non seguito»!.. Ergo, Papa, Cardinale e Vescovi avrebbero dovuto disertare da quella gazzarra indecorosa e indegna di un “Congresso Eucaristico”, e portarsi, invece, in quelle terre umbro-marchigiane a consolare quei poveri fedeli! Un’ultima riflessione: quelle “scosse” senza fine di un terremoto, un vero sciame sismico, e, in particolare, quella forte scossa del 3 ottobre, vigilia della festa di S. Francesco, patrono d’Italia, non avrebbero dovuto ispirare alla Gerarchia qualcosa d’altro che non l’impegno di scoprire le colpe dei cattolici del passato, più o meno inventate e certamente segno di ignoranza storica e di fede, chiedendo perdono a tutti, ignorando persino che le colpe e i meriti sono strettamente personali? E che senso possono avere queste richieste di perdono quando non sono fatte da chi ha offeso a chi è stato offeso?.. Sembrano, ormai, programmate come uno sport che attira applausi delle masse ignoranti, ben contente di vedere umiliata solo la Chiesa!

sac. dott. Luigi Villa 

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