MISTERO DI INIQUITÀ
Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, il Salvatore, l'unico Giusto, Colui del quale il mondo non era degno... è stato massacrato su una croce come fosse un delinquente. A farlo uccidere, storicamente, è stata la crudeltà di alcuni ebrei e l'autorità di Roma, ma misticamente siamo stati tutti noi, con i nostri peccati.
Guarda a Cristo straziato in croce se vuoi capire qualcosa, appena qualcosa del peccato... di quel peccato di cui il mondo ha cancellato perfino il nome, illudendosi di cancellarne la realtà.
Scrive Albert Gärres: "Gesù ha solo perdonato i peccati, Freud ha fatto di più: li ha aboliti".
Senza un chiaro e preciso riferimento a Dio tutt'al più si può parlare di "reato", che è violazione di qualche legge degli uomini, ma non di "peccato", che è violazione della legge di Dio.
Il mondo non parla più di questa tragica realtà che è all'origine di tutti i mali e non ne parla perché non ci crede. Ma anche se l'uomo si dimentica del peccato, il peccato non si dimentica dell'uomo e ricopre la terra come un pesante cielo grigio stracarico di nubi, che a malapena lasciano filtrare qualche spiraglio di sole.
Qualcuno ha detto: "Una volta c'era l'artigianato del peccato, ora c'è l'industria."
L'esperienza parla chiaro e ancora più chiaro parla la Bibbia: solo nel Nuovo Testamento sono elencati ben 173 peccati, 33 dei quali direttamente contro Dio e 140 contro il tessuto sociale ed ecclesiale.
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