lunedì 8 novembre 2021

DOGMA E DOTTRINA CATTOLICA INFALLIBILE CHE DEVE CONOSCERE

 


TRADIZIONE LITURGICA E TRADIZIONE SEPOLCRALE APOSTOLICA

Oltre a queste chiare testimonianze dei padri contro la teoria del battesimo di desiderio, forse ciò che più colpisce è il fatto che nella storia della Chiesa Cattolica non c'è una sola tradizione che possa essere citata per pregare per - o dare sepoltura ecclesiastica a - catecumeni morti senza battesimo. L'Enciclopedia Cattolica (1907) ha detto quanto segue sull'attuale Tradizione della Chiesa a questo proposito: 

"Una certa dichiarazione nell'orazione funebre di Sant'Ambrogio sull'imperatore Valentiniano II è stata portata come prova che la Chiesa offriva sacrifici e preghiere per i catecumeni morti prima del battesimo. Non c'è una vestigia di pratica della Chiesa è mostrata più correttamente nel canone (xvii) del Secondo Concilio di Braga (572 d.C.): 

'Né la commemorazione del sacrificio [oblationis] né il servizio del canto [psallendi] devono essere impiegati per i catecumeni che sono morti senza battesimo'".

Ecco l'insegnamento della Tradizione Cattolica! Nessun catecumeno morto senza il Sacramento del Battesimo riceveva la preghiera, il sacrificio o la sepoltura cristiana! Il Concilio di Braga, nel 572 d.C., proibì la preghiera per i catecumeni morti senza Battesimo. Papa San Leone Magno e Papa San Gelasio avevano precedentemente confermato la stessa disciplina della Chiesa - che era la pratica universale - proibendo ai cattolici di pregare per i catecumeni non battezzati che erano morti. Questo significa che la convinzione nella Chiesa primitiva era che non esisteva il battesimo di desiderio. La teoria del battesimo di desiderio non divenne una credenza diffusa fino al Medioevo, quando San Tommaso d'Aquino e alcuni altri eminenti teologi la fecero propria, il che fece sì che molti teologi adottassero successivamente quella posizione per deferenza nei loro confronti, una posizione sulla possibile salvezza dei catecumeni morti senza battesimo che era contraria alla schiacciante credenza e tradizione liturgica della Chiesa primitiva, per non parlare del successivo infallibile insegnamento della Chiesa sulla scrittura Giovanni 3:5.

Il vero insegnamento della tradizione apostolica e cattolica su questo argomento si vede anche dall'insegnamento della Liturgia Cattolica, che tutti i cattolici adoranti nella Chiesa primitiva riconoscevano e credevano: cioè, che nessun catecumeno non battezzato o persona non battezzata era considerata parte dei fedeli. Che i catecumeni non battezzati non fanno parte dei fedeli era ritenuto da tutti i padri perché veniva insegnato a tutti i cattolici nella liturgia. Dr. Ludwig Ott, Fundamentals of Catholic Dogma, Membership in the Church, p. 309: "3. I Padri tracciano una netta linea di separazione tra Catecumeni e 'fedeli'".

Questo significa che nessuna persona non battezzata può essere salvata, perché il dogma cattolico ha definito che nessuno si salva al di fuori dell'unica Chiesa dei fedeli.

Papa Gregorio XVI, Summo Iugiter Studio, 27 maggio 1832, su nessuna salvezza al di fuori della Chiesa: "Gli atti ufficiali della Chiesa proclamano lo stesso dogma. Così, nel decreto sulla fede che Innocenzo III pubblicò con il sinodo del Laterano IV, sono scritte queste cose: 'C'è una sola Chiesa universale di tutti i fedeli al di fuori della quale nessuno si salva'".


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