IL LIBRO DI ENOCH
Libro 1 - Vigilanti
Enoch 26
E di là andai al centro della terra e vidi un luogo benedetto e fertile con rami all'interno, che continuava(no) a germogliare dall'albero che era stato tagliato.
E colà vidi un monte santo e, sotto di esso, verso il suo oriente, acqua il cui scorrere (era) verso nord. E vidi, verso oriente, un altro monte, alto come l'altro, e fra essi un profondo burrone, non largo. E anche verso esso, verso il monte, andava acqua. E verso occidente di questo, un altro monte, inferiore a lui, non alto, con un burrone in basso, fra i due, ed altri burroni, profondi e asciutti, verso l'estremità di tutti e tre. E tutti i burroni erano profondi, di pietre dure, non avevano larghezza e, sopra, vi erano piantati alberi. Ed io mi meravigliai per le pietre e per i burroni. Mi meravigliai assai.
Enoch 27
Allora io dissi: Perché questa terra benedetta, tutta piena di alberi e questo maledetto burrone al centro di essi? Allora Uriele, uno degli angeli santi che stava con me, mi rispose e mi disse: Questo burrone maledetto è per i maledetti in eterno. Qui si raduneranno tutti coloro che dicono, con la loro bocca, contro il Signore, parole sconvenienti e dicono, a proposito della Sua gloria, cose gravi. Qui li raduneranno e sarà il loro tribunale. E nei giorni seguenti, sarà contro di loro lo spettacolo della condanna, giusta, al cospetto dei giusti, eterna. Qui, per tutto il tempo, i misericordiosi benediranno il Signore di gloria, Re eterno. E nel tempo della loro condanna, (essi) lo benediranno per la (parte di) misericordia che Egli ha loro attribuito. Allora anche io benedissi il Signore di gloria e Gli parlai e (Lo) commemorai come si conviene alla sua grandezza.
Enoch 28
E di là andai verso oriente, in mezzo al monte del deserto e vidi una sola selva ma piena di alberi di questo seme e, dall'alto, l'acqua le scaturiva sopra. Sembrava un torrente, come se emettesse molta acqua, sia verso occidente che verso settentrione e da dovunque, anche di là, saliva acqua e rugiada.
Enoch 29
E andai in un altro luogo del deserto (e) mi avvicinai ad oriente di questo monte. E colà vidi gli alberi del giudizio, particolarmente vasi di profumo per incenso e mirra, e gli alberi, tra di loro, non si rassomigliavano.
Enoch 30
E al di là di esso, al di là di quelli, sul monte di oriente, non lontano, vidi un altro luogo, burroni d'acqua, come se (questa acqua) fosse infinita. E vidi un bell'albero, ed il suo profumo (era) come di incenso. E verso le estremità di quei burroni vidi (alberi) olezzanti cinnamomo e mi avvicinai, attraverso costoro, verso oriente.
Enoch 31
E vidi un alto monte con alberi. E usciva acqua da cui veniva fuori una specie di nettare il cui nome (era) gomma odorosa e galbano. E al di là di quel monte vidi un altro monte, e su di esso, alberi di aloe e quegli alberi (erano) pieni di qualcosa simile a mandorle, ma dure. E quando si prendeva, quel frutto era migliore di ogni odore.
Enoch 32
E dopo questi profumi, mentre guardavo a settentrione, sui monti, vidi sette monti pieni di spighe bellissime ed alberi odoriferi, cinnamomo e pepe. E di colà andai sulla cima di quei monti, lontano; a oriente, attraversai il mare di Eritrea; mi allontanai da esso e passai sulle spalle dell'angelo Zutiele.
E giunsi nel giardino di giustizia e vidi la varietà di quegli alberi, molti e grandi.
Fiorivano colà, dal bel profumo, grandi, dalla molta bellezza, magnifici e l'albero della conoscenza da cui, mangiando, si aveva grande saggezza. E sembrava un carrubo e il suo frutto era come uva bellissima e il profumo di quell'albero andava ed arrivava lontano.
E dissi: E' bello quest'albero. E come è bello ed allegro il suo aspetto. E mi rispose l'angelo santo, Raffaele che stava meco: Questo è l'albero della conoscenza da cui mangiarono tuo padre antico e tua madre antica che ti hanno preceduto ed hanno appreso la sapienza, si aprirono i loro occhi, seppero che erano nudi e furono scacciati dal giardino.
Enoch 33
E di là andai ai confini della terra e colà vidi grandi fiere, l'una diversa dall'altra. E anche (de)gli uccelli si differenziava, l'uno dall'altro, l'aspetto, la bellezza, la voce. E ad oriente di quelle fiere vidi i confini della terra, dove il cielo si ferma, e le porte del cielo aperte. E vidi come uscivano le stelle dal cielo e contai le porte da cui uscivano e scrissi tutte le loro sortite, ognuna col suo numero e il suo nome, nella sua congiunzione e nella sua posizione, il loro tempo, i loro mesi, così come me li fece vedere l'Angelo Uriele che era meco.
E tutto egli mi mostrò e scrisse. E scrisse per me anche i loro nomi, le loro leggi e i loro compiti.
Enoch 34
E di là andai verso settentrione, ai confini della terra e, colà, vidi una cosa stupenda, grande e magnifica ai confini di tutta la terra. Colà vidi le porte del cielo, aperte nel cielo, tre. Da ognuna di esse uscivano i venti. Quando soffiava verso settentrione (era) freddo, grandine, neve, brina, rugiada e pioggia. E da una sola porta soffiava bene; ma quando soffiavano da due delle porte, era con forza e tormento sulla terra e soffiavano con forza.
Enoch 35
E di là andai verso occidente, ai confini della terra e vidi, colà, tre porte aperte come, per quanto riguardava le porte e l'uscita, avevo visto ad oriente.
Enoch 36
E di là andai verso sud, ai confini della terra, e lì vidi tre porte del cielo, aperte, e di là usciva l'austro, rugiada, pioggia e vento. E di là andai verso est, ai confini della terra, e lì vidi tre porte del cielo, aperte verso oriente e, su di esse, porte più piccole. Da ognuna di quelle piccole porte passavano le stelle del cielo e andavano a occidente, per la via che ad esse appariva (innanzi). E quando vidi, benedissi e sempre benedirò il Signore di gloria che ha fatto grandi e magnifici prodigi per mostrare la grandezza della Sua opera ai Suoi angeli ed agli spiriti degli uomini affinché lodino la Sua opera; e tutta la sua opera (é) affinché si veda l'opera della sua forza e si lodi l'opera delle sue mani, grande, e Lo si benedica in eterno.
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