martedì 30 novembre 2021

Le Profezie di Teresa Neumann

 


L'ANNUNCIO AI PASTORI 

La visione dell'annuncio ai pastori della nascita di Cristo iniziava una mezz'ora circa dopo mezzanotte. Teresa Neumann si vedeva trasportata davanti a una capanna che distava circa mezz'ora dalla stalla, in direzione sud, su una collina a cinquanta metri dalla strada. Tutta la zona era collinosa. La capanna era alta meno di due metri, coperta di giunchi, appoggiata e inserita in una roccia. Era grande circa la metà della stalla di Betlemme. In questa capanna otto pastori avevano il loro riparo notturno; dormivano su giunchi e si coprivano con coperte e pelli di pecora. C'erano anche tredici pecore grandi e piccole, bianche e marroni, e due cani, uno grande nero e uno piccolo marrone, col pelo lungo e le orecchie pendenti. Questi stavano dentro la capanna; fuori c'erano circa cinquecento pecore. All'improvviso si fece chiaro, e tutti nella capanna si spaventarono.  

Con circospezione i pastori spiarono fuori della capanna per vedere quale potesse essere la causa della luminosità. E che cosa videro? A una distanza di circa tre metri, a un'altezza di circa tre metri, davanti al lato occidentale della capanna, su una nube lucente stava un angelo, una figura di giovinetto fatto di luce, con la veste bianca splendente dalle maniche lunghe e la cintura. Era quello che aveva detto a Maria «Schelam lich Mirjam». I suoi capelli lunghi avevano la discriminatura al centro. La mano sinistra era posata sul petto, la destra era alzata. Non aveva ali. Tutto il paesaggio circostante era illuminato dalla luce che emanava dall'angelo. L'angelo parlò ai pastori in maniera da tranquillizzarli, con voce chiara, amichevole e solenne; parlò loro nella loro lingua.  

Due volte indicò con la mano destra verso sinistra. Quando finì di parlare, intorno a lui apparvero molti altri angeli (angeli normali, circa seicento), anch'essi luminosi e su nubi lucenti. Quando ebbero innalzato un meraviglioso canto con i pastori che ascoltavano con grande attenzione, la schiera celeste scomparve. I pastori ora discussero fra loro per circa un quarto d'ora; poi si mossero in direzione di Betlemme. Le tredici pecore e i due cani che erano nella capanna andarono con loro. La stalla in cui era nato il Redentore apparteneva al padrone di questi pastori. In questa stalla i pastori speravano di trovare il bambino neonato. La loro speranza crebbe quando dalla strada videro la luce uscire dalla finestra della stalla. Giunti alla stalla, i pastori adorarono il bambino. Regalarono alla sacra famiglia una pecora e un agnello. In seguito Giuseppe li vendette per comprare col ricavato le cose più necessarie al bambino. 

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