sabato 27 novembre 2021

I Padri Apostolici con Giustino Martire e Ireneo

 


Capitolo VI.-Continuazione. Molti altri martiri.

A questi uomini che hanno speso la loro vita nella pratica della santità, c'è da aggiungere una grande moltitudine di eletti, che, avendo sopportato per invidia molti oltraggi e torture, ci hanno fornito un esempio eccellente. Per invidia, quelle donne, le Danaidi31 e Dircæ, perseguitate, dopo aver sofferto terribili e indicibili tormenti, finirono il corso della loro fede con stedfastness,32 e sebbene deboli nel corpo, ricevettero una nobile ricompensa. L'invidia ha allontanato le mogli dai loro mariti, e ha cambiato quel detto del nostro padre Adamo: "Questo è ora osso delle mie ossa e carne della mia carne".33 L'invidia e la lotta hanno rovesciato grandi città e sradicato nazioni potenti.


Capitolo VII.- Un'esortazione al pentimento.

Queste cose, amati, vi scriviamo, non solo per ammonirvi del vostro dovere, ma anche per ricordare a noi stessi. Perché stiamo lottando sulla stessa arena, e lo stesso conflitto è assegnato ad entrambi. Perciò abbandoniamo le vane e infruttuose preoccupazioni e avviciniamoci alla 7 alla gloriosa e venerabile regola della nostra santa chiamata. Occupiamoci di ciò che è buono, piacevole e accettabile agli occhi di Colui che ci ha formati. Guardiamo fermamente al sangue di Cristo, e vediamo quanto sia prezioso per Dio quel sangue,34 che, essendo stato versato per la nostra salvezza, ha posto la grazia del pentimento davanti al mondo intero. Guardiamo a tutte le epoche passate e impariamo che, di generazione in generazione, il Signore ha concesso un posto di pentimento a tutti coloro che si sarebbero convertiti a Lui. Noè predicò il pentimento e tutti quanti lo ascoltarono furono salvati.35 Giona proclamò la distruzione ai Niniviti;36 ma essi, pentendosi dei loro peccati, propiziarono Dio con la preghiera e ottennero la salvezza, sebbene erano stranieri [all'alleanza] di Dio.


Capitolo VIII.-Continuazione riguardo al pentimento.

I ministri della grazia di Dio hanno parlato, per mezzo dello Spirito Santo, del pentimento; e il Signore di tutte le cose ha dichiarato egli stesso con un giuramento al riguardo: "Come io vivo, dice il Signore, non voglio la morte del peccatore, ma piuttosto il suo pentimento "37, aggiungendo, inoltre, questa graziosa dichiarazione: "Pentiti, o casa d'Israele, della tua iniquità.38 Di' ai figli del mio popolo: Anche se i vostri peccati vanno dalla terra al cielo e sono più rossi39 se vi rivolgete a Me con tutto il vostro cuore e dite: "Padre! Io vi ascolterò, come a un popolo santo40". E in un altro luogo Egli parla così: "Lavatevi e diventate puri; allontanate la malvagità delle vostre anime dai miei occhi; cessate dalle vostre vie malvagie e imparate a fare il bene; cercate il giudizio, liberate l'oppresso, giudicate l'orfano, e fate giustizia alla vedova; e venite, e ragioniamo insieme. Egli dichiara: "Anche se i vostri peccati sono come il porpora, io li renderò bianchi come la neve; anche se sono come lo scarlatto, io li imbiancherò come la lana. E se sarete disposti e mi obbedirete, mangerete il bene della terra; ma se rifiutate e non mi ascolterete, la spada vi divorerà, perché la bocca del Signore ha detto queste cose".41 Desiderando, quindi, che tutti i Suoi amati siano partecipi del pentimento, Egli ha, per Sua onnipotente volontà, stabilito [queste dichiarazioni].

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