Beata sei anche tu, Maria: il tuo nome
è grande ed esaltato a causa di tuo figlio.
Avresti certo potuto direi come,
in qual modo
e dove è dimorato in te il grande
che si fece piccolo.
Beata la tua bocca che ha reso grazie
senza indagare
e
la tua lingua che ha dato lode
senza scrutare.
Se già sua madre vacillava a suo riguardo,
lei che lo portava,
chi potrebbe essergli all'altezza?
O donna, che nessun uomo ha conosciuto,
come possiamo contemplare il figlio
che hai generato?
Nessun occhio è in grado di sostenere
le trasformazioni della gloria
che è su di lui.
Poiché lingue di fuoco dimorano
in colui
che, alla sua ascensione,
aveva inviato lingue,
ogni lingua stia in guardia:
il nostro scrutare è stoppia
e fuoco il nostro investigare.
Nat XXV, 14-15, pp. 396-397
Efrem il Siro
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