giovedì 19 gennaio 2023

I preparativi per la nascita di Gesù - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE 

(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).


I preparativi per la nascita di Gesù 

Da alcuni giorni frequento Maria a casa di sua madre Anna, la cui casa si trova a circa una lega da Nazareth, nella valle di Zabulon. La domestica di Hannah rimane a Nazareth quando Maria è assente e serve Giuseppe. Vedo che quando Anna era in vita non avevano quasi mai una casa indipendente, perché hanno sempre ricevuto da lei tutto ciò che serviva per il loro sostentamento. Negli ultimi quindici giorni vedo Maria impegnata nei preparativi per la nascita di Gesù: sta cucendo trapunte, fasce e faldoni. Suo padre Giacinto non è più in vita. Nella casa c'è una bambina di circa sette anni che è spesso al fianco della Madonna e riceve lezioni da Maria. Penso che sia la figlia di Maria di Cleofa e che si chiami anche Maria. Giuseppe non è a Nazareth, ma deve arrivare molto presto. Sta tornando da Gerusalemme dove ha portato gli animali per il sacrificio. Ho visto la Beata Vergine in casa, che lavorava, seduta in una stanza con altre donne. Stavano preparando indumenti e trapunte per la nascita del Bambino. 

Anna possedeva notevoli beni in greggi e campi e provvedeva abbondantemente a tutto ciò di cui Maria, che era in avanzato stato di gravidanza, aveva bisogno.  Poiché credeva che Maria avrebbe partorito nella sua casa e che tutti i suoi parenti sarebbero venuti a vederla, vi fece ogni tipo di preparativi per la nascita del Bambino della Promessa, sistemando, tra l'altro, bellissime trapunte e tappeti preziosi. Quando è nato John, ho visto una di queste trapunte a casa di Elizabeth. Presentava figure e frasi simboliche realizzate con il lavoro ad ago. Ho anche visto alcuni fili d'oro e d'argento mescolati nel ricamo. Tutti questi indumenti non erano solo per l'uso della futura madre: ce n'erano molti destinati ai poveri, ai quali si pensava sempre in queste occasioni solenni. Vidi la Vergine e altre donne sedute a terra intorno a una cassa, che lavoravano a una grande trapunta posta sulla cassa. Usavano bastoni con fili di diversi colori avvolti su di essi. Anne era molto occupata e andava in giro a prendere la lana, a distribuirla e a dare lavoro a ciascuno di loro. 

Oggi Giuseppe deve tornare a Nazareth. Si trovava a Gerusalemme, dove era andato a portare gli animali per il sacrificio, lasciandoli in una piccola locanda gestita da una coppia senza figli a circa un quarto di lega dalla città, sul lato di Betlemme. Erano persone pie, nella cui casa si poteva abitare con fiducia.  Da lì Giuseppe si recò a Betlemme; ma non visitò i suoi parenti, volendo solo prendere i rapporti relativi a un censimento o a una riscossione di tasse che richiedeva la presenza di ogni cittadino nella sua città natale. 

Tuttavia, non si era ancora registrato, perché intendeva, dopo la purificazione di Maria, andare con lei da Nazareth al Tempio di Gerusalemme e da lì a Betlemme, dove intendeva stabilirsi. Non so bene quali vantaggi abbia trovato in questo, ma non gradendo il soggiorno a Nazareth, colse l'occasione per andare a Betlemme. Ha preso nota delle pietre da costruzione e del legname, perché aveva l'idea di costruire una casa. Poi tornò alla locanda vicino a Gerusalemme, portò le vittime al Tempio e tornò a casa.  Oggi, mentre attraversava la pianura di Kimki, a sei leghe da Nazareth, gli apparve un angelo che gli disse "di andare con Maria a Betlemme, perché lì sarebbe nato il bambino". Gli disse che doveva portare con sé poche cose e nessuna trapunta ricamata. Oltre all'asino su cui Maria doveva salire, doveva portare con sé un puledro di un anno che non aveva ancora partorito. Doveva lasciarla libera di correre, seguendo sempre il percorso che l'animale avrebbe fatto. 

 Quella sera Anna si recò a Nazareth con la Vergine Maria, perché sapevano che Giuseppe stava per arrivare. Non sembra però che fossero a conoscenza del viaggio che Maria avrebbe fatto con Giuseppe verso Betlemme. Credevano che Maria avrebbe partorito nella loro casa di Nazareth, perché vidi che vi erano state portate molte cose preparate, avvolte in grandi stuoie. La sera Giuseppe arrivò a Nazareth. Oggi ho visto la Vergine e sua madre Anna nella casa di Nazareth, dove Giuseppe ha comunicato loro ciò che l'angelo gli aveva ordinato la sera prima. Tornarono a casa di Anna, dove li vidi fare i preparativi per un viaggio imminente. Anne era molto triste. La Vergine sapeva in anticipo che il bambino sarebbe nato a Betlemme, ma per umiltà non aveva parlato. Sapeva tutto questo dalle profezie sulla nascita del Messia che aveva tenuto con sé a Nazareth. Questi scritti le erano stati dati e spiegati dai suoi maestri nel Tempio. Leggeva spesso queste profezie e pregava per il loro compimento, invocando sempre, con ardente desiderio, la venuta di questo Messia. Chiamò beata colei che avrebbe partorito e volle che fosse solo l'ultima delle sue serve. Nella sua umiltà non pensava che questo onore dovesse essere suo. Sapendo dai testi che il Messia sarebbe nato a Betlemme, accettò con gioia la volontà di Dio, preparandosi a un viaggio che sarebbe stato molto difficile per lei, nella sua condizione attuale e in quella stagione, perché il freddo è solitamente molto intenso nelle valli tra le catene montuose. 


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