Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE
(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua)
Erode di nuovo con Giovanni
Quando Giovanni tornò al battistero, un gruppo di circa venti persone si recò di nuovo da lui per chiedergli conto della sua missione. Erano venuti da Gerusalemme. Si attardarono nel luogo in cui si era svolta la festa e invitarono Giovanni, ma egli non si mosse. Il giorno dopo li vidi di nuovo a circa mezz'ora dal luogo in cui Giovanni battezzava; ma Giovanni non li fece entrare nel recinto delle tende, che era recintato. Poi vidi che Giovanni, quando ebbe finito il suo lavoro, parlò loro da una certa distanza: disse loro le solite cose, riferendosi a Colui che sarebbe venuto presto al battesimo, a Colui che era più di lui e che non aveva ancora visto personalmente. Ad alcune delle loro domande non rispose.
Più tardi vidi Erode, montato su un cavallo, seduto su una specie di sedile a cassetta, e la moglie di suo fratello, con la quale viveva, anch'essa montata su un cavallo, orgogliosa e audace, vestita con lusso e sfacciataggine, che si avvicinavano al luogo dove Giovanni stava battezzando. La donna si fermò a una certa distanza, mentre Erode scese da cavallo, si avvicinò a Giovanni e cominciò a parlare con lui. Erode era in lite con Giovanni perché Giovanni lo aveva scomunicato, proibendogli di partecipare al battesimo e alla salute del Messia se non avesse lasciato la sua scandalosa compagnia. Il re gli ripresentò quello scritto a difesa del suo operato. Erode gli chiese se sapesse qualcosa di un certo Gesù di Nazareth, di cui si parlava molto nel paese e da cui aveva sentito dire che riceveva messaggi; se questo Gesù fosse l'Atteso, visto che se ne parlava sempre. Chiese di saperlo chiaramente, perché voleva discutere i suoi affari con il Messia. Giovanni rispose che Gesù non lo avrebbe ascoltato, così come non avrebbe ascoltato la sua richiesta; che era un adultero e che sarebbe stato trattato come tale; che per quanto potesse presentare il suo caso in una forma o nell'altra, si trattava sempre di adulterio. Quando Erode gli chiese perché gli parlasse da lontano e non si avvicinasse, Giovanni rispose: "Tu sei cieco, e con l'adulterio sei diventato ancora più cieco, e più mi avvicino a te più diventerai cieco. Quando sarò in vostro potere, farete con me ciò che poi vi dispiacerà di aver fatto". Con ciò annunciò profeticamente la sua prossima morte. Erode e la donna tornarono molto turbati.
Il momento del battesimo di Gesù è vicino. Vedo Giovanni molto rattristato. Sembrava che il suo tempo sarebbe presto finito: non lo vedo più così veemente nel suo lavoro e lo vedo perseguitato da tutte le parti. Venivano o da Gerico, o da Gerusalemme, o da Erode, per cacciarlo dal luogo del battesimo. I suoi discepoli avevano occupato una parte considerevole dell'area intorno al luogo del battesimo, per cui esortavano Giovanni a lasciarlo e ad andare oltre il Giordano. I soldati di Erode arrivarono a rompere l'accerchiamento e a scacciare la gente, ma non si intromisero nella tenda di Giovanni tra le dodici pietre. Giovanni parlò ai suoi discepoli in modo molto contrito e debole: ora desiderava che Gesù venisse al battesimo; poi si sarebbe ritirato dalla loro presenza sull'altra sponda del Giordano e non sarebbe rimasto a lungo al suo posto. I suoi discepoli erano molto tristi per le cose che aveva detto loro e non volevano che li lasciasse.
Nessun commento:
Posta un commento