domenica 17 dicembre 2023

Il Cardellino di Marocchino

 


Padre Costantino Capobianco scrive: “Marocchino era il soprannome di un aspirante cappuccino che viveva nel convento di S. Giovanni Rotondo, quando Padre Pio era là come padre spirituale. Questo giovane aveva una spiccata tendenza alle arti e alle cose della natura.

Un giorno un cardellino venne a svolazzare da un albero nel corridoio che separava il refettorio dei frati. Marocchino lo vide ed ebbe subito voglia di prenderlo per metterlo in gabbia e tenerselo. Allora si mise a rincorrerlo, ma non riusciva mai ad afferrarlo, perché l'uccello andava di qua e di là con sbalzi continui. Alla fine, andò a cacciarsi in uno spazio che si trovava tra un muro e la cucina. Marocchino corse per prenderlo, ma in quel momento suonò il segnale della preghiera e dovette lasciare là l'uccello per andare in chiesa. Quivi, però, anziché pregare, non fece altro che i progetti per prendere il cardellino, fare la gabbia, trovare il luogo dove tenerlo e tante altre cose. 

 Finito il tempo della preghiera passò in refettorio per la cena, ma anche durante questa non fece altro che pensare al cardellino. Uscito dal refettorio voleva andare a prenderlo, ma Padre Pio che lo aveva seguito tanto in chiesa come a refettorio, lo fermò e gli fece cenno di andare da lui; poi gli disse: ‘Ma quel cardellino ti ha fatto perdere la testa...’ e gli elencò uno per uno tutti i pensieri che gli erano passati per la testa durante la preghiera in chiesa e poi anche durante la cena.

Marocchino, divenuto più tardi Padre Vittore da Canosa, confidò al Padre Costantino Capobianco: 

Quando sentii Padre Pio rivelarmi i pensieri uno per uno, con una precisione, esattezza e completezza sconcertanti, io stetti a capo basso come uno che si ripara alla men peggio da un uragano che gli sta passando sul capo.” 

Giuseppe Caccioppoli


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