Il Mistero dell’Iniquità
Come ho ricordato in un capitolo precedente, il presidente degli Stati Uniti, George Bush, parlò nel 1989 di un Nuovo Ordine Mondiale che si sarebbe formato 11 anni dopo – cioè nel 2000. Una nuova era del mondo venne ufficialmente inaugurata dai dignitari di tutto il pianeta durante le celebrazioni per il capodanno del 2000; tuttavia, perché questo processo di trasformazione si avviasse davvero e si arrivasse alla creazione del Nuovo Ordine Mondiale, si sarebbe dovuto aspettare l’anno seguente, e precisamente l’11 settembre 2001.
A) Il vero scopo delle guerre di oggi
Tutta la politica estera e interna degli Stati Uniti è stata ideata in risposta agli attacchi dell’11 settembre; tra le varie iniziative intraprese a seguito di quegli eventi, ricordiamo la creazione del Dipartimento di Sicurezza Nazionale, la promulgazione del cosiddetto USA Patriot Act (e le leggi seguenti, che hanno trasformato gli Stati Uniti da una repubblica costituzionale in uno stato di polizia) e la dichiarazione di guerra contro l’Afghanistan e l’Iraq (una guerra che sta per estendersi al Pakistan e presto anche all’Iran e alla Siria). Che tutte queste iniziative fossero state pianificate ben prima dell’11 settembre è stato ampiamente dimostrato da Alex Jones, John Pilger e da altri giornalisti investigativi, per mezzo di numerose prove e documenti autentici.
Uno di questi documenti, Rebuilding America’s Defenses [“Ricostruire le difese dell’America”] (scritto da Dick Cheney, Jeb Bush, Paul Wolfowitz e altri per il Project for the New American Century), prevedeva effettivamente un “nuovo attacco, simile a Pearl Harbour” che avrebbe agito da evento catalizzatore per scatenare delle guerre in risposta a quello che Brzezinski, nel suo libro del 1997 The Great Chessboard [“La grande scacchiera”] definiva “una minaccia o una sfida improvvisa alla percezione di benessere interno”337; insomma, una vera e propria cortina fumogena di guerre di conquista, dietro alla quale si cela l’obbiettivo di dominare il continente eurasiatico e instaurare un’egemonia unipolare anglo-americana.
I leader britannici e statunitensi hanno ribadito più volte che le guerre in Iraq ed in Afghanistan sono state avviate al fine di mettere al sicuro il mondo dalla minaccia del terrorismo. Come abbiamo visto, si tratta di semplice propaganda e menzogne deliberate. Gli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti e la Gran Bretagna non sono stati compiuti da terroristi islamici basati in Afghanistan o in Pakistan. Le prove ed i fatti riportati da alcuni documentari di Alex Jones,338 e da molte altre fonti, confermano che sono stati in realtà i servizi segreti americani, britannici ed israeliani ad inscenare gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 e del 7 luglio 2005,339 usandoli come pretesto per poter lanciare guerre di conquista ed instaurare un impero globale – il Nuovo Ordine Mondiale.
Gli attacchi dell’11 settembre sono stati in realtà un’“operazione sotto false insegne”, cioè una messinscena architettata internamente, proprio come l’incendio del Reichstag ideato dai Nazisti nel 1933 o l’affondamento della nave da guerra Maine, compiuto nel 1898 da militari Americani su ordine del governo degli Stati Uniti, al fine di usarlo come pretesto per dare inizio alla guerra ispano-americana (tutto questo venne alla luce anni dopo, alla pubblicazione di documenti segreti del governo statunitense ormai declassificati). Ma chiunque ribadisca questa verità, viene etichettato dalla stampa asservita come un lunatico, o un “teorico della cospirazione”, mentre il governo degli Stati Uniti lo considera addirittura un simpatizzante dei terroristi nonché una potenziale minaccia. Eppure, molte importanti figure politiche mondiali hanno denunciato l’11 settembre per quello che è, un operazione sotto falsa bandiera.
Nel 2007, l’ex presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga (che nella sua carriera ha ricoperto anche il ruolo di primo ministro e ministro degli Interni) dichiarò che il governo degli Stati Uniti (cioè la CIA, con l’aiuto del MOSSAD e di altre agenzie d’intelligence) avevano organizzato e portato a termine gli attacchi dell’11 settembre; Cossiga fece capire, inoltre, che tutto ciò era ben noto negli ambienti dell’intelligence mondiale.
Nel 2003, l’ex viceministro alla Difesa della Germania (ed ex ministro della Tecnologia), Andreas Von Bülow, ha pubblicato un libro intitolato Die CIA und der 11 September,340 nel quale ha presentato molte prove che accusano il governo degli Stati Uniti di aver orchestrato quegli attacchi. Hamid Gul, ex capo dei Servizi Segreti Pakistani (ISI), in un’intervista con Alex Jones del 12 dicembre 2008, ha dichiarato esplicitamente che gli attacchi dell’11 settembre sono stati una messinscena organizzata dal governo degli Stati Uniti, e ha fornito tutta una serie di prove a sostegno di questa sua affermazione.
Alan Hart, corrispondente storico della BBC in Medio Oriente, affermò il 28 maggio 2010 che gli attacchi dell’11 settembre erano stati sostanzialmente un’idea del MOSSAD Israeliano. Non si tratta di qualche voce isolata, sono in molti ad affermarlo.
Diversi accademici, scienziati, giornalisti investigativi e gente che opera nelle agenzie di intelligence di mezzo mondo hanno fornito moltissime prove a sostegno della tesi secondo la quale gli attacchi dell’11 settembre sono stati in realtà una operazione di terrorismo “sotto false insegne”, orchestrata dal governo degli Stati Uniti d’America. Molte di queste personalità, tra le quali ricordiamo l’ex analista della CIA Ray McGovern; il fondatore dell’associazione Architects and Engineers for 9/11 Truth (Architetti ed Ingegneri per la verità sul 11 settembre), Richard Gage; il colonnello dei servizi segreti americani, Donn de GrandPré, e molti altri ancora, troppo numerosi per poter essere tutti citati in questo libro – hanno discusso e provato le proprie tesi in numerosi documenti, documentari e trasmissioni radio di Alex Jones, così come in diverse trasmissioni televisive di Russia Today Press TV.
I sussiegosi “funzionari” della stampa occidentale, quasi del tutto asservita ai governi americano e britannico, aderiscono ciecamente alla linea del partito dettata da questi governi, secondo cui queste voci dissidenti vanno considerate peggio della feccia, in quanto odiose e “troppo estreme” per essere ascoltate o prese in considerazione; le persone che si discostano dalla versione ufficiale possono solo essere attaccate, umiliate, condannate o poste in una lista nera di potenziali terroristi. Tutto questo pur di non permettere a questi dissidenti di essere ascoltati in modo onesto e serio, attraverso la stampa tradizionale, perché se potessero davvero esprimere le proprie opinioni davanti al grande pubblico, la gente capirebbe immediatamente l’efficacia delle loro conclusioni, assolutamente a prova di dubbi e dalle conseguenze dirompenti. Di contro, la ricostruzione ufficiale degli eventi non è solamente priva di qualsiasi serio fondamento, ma se analizzata alla luce di solide prove fattuali è assolutamente impossibile e pertanto una menzogna!341
Il governo degli Stati Uniti vorrebbe far credere all’opinione pubblica internazionale che è stato necessario bombardare, invadere e conquistare l’Afghanistan in risposta agli attacchi dell’11 settembre, solo perché il regime dei Talebani stava offrendo teoricamente sostegno e protezione ad Osama bin Laden e alla ‘sua’ (presunta) organizzazione terroristica Al-Qaeda, che sempre ‘teoricamente’ stava operando contro l’America dall’interno dell’Afghanistan. È tuttavia un fatto ormai ampiamente documentato ed accertato che il governo degli Stati Uniti abbia pianificato l’invasione dell’Afghanistan (e dell’Iraq) molto prima dell’11 settembre, nonché che sia stata la stessa CIA a formare Al-Qaeda e le organizzazioni Talebane.342 Fu lo stesso presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, ad ammetterlo alla stampa internazionale, quando dichiarò alla NBC che erano state la CIA e l’ISI ad aver creato Al-Qaeda e i Talebani. (“Fanno parte del vostro e del nostro passato, sono stati creati congiuntamente dall’ISI e dalla CIA”).343
Padre Paul Kramer
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