Risposta Risposta alle principali principali obiezioni obiezioni
1. Se ci domandiamo: ma ai nostri giorni era proprio necessario introdurre la “Comunione sulla mano”?
Noi rispondiamo: “NO”! perché questa forma di amministrare la Comunione non è un fatto di una importanza subordinata. Basti ricordare la severità delle regole praticate finora dalla Chiesa riguardo alla venerazione dovuta alla SS. Eucarestia. Ai laici non si permetteva neppure di toccare il calice, anche se vuoto. Oggi, invece, si mette il Corpo del Signore anche nelle loro mani, spesso sporche, e non sempre si può essere sicuri di quello che avverrà dell’Ostia santa! Dov’è andata a finire la prudenza pastorale? Non bastano, certo, due parole di una “Istruzione” per sistemare ogni cosa! Tanto più che la crisi della Chiesa d’oggi è quasi abissale, per cui la mancanza di rispetto all’Eucarestia è più che pensabile, fino all’abuso diretto per scopi superstiziosi e anche satanici (“messe nere”)! Si rifletta, poi, che i nemici della Chiesa, oggi, operano non più dall’esterno, bensì dall’interno di Essa, affinché non “funzioni”. E questo avviene anche per mezzo di quelle “riforme permanenti” che non lasciano rimanere più nulla del passato, che non permettono più, cioè, che si conservi le forme tramandate… e così, la Chiesa, che una volta era una roccia contro i flutti dell’eresia, oggi è diventata una spugna che assorbe ogni novità. E la “Comunione sulla mano” è appunto una di tali innovazioni perverse che ridurranno la Chiesa a quel “piccolo gregge” che sarà rimasto ancora attaccato alla vera Fede, quale era nell’èra paleocristiana!
del sac. dott. Luigi Villa
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