LIBRO DEL PROFETA DANIELE
Il tempo della formazione dura tre anni. Daniele non chiede molto tempo perché il capo dei funzionari verifichi se accogliere o non accogliere la richiesta.
Se per tre anni Daniele si fosse nutrito del suo cibo, alla fine le sorprese sarebbero potute essere assai sgradevoli per il funzionario.
«Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare verdure e da bere acqua… In relazione ai tre anni è un tempo brevissimo di prova.
Un anno o due anni, non sempre si possono recuperare. Dieci giorni sempre si possono recuperare. Basta un po’ di impegno in più e tutto si recupera.
Il saggio dona decisioni sagge che possono essere facilmente verificabili. Il capo dei funzionari perderà solo dieci giorni e il re neanche se ne accorgerà.
Il bene è perfetto. Rispetta tutti. Rispetta Daniele perché non si espone alla contaminazione e rispetta il capo dei funzionari per il quale non ci sono danni.
13 poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con i tuoi servi come avrai constatato».
Ancora un altro tocco di sapienza da parte di Daniele perché veramente il capo dei funzionari non subisca alcun danno. Il bene per sé è bene per gli altri.
Poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re… Il capo dei funzionari verificherà lui stesso.
Sarà lui il giudice assoluto. Sarà lui il solo che dovrà pronunciare la sentenza. Sarà solo lui a dire se la prova è riuscita o non è riuscita.
Quindi deciderai di fare con i tuoi servi come avrai constatato ». Sarà anche lui a prendere la giusta decisione, così come lui avrà constatato.
Ecco il tocco saggio della saggezza. Daniele chiede. Il funzionario esprime perplessità per la sua posizione. Daniele suggerisce la prova.
Suggerita la prova, è lasciata piena libertà di giudizio e di decisione. Lui giudicherà e lui deciderà. Lui stabilirà cosa fare per il futuro.
L’ultimo tocco saggio della saggezza di Daniele: lui è disposto a rinunciare al suo bene – non però a trasgredire la legge del Signore – per il bene dell’altro.
Ma in questa decisione si nasconde un altro tocco saggio della saggezza di Daniele. Qui però si va ben oltre la saggezza, si entra nella purissima fede.
Daniele sa che il suo Dio farà andare ogni cosa in suo favore. Sa che la sua vita serve al Signore per manifestare la sua verità e la sua grandezza.
Sa che Dio non permetterà che la prova fallisca. Sapendo questo, concede al capo dei funzionari tutta la libertà del giudizio e della decisione.
Ora il capo dei funzionari può decidere il tempo della prova. Ogni garanzia gli è stata offerta. Tutto dipende dal suo giudizio e dalla sua decisione.
È lui che dovrà governare la storia futura. Il capo dei funzionai viene trattato come vero capo anzi esaltato nella sua responsabilità di capo.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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