MARIA MADRE DELLA CHIESA E MADRE NOSTRA
Maria Madre della Chiesa
Come tutti gli uomini abbiamo ricevuto la vita naturale da Adamo ed Eva, cosí riceviamo la vita soprannaturale da Gesú e da Maria. E come abbiamo ricevuto la morte dal peccato di Adamo ed Eva, cosí riceviamo la salvezza dalla passione di Gesú e di Maria.
E Maria fu intimamente unita alla passione di Gesú, cosí da rifletterla perfettamente nel suo cuore, che venne veramente trapassato da una spada. Scrive san Bernardo: «Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del Signore. Egli è posto, dice del bambino Gesú il santo vegliardo, quale segno di contraddizione, e una spada, dice poi rivolgendosi a Maria, trapasserà la tua stessa anima » (Lc. 2, 34)
Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o Santa Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l'anima della Madre. Certamente dopo che il tuo Gesú, che era di tutti, ma specialmente tuo, era spirato, la lancia crudele non poté arrivare alla sua anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua morte, gli aprí il costato, ormai non poteva piú recare alcun danno al Figlio tuo. Ma a te, sí. A te trapassò l'anima. L'anima di lui non era piú là, ma la tua non se ne poteva assolutamente staccare. Perciò la forza del dolore trapassò la tua anima, e cosí non senza ragione ti possiamo chiamare piú che martire, perché in te la partecipazione alla passione del Figlio superò di molto, nell'intensità, le sofferenze fisiche del martirio. E precisamente ai piedi della croce Gesú moribondo la fece divenire la Madre di tutti i redenti, rappresentati da Giovanni, e quindi la nostra Madre, quando indicando Giovanni le disse: "Donna, ecco il tuo figlio", e, indicando a Giovanni la Madonna gli disse: "O giovane, ecco tua Madre".
Gesú affidando dalla croce Giovanni alla sua madre, affidò in Giovanni a lei tutta la Chiesa.
Dopo l'Ascensione di Gesú, Maria si riuní in preghiera con gli apostoli nel Cenacolo per nove giorni. Al decimo giorno, il giorno di Pentecoste, mentre ancora tutti pregavano, un turbine di fuoco si precipitò dal cielo, penetrò il tetto del cenacolo senza bruciarlo, e si divise in lingue di fuoco che andarono a posarsi su di lei e sugli apostoli.
In quel momento possiamo dire che dallo Spirito Santo e da lei nacque la Chiesa, come 33 anni prima era nato Gesú.
Accorsa una folla immensa di gente avanti il Cenacolo, attirata dal fuoco precipitato dal cielo, s. Pietro uscito fuori e salito sopra un tavolo, spiegò a tutti come quel Gesú che essi avevano ucciso era il Figlio di Dio, come egli era risuscitato al 3 giorno e come ora aveva mandato lo Spirito Santo ai suoi discepoli. Quindi disse loro che se volevano salvarsi dovevano convertirsi e battezzarsi. Quel discorso di s. Pietro, fatto in aramaico, fu ascoltato da ciascuno di quella folla cosmopolita nella propria lingua, per cui il miracolo fu evidente, e tutti si convertirono e battezzarono. Erano 3.000 persone.
La Chiesa era nata. Tale fede c'è stata sempre nella Chiesa. Paolo VI, alla fine del Concilio, l'8.12.1965, facendosi eco della tradizione ininterrotta dei Santi Padri e della fede del popolo cristiano, proclamò tra il giubilo e l'acclamazione di tutti i Padri Conciliari, Maria SS. Madre della Chiesa.
La Madonna ai veggenti di Medjugorje ha ripetuto tante volte: « Io vi amo ».
A Jelena nel 1984, rivolta a tutti i cristiani, disse: « Se voi sapeste quanto vi amo piangereste di gioia ».
Il cuore di ogni madre è tanto grande da amare ogni figlio come se fosse l'unico.
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