martedì 12 ottobre 2021

SULLA PREGHIERA

 


Preghiere contemplative 


b) Il Ringraziamento Eucaristico 

Osserviamo innanzitutto che il termine ‘Ringraziamento’ viene utilizzato in modo generico per le preghiere personali dei fedeli dopo la Santa Comunione: queste preghiere vengono tradizionalmente considerate come ringraziamento per la Santa Comunione ricevuta, anche se non lo sono formalmente o esplicitamente, perché possono essere preghiere di qualsiasi tipo: preghiere vocali come i salmi particolari previsti dalla Chiesa per questo scopo, o la contemplazione. 

Dopo aver preparato la casa della nostra anima per il Signore nei modi ai quali abbiamo accennato all’inizio della seconda parte di questo libro, sulla preghiera mentale, come accoglieremo il Signore? Quando il Signore viene a me nella Santa Comunione ‘Lo accolgo modestamente e mi metto ai suoi piedi per adorarLo, se non altro per educazione’, dice Padre Manelli: quando si riceve un ospite, ci si intrattiene e ci si interessa a Lui. Se poi questo ospite è Gesù, devo consacrarGli tutta la mia attenzione e tutto il mio cuore. 


Santa Teresa d’Avila raccomanda alle sue figlie: ‘Tratteniamoci amorevolmente con Gesù e non perdiamo l’ora che segue la Comunione, è un tempo eccellente per trattare con Dio, poiché sappiamo che Gesù buono resta in noi fino a quando il calore naturale non ha consumato gli accidenti del pane. Dobbiamo aver grande cura di non perdere così bella occasione per trattare con Lui’. 


Presentiamo adesso tre modi di accogliere il Signore, esposti da san Pier Giuliano Eymard nel libro sopracitato. I modi sono: la conoscenza, l’amore, e l’adorazione eucaristica. Abbiamo già mostrato che la conoscenza e l’amore caratterizzano la preghiera mentale. Le citazioni seguenti mostreranno che la preghiera mentale in questione è quella contemplativa. Abbiamo appena visto come l’adorazione eucaristica assuma, anche essa, una forma contemplativa.  

i) La Conoscenza 

Il santo scrive: ‘Nella Comunione godiamo di Nostro Signore in Nostro Signore medesimo, perché abbiamo così le più intime relazioni con Gesù e ne riceviamo la vera e profonda conoscenza di quel che Egli è; là Gesù si manifesta a noi per quanto è possibile quaggiù’. Allora si può dire con un gran santo: ‘Conosco la verità di Gesù Cristo, la Sua esistenza, le Sue perfezioni, più per mezzo di una sola Comunione, che mediante tutti i ragionamenti possibili’. 

ii) L’Amore 

‘Quanto più vi comunicherete, tanto più s’infiammerà il vostro amore, si dilaterà il vostro cuore e il vostro affetto si farà più tenero e ardente, perché il Suo focolare sarà più acceso. Gesù depone in noi la Sua grazia d’amore; Egli Stesso viene ad accendere nei nostri cuori il focolare dell’incendio, lo attizza con le frequenti Sue visite e ne espande la fiamma divorante. Egli è veramente il carbone ardente che ci infuoca: ‘carbo qui nos inflammat’ (san Giovanni Crisostomo). 

‘Non cercate tanto di fare atti di questa o di quella virtù. Fate crescere Gesù in voi, dilatatevi, unitevi con Lui. Sia Egli il tesoro da far valere spiritualmente e raddoppierete i vostri guadagni, perché il vostro talento sarà raddoppiato’.  

‘Ricevete Nostro Signore e conservateLo il più che potete, facendoGli in voi un gran posto. Dilatare Gesù in noi: ecco il più perfetto esercizio dell’amore. L’amore penitente e sofferente è buono e meritorio, non c’è dubbio; stringe però il cuore e lo accascia col pensiero dei sacrifici da sopportare incessantemente. Qui, invece, il cuore si dilata nell’espansione più schietta ed intiera: si apre e fiorisce’. 

Padre Konrad zu Loewenstein 

Nessun commento:

Posta un commento