Questa testimonianza-messaggio appartiene ad una contemplativa europea, la quale lo ricevette da Gesù la notte del 13 dicembre 1947 mentre era maestra delle novizie
Epifania dell’Amore Misericordioso
«Gesù mio, un giorno fissasti su di me il tuo sguardo divino e t’innamorasti di me. Quando arrivai all’età dell’amore mi venisti incontro e mi mostrasti il tuo volto meraviglioso. Da quel giorno sono rimasta ferita da Te... Toccata e innamorata di Te, ti ho seguito nel deserto del mio convento. Per dieci anni parlasti al mio cuore, m’istruivi, m’insegnavi... E quando piombò la notte nel mio cuore, quando mi nascondesti il tuo volto e rimasi sconvolta, quando il deserto si fece solitudine profonda, assenza della tua presenza... Tu mi sostenesti! E quel venerdì mi facesti «rinascere», non nella carne e nel sangue, né per volontà d’uomo, ma nello Spirito Santo.
Da allora Tu sei stato il mio TUTTO, l’unico oggetto delle mie attrazioni affettive, Colui che dà senso alla mia vita. Ora vivo come sposa innamorata di Gesù. Essere sposa di Gesù per me equivale ad essere aperta al suo amore e alle ispirazioni del suo Spirito, a lasciarmi portare da Lui... Un giorno attraverso le sue luci e le mie ombre mi fece scoprire nell’intimo del mio cuore la mia nuova vocazione: Essere l’epifania del suo amore misericordioso. Da quel giorno credo che il suo amore vada oltre i miei peccati. Cerco di lasciarmi portare totalmente dalle sue mani, nonostante le mie debolezze, imperfezioni, incapacità e oscurità. Voglio vivere in un continuo atteggiamento di ringraziamento, perché, accada quel che accada, EGLI MI AMA, senza condizioni. Voglio essere «ostia» silenziosa come Lui nell’Eucaristia. Voglio essere il legno sul quale Gesù possa continuare a morire, crocifisso per la salvezza del mondo. «Sono crocifissa con Cristo»... e desidero vivere, giorno e notte, nel Cuore Immacolato di Maria, poiché Ella è la sede della Misericordia. Gesù fammi la grazia di essere un apostolo nascosto del tuo Amore misericordioso affinché la tua Misericordia infinita venga conosciuta e trionfi su ogni male».
Padre Angel Peña
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