lunedì 15 novembre 2021

Questo monte che tu vedi, alto, la cui cima é come trono del Signore, é il trono su cui siederà il Grande, Santo, Signore di gloria, Re eterno, quando scenderà a visitare con bontà la terra.

 


IL LIBRO DI ENOCH 


Libro 1 - Vigilanti


Enoch 23 

E di là andai in un altro luogo, verso occidente, fino ai confini della terra. E vidi un fuoco  ardente che correva senza nè‚ fermarsi nè‚ rallentare, notte e giorno, proprio così. 

E chiesi:  che é questo, che non ha riposo?  Allora Raguel, uno degli angeli santi che  stava con me, mi rispose:  Questo fuoco ardente, di cui tu vedi la corsa verso occidente, é  tutte le luci del cielo.  

 

Enoch 24 

Di là andai in un altro luogo della terra e mi mostrò un monte di fuoco fiammeggiante  notte e giorno. Andai verso di esso e vidi sette montagne preziose, tutte ognuna diversa  dall'altra, e pietre preziose e belle. Tutto (era) prezioso. Il loro aspetto era magnifico e  bello. Tre verso oriente, salde, l'una sull'altra e tre verso nord, salde, l'una sull'altra. (Vidi)  burroni profondi e tortuosi e l'uno non si avvicinava all'altro. E la settima montagna era al  centro - e tutte erano simili in altezza - (ed era) come la base di un trono e la  circondavano alberi profumati. E in mezzo a loro vi era un albero. Sicuramente, quando  olezzava, non vi era alcuno, nè‚ fra essi nè‚ fra gli altri, che, come lui, olezzasse di ogni  profumo. Le sue foglie, i suoi fiori e il suo legno non si seccavano mai e i suoi frutti  erano belli come datteri. 

E allora dissi:  Ecco, (che é) questo bell'albero, bello a vedersi, belle le sue foglie e anche  i suoi frutti assai graziosi a vedersi?  Ed allora Michele, uno degli angeli santi e onorati,  che era con me e che era al di sopra di loro, 

 

Enoch 25 

mi disse:  Enoc, che cosa mi chiedi a proposito del profumo di quest'albero, e che cosa  desideri sapere?  Allora io, Enoc, gli risposi:  Voglio sapere di tutto, e principalmente, di  quest'albero.  

Ed egli mi rispose:  Questo monte che tu vedi, alto, la cui cima é come trono del Signore,  é il trono su cui siederà il Grande, Santo, Signore di gloria, Re eterno, quando scenderà a  visitare con bontà la terra. E quest'albero dal bel profumo, nessun (essere) di carne ha il  potere di toccarlo fino al grande giudizio. Quando Egli vendicherà tutti e (tutto) sarà  finito per sempre, quest'albero sarà dato ai giusti ed agli umili. Dai suoi frutti, sarà data  agli eletti la vita. Sarà piantato verso settentrione, in un luogo santo, verso la casa del  Signore, re eterno. Allora gioiranno e saranno lieti nel Santuario, e ognuno farà penetrare,  [per esso] il profumo nelle proprie ossa e vivranno molta vita sulla terra come vissero i  tuoi padri e, al tempo loro, non li toccherà malanno, afflizione o flagello. Allora benedissi  il Signore di gloria, Re eterno, poiché così aveva preparato cose per i giusti e così aveva  creato e detto che avrebbe dato a loro. 


Enoch 26 

E di là andai al centro della terra e vidi un luogo benedetto e fertile con rami all'interno,  che continuava(no) a germogliare dall'albero che era stato tagliato. 

E colà vidi un monte santo e, sotto di esso, verso il suo oriente, acqua il cui scorrere (era)  verso nord. E vidi, verso oriente, un altro monte, alto come l'altro, e fra essi un profondo  burrone, non largo. E anche verso esso, verso il monte, andava acqua. E verso occidente  di questo, un altro monte, inferiore a lui, non alto, con un burrone in basso, fra i due, ed  altri burroni, profondi e asciutti, verso l'estremità di tutti e tre. E tutti i burroni erano  profondi, di pietre dure, non avevano larghezza e, sopra, vi erano piantati alberi. Ed io mi  meravigliai per le pietre e per i burroni. Mi meravigliai assai. 

 

Enoch 27  

Allora io dissi:  Perché questa terra benedetta, tutta piena di alberi e questo maledetto  burrone al centro di essi?  Allora Uriele, uno degli angeli santi che stava con me, mi  rispose e mi disse:  Questo burrone maledetto è per i maledetti in eterno. Qui si  raduneranno tutti coloro che dicono, con la loro bocca, contro il Signore, parole  sconvenienti e dicono, a proposito della Sua gloria, cose gravi. Qui li raduneranno e sarà  il loro tribunale. E nei giorni seguenti, sarà contro di loro lo spettacolo della condanna,  giusta, al cospetto dei giusti, eterna. Qui, per tutto il tempo, i misericordiosi benediranno  il Signore di gloria, Re eterno. E nel tempo della loro condanna, (essi) lo benediranno per  la (parte di) misericordia che Egli ha loro attribuito. Allora anche io benedissi il Signore  di gloria e Gli parlai e (Lo) commemorai come si conviene alla sua grandezza. 

 

Enoch 28 

E di là andai verso oriente, in mezzo al monte del deserto e vidi una sola selva ma piena  di alberi di questo seme e, dall'alto, l'acqua le scaturiva sopra. Sembrava un torrente,  come se emettesse molta acqua, sia verso occidente che verso settentrione e da dovunque,  anche di là, saliva acqua e rugiada. 

 

Enoch 29  

E andai in un altro luogo del deserto (e) mi avvicinai ad oriente di questo monte. E colà  vidi gli alberi del giudizio, particolarmente vasi di profumo per incenso e mirra, e gli  alberi, tra di loro, non si rassomigliavano. 

 

Enoch 30 

E al di là di esso, al di là di quelli, sul monte di oriente, non lontano, vidi un altro luogo,  burroni d'acqua, come se (questa acqua) fosse infinita. E vidi un bell'albero, ed il suo  profumo (era) come di incenso. E verso le estremità di quei burroni vidi (alberi) olezzanti  cinnamomo e mi avvicinai, attraverso costoro, verso oriente. 

 

Enoch 31  

E vidi un alto monte con alberi. E usciva acqua da cui veniva fuori una specie di nettare il  cui nome (era) gomma odorosa e galbano. E al di là di quel monte vidi un altro monte, e su di esso, alberi di aloe e quegli alberi (erano) pieni di qualcosa simile a mandorle, ma  dure. E quando si prendeva, quel frutto era migliore di ogni odore. 

 

Enoch 32 

E dopo questi profumi, mentre guardavo a settentrione, sui monti, vidi sette monti pieni  di spighe bellissime ed alberi odoriferi, cinnamomo e pepe. E di colà andai sulla cima di  quei monti, lontano; a oriente, attraversai il mare di Eritrea; mi allontanai da esso e passai  sulle spalle dell'angelo Zutiele. 

E giunsi nel giardino di giustizia e vidi la varietà di quegli alberi, molti e grandi. 

Fiorivano colà, dal bel profumo, grandi, dalla molta bellezza, magnifici e l'albero della  conoscenza da cui, mangiando, si aveva grande saggezza. E sembrava un carrubo e il suo  frutto era come uva bellissima e il profumo di quell'albero andava ed arrivava lontano. 

E dissi:  E' bello quest'albero. E come è bello  ed allegro il suo aspetto.  E mi rispose  l'angelo santo, Raffaele che stava meco:  Questo è l'albero della conoscenza da cui  mangiarono tuo padre antico e tua madre antica che ti hanno preceduto ed hanno appreso  la sapienza, si aprirono i loro occhi, seppero che erano nudi e furono scacciati dal  giardino. 

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