mercoledì 13 aprile 2022

PROGETTO TRINITARIO - « RAPIMENTO » E « SOLLEVAMENTO »

 


Agli "Eletti degli Ultimi tempi" vorrei chiedere un favore, quello di  aiutarmi a rispondere alla seguente domanda : «Il "Rapimento degli  eletti" e il "Sollevamento degli eletti" sono forse due cose distinte ? Che  ne pensate ? » 

Qualche amico mi ha risposto di sì, altri di no, altri mi hanno detto che non sapevano di che cosa stavo parlando.  

Cosa dicono gli "esperti", cioè i teologi ?   

Ho notato che su questo argomento anche i teologi sono divisi.  Alcuni sembrano convinti che si tratti di due realtà diverse, altri  pretendono che si tratti della stessa realtà, altri ancora rifiutano di  rispondere, come se questo tipo domanda li disturbasse.  

Chi ha ragione ? Chi ha torto ?   

"Rapimento degli eletti" e "Sollevamento degli eletti" sono per me  due realtà diverse, ma vorrei che il lettore di questo articolo si sentisse  libero di non accettare il mio punto di vista. Io lo presento qui con l'idea  di proporlo, non di imporlo.


1) « RAPIMENTO ».  

Nel Vangelo esistono due passi che parlano del "Rapimento degli  eletti" (Lc 17, 23-37 ; e Mc 24, 35-51)  ma i due testi non sembrano sufficenti  a dirimere la questione sorta a causa RENATO BARON della mia domanda. Allora mi sono messo a leggere i messaggi dei Profeti cristiani contemporanei, ed ho trovato un testo molto interessante  (perché rivelatore). Il testo fa parte di un messaggio che il veggente  Renato Baron 44 ha ricevuto dalla Madonna il 27 giugno 1987.  

La Madonna dice a Renato :  

– "Prima che questo crogiuolo di sofferenze (la "Grande  tribolazione", ndr] si abbatta sul mondo, alcuni di voi saranno  rimossi dal mondo, altri invece dovranno attendere sulla terra la  venuta di mio Figlio, perché il Padre celeste li ha scelti per essere dei  martiri." 

Le informazioni fornite da questo messaggio sono preziose (per me  lo sono di sicuro !) Con le sue prime parole, quelle introduttive, la  Madonna ci conferma ciò che i Profeti cristiani contemporanei ci  ripetono da anni, e cioè che il nostro mondo sta per trasformarsi in un  "crogiuolo di sofferenze". Poi la Madonna ci dice che durante codesto  "crogiuolo di sofferenze" alcune persone saranno "rimosse" dal mondo,  mentre alcune altre dovranno "attendere sulla terra la venuta di suo  Figlio".  

Io capisco queste parole iniziali, ma rimango col desiderio di sapere  come mai le persone di buona volontà non possano essere tutte rapite  (per essere tutte al riparo quando inizierà la persecuzione dell'antiCristo). Mi sto interrogando sul perché alcune di esse debbano "attendere sulla terra", e la spiegazione di questo perché è già davanti ai miei occhi.  Maria dice : "perché il Padre celeste li ha scelti per essere dei martiri".  

La mia reazione a questo messaggio è di chiedermi quanti sono gli  Apostoli di Gesù che per chiudere la loro vita sono morti di martirio  cruento. Mi risulta che tutti siano morti di martirio cruento, tutti eccetto  Giovanni e Giuda Iscariota. Giovanni non ha conosciuto il martirio  cruento perché aveva già vissuto il suo martirio in forma incruenta ai  piedi della Croce, e Giuda non è stato martirizzato perché (dopo aver  tradito il suo Maestro con un bacio) ha preferito impiccarsi.  

Mentre rifletto su queste cose il mio pensiero si ferma su di un  concetto che tempo fa mi ha colpito leggendo un libro di Maria Valtorta.  Vi si parlava di "parallelismo storico". Mentre penso a tale concetto mi  accorgo che le cose accadute agli Apostoli di Gesù nei giorni dolorosi  della Settimana santa potrebbero prefigurare (e anche spiegare) quello  che il mondo cristiano dovrà vivere tra poco. Mi spiego. Se Dio ha  previsto che il "parallelismo storico" si applichi alle circostanze attuali  potrebbe accadere che per ogni dozzina di persone "cristiane" ce ne sia  una che durante il "crogiuolo di sofferenze" sia rapita in Cielo (per  sfuggire, come Giovanni, al martirio cruento) ; che ce ne sia un'altra che  per disperazione scelga di suicidarsi (per aver tradito Gesù nella forma  più ipocrita che ci sia, cioè con un "bacio") ; e che alle altre dieci Dio  Padre riservi la grazia del martirio cruento, perché questo è quanto è  avvenuto agli Apostoli (dieci su dodici) che alla cattura di Gesù sono  scappati di paura. Dico questo perché tutti i Profeti cristiani  contemporanei, quelli veri, affermano che al sacrificio espiatorio di  Gesù avvenuto due mila anni fa, dovrebbe oggi corrispondere il  sacrificio espiatorio del suo Corpo mistico (la Chiesa). Questo  programma dipende dal fatto che la Chiesa di Cristo non può arrivare  alla sua Risurrezione senza... una morte previa.  


2) « SOLLEVAMENTO ».  

Nel testo seguente l'apostolo Paolo si rivolge agli abitanti di  Tessalonica, e dice loro che quando Gesù scenderà dal cielo [Cf.  "Parusia intermedia", ndr] i morti per la causa di Cristo risorgeranno e saranno sollevati in aria per incontrarvi Cristo glorioso, e fargli corona.  Alla fine l'Apostolo aggiunge che assieme ai risuscitati saranno sollevati  in aria anche i superstiti della Grande persecuzione (cioè coloro ai quali  Paolo si riferisce nel dire : "Noi che saremo rimasti in vita saremo  sollevati con loro").  

San Paolo scrive ai Tessalonicesi :  

 – « Se crediamo che Gesù è morto e risorto, crediamo pure che  Dio riunirà a Gesù tutti coloro che sono morti in sua difesa. Sulla  parola del Signore ho da dirvi questo : noi che saremo ancora in vita,  rimasti vivi per il ritorno del Signore [Cf. "Parusia intermedia",  ndr], non precederemo coloro che sono morti, perché il Signore  stesso – a un dato segnale, alla voce di un arcangelo, e al suono della  tromba divina – scenderà dal cielo [Cf. "Parusia intermedia", ndr], ed i morti per la causa di Cristo saranno resuscitati. Noi che saremo  rimasti in vita saremo sollevati con loro, tutti insieme, per  incontrare il Signore nelle nubi del cielo. E poi rimarremo col  Signore per sempre. » 45  

Stando alle parole di questo testo, le persone morte per la causa di  Cristo saranno risuscitate, e poi trasportate sulle nubi del cielo assieme  ai superstiti della terra (per incontrarvi Gesù che ritorna sulla terra, in  mezzo a noi, con grande gloria).  

– Chi sono queste persone "morte" e poi "risuscitate" ?  

Per rispondere a questa domanda lo Spirito Santo ha scelto  l'apostolo Giovanni, che all'inizio del 20° capitolo dell'Apocalisse dice  chiaramente che i risorti della "Prima risurrezione" sono persone "morte  per la causa di Cristo, e poi risuscitate".  

– E chi sono quelli che l'apostolo Paolo indentifica dicendo "Noi, i vivi, i superstiti" ?  

Rispondo in base all'evidenza : per me sono coloro che sulla terra  riusciranno a sopravvivere malgrado la persecuzione dell'anti-Cristo.   Una cosa è certa : tutti coloro che saranno sollevati sulle nubi del  cielo per incontrarvi Gesù glorioso, ritorneranno poi sulla terra con  Gesù [Cf. la Nuova Gerusalemme, ndr], e qui si accorgeranno che anche la terra è cambiata, avendo subìto in loro assenza una trasformazione  radicale.  

Mi domando.  

– Visto che gli esseri umani sollevati nelle nubi del cielo saranno  diventati simili a Cristo, saranno essi umani e divini come Cristo ?  

Per ben rispondere mi sforzo di capire quello che l'apostolo Paolo  vuol dire parlando di Dio Padre che considera i cristiani (quelli veri)  come "Figli nel Figlio". Che significa questo "Figli nel Figlio" ? Secondo  me significa che Dio Padre considera i veri cristiani come copie fedeli di  suo Figlio Gesù. Com'è "fatto" Gesù ? Sappiamo che è umano e divino  per natura, mentre noi siamo umani, non divini (non saremo mai divini  per natura perché Dio ci ha "creati", non "generati"). Come potrà allora il  Padre considerarci alla stregua di suo Figlio ? Capisco che l'espressione  "Figli nel Figlio" significa che a coloro che accettano Gesù come maestro  e come redentore, Dio Padre riserva il privilegio di diventare identici a  suo Figlio Gesù, divini come Lui, non per natura ma "per grazia". 46 Per  comodità mi permetto di proporre l'esempio dello specchio. La  "Trasfigurazione" che subirà il cristiano autentico durante la Parusia  intermedia gli permetterà di rinviare a tutti gli esseri circostanti  l'immagine di Gesù (in senso spirituale).  

Al lettore di buona volontà propongo due testi profetici recenti. Il  primo fa parte di un messaggio dell'ODS,47 e il secondo fa parte di un  messaggio scritto da una mistica francese chiamata Lucie. Ambedue  menzionano un grande rinnovamento che accadrà in noi (e attorno a  noi) durante la "Parusia intermedia". Nel primo testo il cambiamento è  chiamato "Trasformazione grande, immediata e profonda", nel secondo  é chiamato "Trasfigurazione".  

1) Messaggio ODS trasmesso da Gesù al mondo il 10 Ottobre 1999.   Gesù dice :  

– « Miei cari, mi verrete incontro sulle nubi del cielo e sarete  felici, pieni di beatitudine. Vi trasformerò in un istante, e diventerete simili a me. Tenetevi pronti, preparatevi bene, e in  tempo. Approfittate del tempo che vi è concesso ora. Vivete come se  ogni giorno fosse l'ultimo della vostra vita.  

Amata sposa, leggete e meditate le parole che vi ho trasmesso  tramite Paolo, mio fedele portavoce. Lui ora è qui, con me, nella  felicità. Per ogni anima fedele ci sarà una Trasformazione grande,  immediata e profonda. Accadrà in una frazione di secondo. Il  processo di trasformazione, iniziato sulla terra per libera scelta, sarà  completato qui tramite un atto della mia Volontà. È un dono  sublime. L'anima ritroverà la sua grande libertà, essendo scomparsa  ogni forma di schiavitù.  

Amata sposa, leggo nel tuo cuore la gioia immensa che producono in te le mie parole. L’istante che Paolo vi descrive non era per il suo tempo, ma per il tempo di oggi, il vostro. Il sogno che quest’anima prediletta accarezzò così intensamente sarà vissuto da  alcuni di voi, nel vostro tempo. Le promesse da me fatte saranno  tutte mantenute. »  

Il secondo testo parla di "Trasfigurazione", un termine che a mio  parere può essere considerato l'equivalente di "Grande e profonda  trasformazione".  

Gesù dice a Lucie :  

– « Ti ho scelta perché voglio aiutare le anime che sono mie a  percorrere questo cammino di gloria : dal Golgota al monte Tabor. 

La Nuova Pentecoste sarà un nuovo monte Tabor.  

Questo percorso lo faremo insieme, perché voglio che siate  accompagnati dal mio amore, dalla mia presenza e dalla mia grazia.  Quando sarà il momento vi lascerò ai piedi del monte Tabor. Ciò  significa che non vi parlerò più, ma vi chiederò di alzare gli occhi al  cielo, e di scrutarlo finché non vedrete apparire il Figlio dell'uomo  nella gloria del Padre. [...].  

Appena lo vedrete sarete sollevati da terra senza che ve ne  rendiate conto, e vi troverete davanti a me con gli angeli e i santi. Il  percorso finale che vi separerà dalla vetta (del Thabor, ndr), lo  farete trasportati dalla mia gloria. Essa ormai farà parte di voi !  

Adesso non potete capire a fondo tutte queste cose perché ho  legato la vostra immaginazione. I miei messaggi conservano un certo  mistero perché non è opportuno che Dio riveli tutto agli uomini. Vi sollevo il velo un po’ alla volta per darvi modo di vedere l’opera di Dio mentre si svolge sotto i vostri occhi. [...].  

Faccio questo per fortificare la vostra fede, la vostra speranza e la vostra carità. Così avete modo di constatare come vi amo, e come  desidero accogliervi tutti sulla mia alta montagna, nello splendore  della mia gloria, che in definitiva vi condurrà alla Trasfigurazione.   Allora sentirerete il canto degli angeli, e le vostre voci si  uniranno alle loro voci per cantare insieme : "Santo, santo, santo,  Dio dell'universo". Allora vi accorgerete di essere entrati nella  Nuova Gerusalemme.» 48  

Mi domando : 

– La suddetta "Trasformazione-Trasfigurazione" delle persone che  saranno sollevate sulle nubi del cielo sarà provvisoria o definitiva ? 

Se i due messaggi sono veri (sono convinto che lo siano) escludo  che il cambiamento possa essere provvisorio, essendo esso di natura  soprannaturale. Sarà senz'altro definitivo.  

Un'altra domanda che mi pongo è la seguente :  

– "Quante probabilità ci sono che il grandioso mutamento di cui si  parla in questi due messaggi (recentissimi) sia un complemento della  dichiarazione fatta dall'apostolo Pietro venti secoli fa, quella in cui  Pietro parla di "Restaurazione di ogni cosa creata"?  

In Atti 3, 19-21 l'apostolo Pietro si esprime nel modo seguente.  

– "Pentitevi, convertitevi, per ottenere il perdono dei vostri  peccati, in attesa che venga il tempo della consolazione previsto dal  Signore […].  

Per il momento è necessario che il Messia – Gesù-Cristo –  rimanga in Cielo finché non sarà giunto il momento della restaurazione di tutte le cose create, come Dio ha predetto sin  dall'antichità per bocca dei suoi profeti ".49   

Mi sento qui di poter dire (rispondendo alla mia propria domanda)  che la percentuale di probabilità che questa dichiarazione di Pietro e i  due precedenti messaggi siano legati (completandosi a vicenda) è del  100%. La loro totale complementarietà è evidente : oggi Dio ci conferma  ciò che l'apostolo Pietro ha profetizzato venti secoli fa.  

Siccome Pietro sa che la "Restaurazione di ogni cosa creata" è  iscritta nel "Piano divino di Salvezza", egli ne parla ai suoi  contemporanei ; la presenta come un futuro evento che lui percepisce  come garantito, ma di cui non conosce la data. Visto che oggi codesta  data è prossima, è normale che Dio ci mandi a dire che il tempi sono  maturi, e che dobbiamo prepararci.  

All'inizio del terzo secolo dell'era cristiana Origene pretendeva che  l'espressione "Restaurazione di ogni cosa creata" si riferisse alla "Fine  del mondo", e che si applicasse anche ai dannati dell'inferno. Su questi  punti è stato condannato dalla Chiesa nel 553, ma detta condanna non è  bastata. I suoi errori sono oggi rilanciati da diversi "esegeti" che li  presentano come se fossero verità sacrosante. Per esempio, alcuni  dicono che la "Restaurazione di ogni cosa creata" finirà per applicarsi  anche alla materia, che in questa maniera diventerà eterna. Il teologo  Padre Martino Penasa rigetta queste affirmazioni dicendo che ipotesi di  questo genere fanno a pugni col senso del testo evangelico, dove dice :  "Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". 50  

Il testo evangelico dice pure che agli Apostoli di Gesù che avevano  assistito alla sua Ascensione (e che continuavano a guardare verso le  nubi) i due angeli dissero :  

– "Uomini di Galilea [...] questo Gesù, che dalla terra è salito al cielo, un giorno ritornerà da voi allo stesso modo in cui l’avete visto partire." 51  

Io mi dico : se è vero che Gesù deve ritornare sulla terra "allo stesso  modo" che gli Apostoli l’hanno visto ascendere al Cielo, ciò significa che  tornerà in modo visibile.  

– Per far cosa?  

Per inaugurare il suo Regno santo.  

– In che modo?  

Rimettendo la Terra e tutto il Creato nelle condizioni in cui si trovava prima del Peccato originale.  

Questa rimessa a nuovo della Terra e di tutto il Creato io l'ho  sempre percepita come un "Ritorno all'Ordine primordiale", ma  l'apostolo Pietro l'ha definita : "Restaurazione di tutte le cose create".  Siccome queste due espressioni non si contraddicono ma si completano,  concludo questo mio articolo dicendo : « L'imminente Restaurazione di  tutte le cose create è un ritorno all'Ordine primordiale. » Prepariamoci.  

Johannes De Parvulis 


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