LIBRO DEL PROFETA DANIELE
46 I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti.
I servi del re vogliono essere sicuri che Azaria e i suoi compagni vengano interamente consumati e ridotti in cenere dalle fiamme della fornace.
I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti.
Per questo alimentano il fuoco con bitume, stoppa, pece e sarmenti. Azaria e gli altri mai più dovranno rivedere la luce del sole.
Anche questa azione serve per manifestare, rivelare, dire ai popoli quanto è grande il Signore. Umanamente parlando non c’è vita per Daniele.
Anzi l’uomo tutto fa e pone in opera perché vita non ve ne sia. Ma è proprio questa ostinazione dell’uomo che rivela tutta la potenza del Signore.
È quanto avvenne con la morte di Cristo. Si sigillò la sua tomba. Si posero delle guardie a custodia. Furono proprio le guardie a testimoniare la risurrezione.
Sono sempre i distruttori di Dio e dei suoi figli che dovranno riconoscere la potenza del Signore. La loro malvagità non lo ha vinto, non lo ha sconfitto.
Se l’onnipotenza di male dell’uomo non è capace di vincere Dio nei suoi figli, allora è segno che veramente Dio è grande oltre ogni potenza umana.
Sono i nemici di Dio, che mettendo in atto tutta la loro malvagità e cattiveria, confessano l’onnipotenza e l’invincibilità del vero Dio e Signore.
Questa verità deve essere di grande consolazione per i figli di Dio. Più grande è il male che si abbatte su di essi e più grande sarà la gloria del Signore.
Se il Signore è capace di abbattere tutta la potenza malvagia e cattiva di un uomo, è segno che Lui è più grande di ogni uomo che vive sulla terra.
Ai figli di Dio è chiesta una cosa sola: rimanere sempre veri figli di Dio e mai lasciarsi tentare dalla potenza del male perché diventino non più figli di Dio.
Rimanendo essi veri figli di Dio, permettono al Signore di manifestare tutta la sua onnipotenza, la sua gloria, la sua santità in mezzo alle genti.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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