lunedì 20 aprile 2020

L’uomo attende sempre cose nuove, ma cerca così poco di essere un uomo nuovo. E quello che fa realmente nuovo il mondo, è un uomo rinnovato dalla forza dello Spirito Santo.



Maria Madre di Dio

L’uomo attende sempre cose nuove, ma cerca così poco di essere un uomo nuovo. E quello che fa realmente nuovo il mondo, è un uomo rinnovato dalla forza dello Spirito Santo.

Allora oggi la nostra prima riflessione è di ringraziamento a Dio. Nonostante le difficoltà, è sempre importante riflettere sul fatto che l’uomo raccoglie quello che semina. Ogni difficoltà, ogni sofferenza, ogni dolore, sono conseguenza di quello che l’uomo ha seminato. Gesù ci dice che non possiamo voler raccogliere profumo se non abbiamo seminato questo profumo. Troviamo le spine, troviamo le pietre, troviamo le battaglie, troviamo le barriere, troviamo il viaggio pesante. È sempre importante avere il proposito di raccogliere qualcosa di buono.
Di cosa abbiamo bisogno in questo momento? Dio ha tanto da darci. Egli ha il vino migliore da darci. Ma noi cosa abbiamo fatto per meritare questo vino migliore? Questo vino buono, questo vino che spesso arriva nella tua vita dopo che sei passato per diverse cose, e allora dici: “Ma perché non l’ho assaggiato prima? Perché solo adesso sto facendo questa esperienza?”. Perché non sempre nella tua vita ti affidi, vivi la preghiera, vivi la tua missione. Il mondo ha bisogno di impegnarsi nella costruzione di questa missione.
 E Gesù ci ha dato grandi prove del fatto che dobbiamo svegliarci. La famiglia, il bambino, il giovane: la sofferenza oggi è ben visibile, nitidamente. È una sofferenza che è conseguenza dei peccati dell’umanità. È proprio una conseguenza della disobbedienza a Dio! Perché non hai fatto una scelta giusta. Preferisci soddisfare il tuo ego, la tua carne, che mantenere la tua vita in pace.
È per questo che molte persone non hanno la grazia di vivere bene il passaggio sulla terra. Perché stanno vivendo solo per soddisfare il loro ego-materia. La materia! Quello che conta è la materia, quello che importa è il momento della materia, e così l’uomo sta vivendo le conseguenze di una sofferenza molto ardua, perché non sta vivendo la volontà di Dio, continua a permettere che le insidie del demonio lo feriscano.
Perché quello che è giusto nella vita, per quanto sia grande la tua debolezza, lo vinci con la forza. Non puoi mai permettere che la tua fragilità sia maggiore della tua forza. Innanzitutto perché siete battezzati. Avete ricevuto lo Spirito Santo. Avete una fede viva, la vostra fede ha un fondamento vivo, che è Gesù Eucaristico, la Santa Comunione, la Santa Eucarestia, la confessione, la preghiera, il timore di Dio, il rispetto.
Ma cos’è successo all’umanità oggi? L’umanità vive una fede molto superficiale, non una fede reale, una fede viva. Dice “ho fede”, ma permette alla sua fragilità di cadere e di commettere tutto quello che è male, tutto quello che è insidia, tutto quello che è peccato. Manca quella fede di vittoria, quella fede di volontà: vincere il demonio, vincere le sue insidie, vincere l’invidia, vincere la gelosia. C’è gelosia di tutte le cose, invidia di tutte le cose. L’uomo non è capace di valorizzare i suoi doni.
Qual è il tuo dono? Gesù ha detto in un modo così bello, nel giorno di Natale, che non importa se il tuo dono è di essere missionario, padre, madre; non importa se il tuo dono è vocazionale, di vita sacerdotale, vita religiosa, l’importante è che tu sei un eletto di Dio. L’importante è che tu hai qualcosa da compiere sulla Terra. La tua vita non è una vita qualsiasi, è un disegno di Dio. Quando nasce un figlio di Dio, nasce per la volontà di Dio, quindi anche tu sei nato per volontà di Dio.
È per questo che, quando lotti per la vita umana, stai lottando per la volontà di Dio. Perché la vita è data da Dio. È Dio che dà la vita. Allora solo Lui può coltivare il tempo del tuo cammino qui sulla Terra, che è il tuo passaggio. Questo passaggio molte volte finisce precocemente a causa delle malattie, delle morti accidentali, dei suicidi. C’è molta sofferenza oggi nel mondo, figli.
Parliamo di una sofferenza di alto grado, non di grado basso, di grado elevato.

 E tra queste avete visto che nel mondo c’è anche la sofferenza temporale: le persone stanno aggredendo lo spazio in cui vivono, stanno aggredendo la Terra, e in questa aggressione alla Terra stanno uccidendo la vita, uccidendo le persone, uccidendo l’aria, uccidendo la casa che li ospita.
Gesù spiega che alla fine dei tempi avremo tre sofferenze: nel tempo, nella materia e nell’anima. Sofferenza temporale (nel tempo), materiale (nella carne, materia) e sofferenza nell’anima, che è la sofferenza spirituale. E ci parla dell’aggressività. Oggi c’è avidità, nessuno vuole vivere una vita sana sulla terra, tutti vivono in funzione dell’avere. Forse che l’avere ti rende felice? Tu che oggi hai tutte le cose che sognavi: ti hanno portato la gioia? O si tratta di una felicità superficiale? È una felicità artificiale, non di essenza.
La felicità è prendere un figlio in braccio e baciarlo, amarlo, abbracciarlo, è sapere che la vita non finisce, che tu sei un lievito che Dio ha messo nell’impasto del tuo corpo. Sei un lievito: azione, intelligenza, forza, coraggio, fede. 
State esigendo molto dai giovani e dai bambini, ma essi seguono il vostro esempio. Non seguono altri esempi, stanno seguendo il vostro esempio, di padri e madri. Non hanno altri esempi! Il loro specchio siete voi. Allora se osservate la decadenza in cui sono, vedrete la decadenza in cui siete voi.
Il mondo ha bisogno di elevarsi a Dio. È un mondo di missione, un mondo di lacrime, un mondo di sofferenza, di battaglia, e spesso è inutile parlare di più. Gesù ha detto: “ha orecchie solo chi vuole ascoltare”. Ci sono persone che non vogliono più ascoltare, non vogliono sapere che Gesù è la brezza leggera, preferiscono la tempesta, preferiscono il dolore, preferiscono la sofferenza, preferiscono le insidie. Non vogliono la pace.
Perché la pace è nel mondo. Gesù ci ha detto molto seriamente, in un messaggio, che manca Dio nel cuore delle persone. Ma non è che Dio manca, sono i suoi figli che mancano. Dio è qui con noi, sta ancora illuminando questo mondo, i fiori stanno ancora fiorendo, i frutti sono ancora sugli alberi, quando semini raccogli ancora, il frutto nasce, c’è prosperità, c’è speranza, c’è l’acqua che sgorga. Ma il mondo non vuole stare alla presenza di Dio, le persone si stanno allontanando. Anche perché non vogliono vivere quello che Dio chiede.
Perché quando siamo vicini a Dio, Dio ci chiede qualcosa. La prima cosa che ci chiede è questa: “sei un peccatore, ma evita il peccato”. È la prima cosa che chiede. E l’uomo spesso dice: “io pecco, ma Dio è misericordia”. Sbaglia. Dio è misericordia per chi cerca la santità, non per chi resta nel peccato. Egli detesta il peccato. Allora devi cercare la santità, devi volere la tua santità.
Voi oggi dovete essere famiglie sacre, famiglie sante. Oggi i figli giovani dovrebbero lasciar riposare un po’ i loro genitori più anziani. Invece avviene il contrario: i figli giovani stanno riposando e i genitori anziani sono molto stanchi. Perché è un mondo egoista, un mondo in cui le persone non sanno aiutare quelle che hanno bisogno di aiuto. C’è un mondo in cui le persone pensano solo a loro stesse.
Allora tu puoi vincere le tue debolezze. Puoi. Non pensare che la tua debolezza sia maggiore della tua forza. La tua forza è molto superiore. Quando vuoi essere forte sei forte, quando vuoi uscire dalle insidie del demonio ci riesci. Riesci perché sei forte. Se ti lasci abbattere dalle tue debolezze e non valorizzi la tua forza, allora cadi, vacilli, inizi a barattare tutto il tuo valore con delle briciole. E allora soffri, ti amareggi, da quel momento in poi la tua vita non ha più frutti, ha solo battaglie e sconfitte.
Per questo Gesù vuole restaurare nelle nostre vite questa pienezza dello Spirito Santo. È per questo che dice: avete bisogno di essere luce. Il mondo è nelle tenebre. È necessario che qualcuno sia luce in questo mondo. E la Parola di Dio ci catechizza perché verranno altri giorni dolorosi. Non abbiamo la speranza che verrà da un giorno all’altro un giorno migliore, perché dipende dal raccolto, dipende da quello che seminiamo. E quello che l’uomo ha seminato non gli darà un buon raccolto. Non ha quella pienezza dello Spirito Santo nella sua anima, non ha amore più per nulla, nemmeno per sé stesso. Ha perso la vita, ha perso l’essenza dell’amore alla vita. È immerso nelle briciole, sta affondando in alto mare.
Per questo Gesù oggi viene a dirci: siete in un tempo di misericordia, state naufragando, avete bisogno del mio aiuto affinché io vi resusciti. Perché state perdendo tutta la grazia del Salvatore, tutta la grazia di avere Gesù nella vostra vita, di avere una comunione con Dio, di avere una vita più santa, più felice.
Da qui in avanti avrete molto da ringraziare, perché vedrete così tanta sofferenza che ringrazierete per essere sopravvissuti ad essa, perché avete preghiera nella vostra vita, preghiera nella vostra comunità, nella vostra casa, nella vostra famiglia. Sopravvivrete con la preghiera. Chi non prega non avrà questa vittoria, affonderà sempre più in questo abisso di peccato, vivrà in modo terribile le conseguenze del peccato.
Hai bisogno di cambiare la tua anima. Quando Gesù ha detto che c’è la sofferenza temporale, quella materiale, ma che la peggiore è la sofferenza dell’anima, ti sta dicendo: È la tua anima che può vincere il tempo e la materia. È la tua anima che può vincere la sofferenza temporale e quella materiale. La tua anima è l’essenza della tua vita.
Perché Dio ti ha dato la vita per amore. Egli si prende cura di te. Non sapete quanto Dio si prende cura di voi, figli. Se lo sapeste vi preoccupereste molto di più di stare alla presenza di Dio, perché Dio si prende cura di voi tutto il tempo, Dio vi protegge tutto il tempo. Tutto il tempo il tuo angelo ti custodisce e ti difende, ti protegge. Perché voi potreste essere davanti a una sofferenza molto più grande: se fosse per quello che seminate, oggi la vostra sofferenza sarebbe molto ma molto più grande. Ma Dio vi sta alleggerendo, questa brezza leggera ci stando la grazia di avere un sollievo.
Allora ci vuole preghiera, fede, e da qui in avanti seguire i passi di Gesù. È questo che io desidero per tutte le famiglie del mondo intero.
Un messaggio forte che ci dice la verità di quello che oggi stiamo vivendo, sentendo, e di quanto abbiamo bisogno di Dio.  L’uomo oggi ha una carenza molto grande di Dio. Nel momento in cui avrete meno catechesi, meno messaggi, sentirete che dovete maturare di più. L’uomo deve fortificarsi nel momento in cui ascolta la Parola, perché può essere che la sofferenza diventi più difficile e voi dovete fortificarvi molto.
Allora è il momento di iniziare a pregare chiedendo a Dio questa grazia di avere un cuore molto fedele a Dio. Adesso è tra voi e Dio il vostro sì, il vostro abbandono, la vostra sincerità, la vostra onestà davanti al Padre. Adesso è il momento in cui vedrai quanto Dio è giusto nella tua vita.

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