La Battaglia Finale del Diavolo
Fatto n.6:
Documentazione a sostegno del Fatto n.6 –
Il Testo n.1 ha ispirato il Papa a consacrare il mondo.
Subito dopo le affermazioni riportate nel Fatto n.5, l’Arcivescovo Bertone aggiunse:
Come è noto Papa Giovanni Paolo II pensò subito alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria e compose egli stesso una preghiera per quello che definì ‘Atto di affidamento’ da celebrarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 7 giugno 1981...377
Conclusioni in merito al Fatto n. 6:
Com’è possibile che sia stata la lettura del Terzo Segreto a spingere il Papa a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria, il 7 giugno 1981, quando – secondo l’Arcivescovo Bertone, – il Papa avrebbe letto il Terzo Segreto non prima del 18 luglio 1981, ovvero sei settimane più tardi?
Ancora una volta, entrambe le affermazioni sono vere e la loro apparente discrepanza può essere risolta se si ammette l’esistenza di due documenti sul Terzo Segreto: nel 1978 il Papa aveva letto il documento di una pagina contenente le parole della Madonna– e fu questo testo a ispirare la consacrazione del mondo del 7 giugno 1981 – mentre il 18 luglio 1981 lesse invece il documento di quattro pagine con la descrizione della visione. Le affermazioni dello stesso Papa Giovanni Paolo II confermano che egli considerava quest’atto di consacrazione del mondo come un atto preparatorio in vista del momento in cui si sarebbe finalmente sentito libero di compiere la consacrazione della Russia.
Fatto n.7:
Documentazione a sostegno del Fatto n.7 –
Il Testo n.1 è una lettera.
È la stessa Suor Lucia a rivelare che il Terzo Segreto era stato da lei scritto in forma epistolare. Abbiamo la testimonianza scritta di Padre Jongen il quale, tra il 3 e il 4 febbraio 1946 ebbe modo di intervistare Suor Lucia:
‘Avete reso note finora due parti del Segreto. Quando verrà il momento di rivelare la terza?’ ‘Ho già comunicato la terza parte al Vescovo di Leiria in una lettera,’ ella rispose.378
Anche il Canonico Galamba testimoniò in merito:
Quando il vescovo si rifiutò di aprire la lettera, Lucia gli fece promettere che essa sarebbe stata definitivamente aperta e comunicata al mondo alla sua morte e comunque non oltre il 1960.379
Nel febbraio del 1960, il Patriarca di Lisbona dichiarò:
Il Vescovo da Silva chiuse (la busta sigillata da Lucia) in un’altra busta su cui scrisse che la lettera sarebbe stata aperta nel 1960 da lui stesso, Vescovo Jose Correia da Silva, se fosse stato ancora vivo o, altrimenti, dal Cardinale Patriarca di Lisbona.380
Padre Alonso affermò che:
L’indicazione del 1960 come data di apertura della famosa lettera è stata riferita – con autorevolezza – anche da altri vescovi. Così, tutte le volte che l’allora titolare Vescovo di Tiava, e Vescovo Ausiliario di Lisbona, domandò a Lucia quando il Segreto dovesse essere aperto, ricevette sempre la stessa risposta: nel 1960.381
Nel 1959 il Vescovo Venancio, nuovo Vescovo di Leiria, dichiarò: Penso che la lettera non sarà aperta prima del 1960. Suor Lucia ha chiesto che non fosse aperta prima della sua morte o non prima del 1960. Siamo nel 1959 e Suor Lucia è in buona salute.382
Infine, il comunicato rilasciato dal Vaticano l’8 febbraio 1960 (apparso in un dispaccio dell’agenzia di stampa portoghese A.N.I.) confermò il fatto che il Terzo Segreto era scritto in forma epistolare:
... è assai probabile che la lettera con cui Suor Lucia ha scritto le parole che la Vergine Maria aveva consegnato sotto forma di Segreto
… non verrà mai aperta...383
Ora, anche l’MDF del Vaticano identifica il testo della visione del Terzo Segreto come una lettera. Tuttavia, il manoscritto in questione non ha forma epistolare, in quanto:
• manca il destinatario;
• non è firmata da Suor Lucia o da chiunque altro;
chiaramente, non si tratta affatto di una lettera.
Suor Lucia ha scritto numerose lettere, alcune delle quali pubblicate nelle sue memorie, e tutte quante hanno un destinatario, una data e la firma di Lucia.
Si può quindi supporre che il documento di una pagina, che era pronto il 9 gennaio 1944, fosse una lettera indirizzata a qualcuno (nel febbraio 1946, Suor Lucia aveva dichiarato a Padre Jongen di averla inviata al Vescovo di Leiria) e firmata da Suor Lucia.
È importante ricordare che a Suor Lucia fu lasciata la decisione di scegliere se scrivere il Terzo Segreto sotto forma epistolare oppure sul suo quaderno, ed è altrettanto degno di nota il fatto che ella scelse di scriverlo su entrambi i supporti. Secondo Padre Alonso, Suor Lucia scrisse al Vescovo da Silva il 9 gennaio 1944:
Le scrivo ciò che Sua Eccellenza mi ha ordinato [di scrivere]; Dio ha deciso di mettermi un poco alla prova, ma finalmente questo è stato il Suo volere: [il testo] è sigillato dentro una busta e questa [la busta sigillata] si trova dentro ai quaderni...384
Inoltre, come abbiamo visto precedentemente, Frère Michel riferì che il 17 giugno 1944:
La veggente porse discretamente al Vescovo di Gurza il quaderno dove si trovava la busta contenente il Segreto. La sera stessa, il vescovo pose la busta nelle mani del Vescovo da Silva...385
Conclusioni in merito al Fatto n. 7:
Le prove raccolte prima del 2006 supportano la tesi dell’esistenza di due documenti: il testo del Terzo Segreto, contenente le parole della Madonna in forma di lettera e composto da 25 righe, ed un testo di 64 righe, contenuto nel quaderno, che descrive la visione.
In più, come abbiamo già osservato, il testo della visione è datato 3 gennaio 1944, mentre la lettera di Suor Lucia al Vescovo di Fatima (in cui afferma “Le scrivo ciò che Sua Eccellenza mi ha ordinato; Dio ha deciso di mettermi un poco alla prova, ma finalmente questo è stato il Suo volere: [il testo] è sigillato dentro una busta e questa [la busta sigillata] si trova dentro ai quaderni”) è datata 9 gennaio 1944. È senz’altro possibile che i quaderni di Suor Lucia contengano molte altre informazioni riguardanti il Terzo Segreto, scritte di suo pugno tra il 3 e il 9 gennaio 1944. Forse queste altre annotazioni contengono dettagli minori del Terzo Segreto, che portarono poi alla trascrizione finale, avvenuta il 9 gennaio, della parte più paurosa di esso, e cioè la spiegazione del Segreto da parte della Madonna, per mezzo delle Sue parole. Ricordiamoci la testimonianza di Padre Schweigl sul fatto che esistevano in effetti due parti del Segreto: una riguardante il Papa e l’altra contenente la conclusione delle parole “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede ecc.”
A questo riguardo è opportuno ricordare che a Suor Lucia fu data la scelta di scrivere il Terzo Segreto nei suoi quaderni o su di un foglio di carta. Evidentemente scelse entrambe le opzioni, altrimenti perché mai avrebbe consegnato al Vescovo di Gurza, affinché li desse al Vescovo di Fatima, sia la busta sigillata sia il quaderno?
È quindi del tutto plausibile che quest’oscura visione – quella che potremmo chiamare la parte “più tranquilla” del Terzo Segreto – venne scritta sul quaderno, mentre la spiegazione della visione, con le parole della Vergine Maria – il cui impatto doveva essere piuttosto terribile – venne invece sigillata in una busta che Suor Lucia aveva posto dentro il quaderno. È l’unica spiegazione logica del fatto che Suor Lucia, obbedendo all’ordine del Vescovo di Fatima di scrivere il Terzo Segreto, gli abbia consegnato una busta sigillata e un quaderno.
In breve, la visione del “Vescovo vestito di bianco”, scritta su 62 righe di testo, era contenuta nel quaderno, mentre la sua spiegazione – contenuta, secondo molti testimoni, su 25 righe di testo – era stata sigillata in una busta. Ecco perché il quaderno accompagnò la busta sigillata.386
Così, le 62 righe di testo che sono state pubblicate dal Vaticano il 26 giugno 2000 costituiscono la parte visionaria del Terzo Segreto contenuta nel quaderno, ma certamente non sono la lettera di 25 righe che fu sigillata nella busta il 9 gennaio 1944.
Padre Paul Kramer
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