giovedì 23 settembre 2021

La Battaglia Finale del Diavolo - Non v’è stata alcuna “conversione politica” della Russia

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Non v’è stata alcuna “conversione politica” della Russia

Un altro argomento sostenuto dai revisionisti di Fatima (anch’esso  già accennato precedentemente in queste pagine) è quello secondo  cui “la conversione della Russia” sta a significare il cambio di regime  occorso in quel paese dopo la “caduta del comunismo”. Ovviamente,  non si può sostenere che la Madonna sia giunta a Fatima per annunciare  un cambio di regime che sarebbe avvenuto in Russia negli anni ’90.  È un’affermazione assurda. Ma anche in questo caso, i revisionisti di  Fatima vengono sconfessati dalla realtà dei fatti.

Il mondo è ormai consapevole che dal momento in cui è salito al  potere, nel 1999, Vladimir Putin si è inesorabilmente e sistematicamente  trasformato in un vero e proprio dittatore: ha fatto arrestare e imprigionare i suoi detrattori politici, sulla base di accuse inesistenti;  ha fatto chiudere gli organi di stampa dell’opposizione; ha eliminato  l’elezione diretta dei governatori locali e li ha rimpiazzati con fantocci  nominati dal Cremlino. 

Né la situazione è migliorata con l’elezione di Dmitry Anatolyevic  Medvedev a “Presidente” Russo, nel 2008. L’esperto di affari Russi,  Jonatan Dimbleby, ha pubblicato un rapporto dettagliato – intitolato  “Russia: un regime totalitario in mano ad uno Zar che sta creando un  nuovo impero fascista”. Questo studio osserva che Putin ha fatto sì  che il cosiddetto “Presidente” Medvedev operi in realtà come un suo  semplice assistente esecutivo, e che “Nessuna decisione di una qualsiasi  importanza per il popolo Russo, o per ciascuno di noi, verrà mai presa  senza l’approvazione del freddo padrone di Medvedev.”454

A. L’opposizione politica viene perseguitata

Nel 2002, come riportato dal London Times, “l’ultima stazione  televisiva indipendente della Russia è stata chiusa ieri, lasciando  il controllo di tutte le stazioni televisive della nazione in mano al  Cremlino.”455 – si tratta di quelle stazioni televisive che sin d’allora  hanno denunciato la Chiesa Cattolica in merito alla questione delle  Diocesi ecclesiastiche in Russia. 

Negli ultimi sette anni, la situazione in cui versano la stampa e  la libertà di parola in Russia è andata via via degenerando, sia sotto  Putin che sotto il suo presunto successore, il “Presidente” Medvedev.  In un editoriale pubblicato il 9 giugno 2008, il The New York Times  ha denunciato il fatto che “i network televisivi nazionali stanno  deliberatamente cancellando le notizie o le opinioni critiche verso il  regime del Cremlino. In uno di questi casi, un analista politico di nome  Mikhail Delvagin aveva criticato Vladimir Putin durante la registrazione  di una trasmissione televisiva. Alla successiva messa in onda, la maggior  parte della figura di Delvagin era mancante: solo le sue gambe, senza  il corpo, erano rimaste sullo schermo!” Il Times fece notare che durante  il regime di Stalin “le agenzie stampa Sovietiche erano diventate assai  esperte nel rimuovere compagni ormai indesiderabili dalle fotografie  ufficiali. La gente spariva sia dalle foto che nella vita reale,” e che la  stessa cosa sta accadendo di nuovo nella Russia di Putin.456

Consideriamo questi fatti ulteriori: 

•  Diana Kachalova, editrice di una serie di quotidiani Russi, ha dichiarato  nel 2008 che “La Russia Unita è come un carro armato lanciato verso  la gente,” e che “mi sembra di tornare alla mia giovinezza, negli anni  ‘70” – cioè, durante l’era Sovietica.457

•  Nel 2006, il The New York Times ha riportato che “la Russia è  sicuramente un posto pericoloso per i giornalisti,” e che, di media,  vengono uccisi almeno due giornalisti l’anno in circostanze  misteriose.458

•  Secondo l’Associazione Mondiale dei Quotidiani, dal 2000 al 2008  sono stati uccisi in Russia ben 28 giornalisti. Nel 2008 una studentessa  ha confermato una paura diffusa tra i giovani del paese, e cioè che  “voler fare il giornalista indipendente, in Russia è molto pericoloso.”  Alla domanda “Anche solo se lo si vuole fare?”, lei ha risposto: “è  pericoloso anche solo volerlo fare.”459

•  La libertà di parola, per la stampa Russa, ha raggiunto dei minimi  storici, tanto che alcuni giornalisti Russi hanno parlato di “ultima  difesa” contro l’oppressione governativa.460 La stessa cosa sta  accadendo anche in Ucraina, il che non avviene certo per caso.  “La torcia della libertà si è affievolita nell’ex Repubblica Sovietica  d’Ucraina – come è già successo nella maggior parte del territorio della  vecchia URSS.”461

Padre Paul Kramer,

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