venerdì 8 ottobre 2021

Cosa fare con questi diavoli

 


LO SPIRITISMO 

DOMANDA: Poco fa hai parlato di sedute spiritiche, di messe nere e cose simili. Si può dire che queste cose si praticano ancora? 

R. - È poco affermare che si praticano ancora oggi: bisogna dire che si vanno estendendo in modo impressionante. Questa società, che affoga ormai nella piatta realtà materialistica, cerca compensazione al bisogno di valori di ordine spirituale con le più svariate forme di contatto con l'occulto. Un mio collega esorcista, che insegna religione alle scuole superiori della sua grande città, capoluogo di regione, ha tentato un piccolo sondaggio per sapere quanti tra gli studenti hanno fatto in qualche modo esperienze in questo campo. Ne ha avuto un esito sconcertante per l'altissimo numero di risposte positive. Se la Chiesa volesse, attraverso gli insegnanti di religione, potrebbe avere una documentazione valida sull'orientamento della nuova generazione verso queste esperienze: ma, probabilmente, queste cose è più comodo ignorarle. 

Alcune pratiche si vanno diffondendo come particolarità dei nostri tempi: per esempio l'uso di chiamare anime di congiunti: genitori, marito, moglie, figli, nel desiderio di poter avere un contatto con loro e sapere come si trovano, o molte altre forme di contatto continuativo con lo spirito guida e la pratica della scrittura automatica. 


DOMANDA: Qual è la differenza tra le sedute spiritiche e le messe nere? 

R. - Il mondo dell'occulto è un campo dalle infinite differenziazioni; personalmente, riguardo alle messe nere, non ho una specifica competenza, né è il caso di parlarne qui. Fisso soltanto alcuni punti: 

- le sedute spiritiche in genere servono a evocare gli spiriti o le anime dei morti per parlare con loro, rivolgere domande e averne risposte; 

- le messe nere sono cose invece molto più spinte: si tratta di autentici riti liturgici in onore di satana, si usano paramenti liturgici neri, c'è sempre di mezzo un'orgia sessuale con orgasmi e abomini di vario genere, si usano oggetti sacri del culto, quasi sempre ostie consacrate e, in qualche caso, sono celebrate da sacerdoti spretati. Dovendomi interessare di recente a un caso di una paurosa ossessione, sono venuto a conoscenza che la persona colpita era stata consacrata a satana, durante una messa nera celebrata da uno spretato. 


DOMANDA: Qual è il giudizio della Chiesa, riguardo a tutte queste forme che possiamo globalmente chiamare spiritismo? 

R. - La Chiesa da sempre, e a più riprese, ha condannato ogni contatto con gli spiriti; sotto qualsiasi forma esso avvenga. Del resto la condanna sta già nei primi libri della Bibbia, come abbiamo esposto sopra. Vogliamo tuttavia citare alcuni precisi documenti su questo argomento. 

Un decreto del Santo Uffizio del 4 agosto 1865 dichiarò illecita, eretica e scandalosa la pratica di evocare i morti, ricevere responsi, ecc.. Il l ° febbraio 1887 la Santa Penitenziaria proibì di assistere anche passivamente alle consultazioni spiritiche. Forse più importante degli altri documenti è la risposta che il Santo Uffizio, il 24 aprile 1917, diede al seguente interessante quesito: 

«Se sia lecito, con l'intervento di un medium o senza, servendosi o non servendosi dell'ipnotismo, assistere a qualunque seduta spiritica, anche a quelle che presentano apparenza di onestà o di pietà, e interrogare le anime o gli spiriti, sia ascoltando le risposte o solo guardando anche con la riserva di non voler aver nulla a che fare con gli spiriti maligni». 

Risposta completamente negativa, approvata personalmente dal Papa Benedetto XV. 

Ma la condanna più autorevole, chiara e aggiornata è quella che è contenuta nel nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica (Editrice Vaticana, 1992) a p. 527, articoli 2116 e 2117. 

«2116. Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium, occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo». 

«2117. Tutte le pratiche di magie e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo - fosse anche per procurargli la salute - sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all'intervento dei demoni. Anche portare gli amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli. Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima né l'invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento della credulità altrui». 

Noi che ci occupiamo di questo settore per incarico della Chiesa non abbiamo dubbi: sempre e in ogni forma è satana che si maschera sotto forma delle anime invocate, per poter entrare in contatto con gli uomini e così poterli colpire. 

Sono stato mandato una volta in casa di una signorina che viveva sola. Stranissimi fenomeni, come impronte bruciate di mani, oggetti che si spostavano ecc., le rendevano la vita impossibile. Mi raccontò che dopo la morte della madre che viveva con lei, per vincere la solitudine, essendo pratica di sedute spiritiche, aveva cominciato a chiamare con frequenza lo spirito della madre in casa. Le chiesi se la madre fosse religiosa: mi rispose che andava tutti i giorni a Messa ed era morta serenamente ricevendo anche l'Unzione degli infermi. Le feci capire che non era possibile che quella presenza che ora le rendeva la vita un inferno potesse essere lo spirito della madre, con la quale si amava tanto e che ora viveva nella luce di Dio. Infatti, dopo averla invitata a promettere che avrebbe smesso questa pratica, feci un bel esorcismo e non ha avuto più alcun fastidio. 

Per noi è inconcepibile pensare che i nostri fratelli morti nella pace di Dio possano manifestarsi in sedute spiritiche: o sono gli spiriti del male o utilizzano le anime di persone morte in disgrazia di Dio che sono nelle loro mani. Al di là della precisa condanna della Chiesa, debbo far presente, come pastore, il gran numero di persone che hanno perduto il loro equilibrio mentale, che hanno distrutto le proprie famiglie, le proprie aziende, per aver partecipato a tali sedute. Qualsiasi contatto con gli spiriti è sempre rovinoso: chi tocca i fili muore. Per di più, in molti casi le conseguenze si scaricano sui figli e a volte anche sui figli dei figli. 

Si riscopre a volte, dopo anni di situazioni strane e difficili che hanno accompagnato un lungo periodo di vita, che la causa di tanti piccoli o grandi mali proviene dalla partecipazione a sedute spiritiche fatte magari per gioco o per passatempo negli anni spassosi degli studi universitari. In questi casi bisogna confessarsi e prendere benedizioni. 

Ogni partecipazione a sedute spiritiche lascia sempre una qualche traccia nella vita. Uomo avvisato... 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

Nessun commento:

Posta un commento