LA PASSIONE DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA
Gesù vuole eliminare i cattivi pastori:
“Figlia mia, nascondimi, non vedi come mi perseguitano? Ahimè, mi vogliono mettere fuori, oppure darmi l’ultimo posto. Fammi sfogare; è da molti giorni che niente ti ho detto delle sorti del mondo, né dei castighi che mi strappano con le loro malvagità, e la pena, tutta concentrata nel mio Cuore, voglio dirla a te per fartene parte e così divideremo insieme la sorte delle creature, per poter pregare, soffrire e piangere insieme per il bene loro. Ah, figlia mia, ci saranno contese tra loro; la morte mieterà molte vite e anche sacerdoti. Ah, quante maschere vestite da preti! Li voglio togliere prima che sorgano le persecuzioni alla mia Chiesa e le rivoluzioni; chissà se si convertano in punto di morte. Altrimenti, se li lascio, queste maschere nella persecuzione si toglieranno la maschera, si uniranno ai settari e saranno i nemici più fieri della Chiesa, e la loro salvezza riuscirà più difficile”.
Ed io tutta afflitta ho detto: “Ah, mio Gesù, che pena sentirti parlare di questi benedetti castighi! E i popoli come faranno senza Sacerdoti? Già sono pochi abbastanza; altri vuoi togliere: e chi amministrerà i sacramenti? Chi insegnerà le tue leggi?”
E Gesù: “Figlia mia, non ti accorare troppo. Lo scarso numero è nulla. Io darò a uno la grazia, la forza che do a dieci, a venti, e uno varrà per dieci o per venti; Io a tutto posso supplire. E poi, i molti preti non buoni sono il veleno dei popoli; invece di bene fanno male, ed Io non faccio altro che togliere i primi elementi che avvelenano le genti”. (Vol. 12°, 08.01.1919)
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