sabato 9 ottobre 2021

VI PRESENTO L'AMORE

 


Il codice della disciplina.

Puoi immaginare una montagna di oro, ma non la potrai mai possedere.  L'immaginazione, infatti, promette ciò che in questa vita non puoi mai dare.

Con l'acconsentire a ogni volgare impulso e al piacere di ogni senso, uno diventa l'uomo del sì (Yes-man), avviato all'autodistruzione. Il nostro carattere è fatto dalle  nostre scelte.

La mortificazione è un mezzo per amare Dio e il prossimo, e non è già un fine in sè  stesso. I doni di Dio sono a nostro servizio. Quando diventano servi ribelli o nostri  padroni, dobbiamo domarli.

Si tratta soltanto di un « cambio ». Quando tu rinunzi a un eccesso del bere, acquisti  la pace dell'anima e l'unione con Dio. In tal modo cambi l'una cosa con l'altra.

Parole del Maestro: «Che cosa darà l'uomo in cambio dell'anima sua?» (S. Matteo,  16,26).

Ecco perché noi socchiudiamo gli occhi quando vogliamo concentrare la vista. Ecco  perché nelle alte regioni della religione, le anime consacrate abbandonano il mondo,  per dare se stesse a quel primo amore che è l'ultimo amore: Dio.

La disciplina, infatti, fa sì che i sensi servano alla ragione, la ragione alla fede, il  corpo all'anima e l'uomo a Dio. Ecco la piramide.

Come non si acquista un abito cattivo in un giorno, così non lo si toglie in un giorno.  L'abuso di anni richiede anni per rettificarlo. Parole del Maestro : « Se uno vuol  venire dietro di me, rinneghi se stesso, e prenda ogni giorno la sua croce e mi segua».  (S. Luca 9, 23).

Come la sanità dipende da ciò che mangi, così la santità dipende da ciò che pensi.  Come eviti i veleni per amore del corpo, così evita i cattivi pensieri, le conversazioni,  i libri, le riviste, i cinematografi e le compagnie, per amore dell'anima.

Alcuni esempi: non prendere sigarette extra o non prendere una seconda zolla di  zucchero, ecc. In questo modo tu possiedi te stesso, invece d'essere posseduto dalle  cose. Quando queste piccole mortificazioni sono fatte in nome del Signore, diventano  sorgente di molti meriti,

Ecco alcuni sintomi del tuo trovarti vicino a Dio: sopportare pazientemente, senza  lamentarsi gl'incidenti e le croci della vita quotidiana; conservarsi calmo e sereno,  anche in circostanze dolorose; intraprendere tutti quei doveri e prendere quelle  legittime soddisfazioni che si presentano, in nome di Dio e per la gloria di Dio; essere  più pronti a servire coloro che non sono utili, piuttosto che coloro che ci giovano. Conserva la pace dell'anima; sconta i peccati; vivi in sempre maggiore intimità con  Dio; renditi conforme al Cristo sofferente; fa' riparazione per i peccati altrui.

FULTON J. SHEEN

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