lunedì 22 agosto 2022

CREDERE a questo DONO

 


La nostra VITA nella DIVINA VOLONTÀ deve essere PERFETTA


CREDERE a questo DONO

Quello che soprattutto mi ha molto colpito, sconvolto e messo in crisi quando sono stato in America, è stata la grande FEDE che ci comunicava il superiore generale. Lui infatti diceva: Dio Vuole farci questo grandissimo Dono della Divina Volontà. Però noi dobbiamo CREDERCI, dobbiamo CREDERLO, dobbiamo CREDERE A QUESTO DONO. Perché se CREDERE è possedere Dio, se CI CREDEREMO e LO CREDEREMO, allora potremo POSSEDERE davvero QUESTO GRANDE DONO!

Quando alcuni anni prima avevo sentito dire che la Divina Volontà potesse essere un Dono, ero rimasto molto entusiasta, però al livello di una semplice ipotesi, come una bellissima possibilità e pensavo tra me: magari! Sarebbe bello, però…? Luisa lo ha sicuramente avuto, ma noi…?

Penso che facciamo un grave peccato di mancanza di fede contro l’Onnipotenza di Dio, contro la Sua Misericordia, la Grandezza del Suo Amore, della Sua Bontà, se non crediamo a questo grandissimo Dono che Dio Vuole farci, e farci davvero, perché “Nulla è impossibile a Dio!

Se nulla è impossibile a Dio, Dio può farci questo Dono? Certo poter pensare a questo significa poter pensare che Dio davvero è Amore Infinito, ci Vuole dare la Sua stessa Vita, la “Cosa più Grande”, Vuole davvero fare uno scambio di Vita con noi, un scambio di Volontà. Se noi però diciamo che è impossibile, mettiamo un limite a Dio facendo un grandissimo peccato contro la fede, mancando di fede e di fiducia in Dio. Diciamo che Dio non è Infinito ma “limitato”, diciamo che non è possibile che Dio possa creare ancora qualcosa di meraviglioso, che può fare nuove creazioni in ogni atto nostro…

Ma se per Dio ciò non è possibile, pensiamo che Dio sia “finito”, “limitato”, mettiamo un limite all’Infinita Misericordia, Amore, Bontà di Dio. Quindi o ci crediamo davvero, che Dio è Amore Infinito, Amore “Smisurato”, Amore “Senza Limiti”, o non ci crediamo!

Avevamo messo un limite all’Amore Infinito anche nell’unione mistica tra l’uomo e Dio con l’unione trasformante, pensando che questo fosse il massimo. E Dio l’ha superato, ce lo Vuol far superare in questo Dono e con questo Dono!

Allora: “Nulla è impossibile a Dio!”, come dice anche il Vangelo e “Tutto è possibile per chi crede.” Se dite a questa montagna: spostati, e avrete FEDE quanto un granello di senape, la montagna si sposterà, e anche questo albero sarà trapiantato nel mare! Ma noi naturalmente, non dobbiamo utilizzare la Fede per fare giochi di prestigio! Penso invece che dobbiamo utilizzare la FEDE e averla grande almeno quanto un granello di senape per chiedere al Signore le cose che più Gli stanno più a Cuore, cioè la Santità delle santità, la Santità del Vivere nella Divina Volontà.

E allora, CREDERLO, CREDERLO, CREDERLO che il nostro atto possa diventare “la Cosa più grande del mondo”, possa diventare “Nuova Creazione”.

Ma è giusto che sia così, perché è nella linea del Culto Spirituale, dell’interiorizzazione del culto che ritroviamo in tutto il Cammino Spirituale della Sacra Scrittura, che deve essere come la Messa che ha fatto Gesù.

Cioè la vera Messa che ha fatto Gesù non è stata l’Ultima Cena, il Vero Culto che ha reso Gesù al Padre è stato “il Culto della Vita”, “il Sacrificio Vespertino della Croce”, cioè quando Lui è stato messo in croce ed ha compiuto in tutto la Volontà del Padre fino all’ultima goccia di sangue. Il Suo Vero Culto Spirituale è stato innanzitutto e sopra ogni cosa “tutta la Sua Vita” e in particolare quell’ “Atto”, cioè “la Sua Morte in Croce”. E che cosa è la S. Messa se non la ripresentazione e riattualizzazione di tutta la Vita di Gesù e in particolare della Sua Morte in Croce?

Ora in questa Spiritualità della Divina Volontà siamo proprio in linea con tutta l’interiorizzazione del culto che c’è nell’Antico e Nuovo Testamento, in linea con quel Culto Spirituale di cui Gesù parlava alla Samaritana, di cui parla anche S. Paolo: “È questo il vostro culto spirituale: offrite i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformate la vostra mente, per comprendere e discernere la Volontà di Dio, cioè ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.” Come disse Gesù entrando nel mondo: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Allora ho detto: Ecco, io vengo, o Dio, per fare la tua Volontà.

Allora CREDERE che in questa Spiritualità si stanno realizzando tutte le promesse, si sta realizzando il Padre Nostro, CREDERE che il nostro atto sarà trasformato in Gesù, in Vita Divina, perché quella è Vita Vera ed Eternale, mentre l’eucaristia rimane un determinato tempo, poi consumandosi le specie del pane e del vino, finisce anche la Presenza Reale di Cristo. Ora dice S. Paolo, che cosa è più importante quello che passa o quello che rimane per sempre? la fede e la speranza oppure la carità? La fede e la speranza finiranno, la carità rimane per sempre, per questo è più grande la carità. E così potremmo dire: l’eucaristia, i sacramenti finiranno, la Volontà di Dio, che ha dato origine ai sacramenti, rimane per sempre! Oppure, come direbbe S. Giovanni: “Tutto il resto passa, solo chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!

Ogni atto che noi faremo nella Divina Volontà, che sarà trasformato in Vita Divina, che è una Nuova Creazione, che è più della Creazione, che rimarrà per l’eternità per la Gloria di Dio, per aumentare la gioia di tutti i santi, è un nuovo Gesù!

Si potrebbe dire alle ragazze che vogliono sposarsi per avere figli, che possono benissimo essere madri di Dio in un modo meraviglioso. Lo potrete generare, essere anche sacerdoti in un modo straordinario, generando Gesù in ogni vostro atto. Infatti chi fa il più non c’è bisogno che faccia il meno: la Madonna, Luisa, o altri che hanno vissuto come loro o che vogliono vivere come loro nella Divina Volontà, non hanno sentito, né sentono il bisogno di rivendicare ad esempio il sacerdozio per le donne o di pretendere una maternità a tutti i costi e fuori della Volontà di Dio. Perché chi deve fare il più non c’è bisogno che faccia il meno. Come Luisa e la Madonna, noi che siamo chiamati a far scendere il Verbo di Dio, la Divina Volontà dal Cielo nella terra della nostra vita e dei nostri atti, che è il miracolo più grande, non c’è bisogno che chiediamo altre cose, altri miracoli: questa è la cosa più grande, questo è il miracolo più grande, questo è il nuovo culto a cui tutti siamo chiamati! Però… “molti sono chiamati, ma pochi eletti.

E allora CREDERLO, CREDERLO perché questa è Vita, questa deve essere Vita e Vita vissuta.

E allora “chi ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, - dice Gesù - è come un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Vennero i venti, le bufere, le piogge, strariparono i fiumi, si abbatterono su quella casa, ed essa cadde. Invece chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è come un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.

Così le conoscenze sono importantissime, ma senza le disposizioni non servono a un granché. E poi il tutto deve trasformarsi in Vita, perché la Divina Volontà è Vita e Vita vissuta, come mi si diceva in comunità in America: “È Vita, è Vita, è Vita. Qui si viene per Vivere il Divin Volere! Non c’è altro posto al mondo dove voi potrete trovare che si Vive il Divin Volere! in cui vi si dica di non fare niente perché qui devi soltanto vivere e leggere questi libri, incarnarli, viverli!”

E allora, dopo che sono tornato dall’America ho avuto questo desiderio di abbandonarmi continuamente, fare tanti Atti di Abbandono (e di ascolto) come il bambino che si abbandona nelle braccia della mamma, così abbandonarsi pienamente e perfettamente nella Divina Volontà, nel Divin Volere… lasciarsi andare, lasciarsi andare, come ci si lascia andare sulle onde del mare per imparare a nuotare, altrimenti non si imparerà mai… attaccarsi soltanto a questo punto, a questo Atto, a questo “Attimo”, a questa Potenza, Presente sempre e sempre Presente, e che è tanto presente che va al di fuori dal tempo e che ci porta con Sé nell’ “Ambito dell’Eternità”…

E allora, abbandonarsi in tutto questo Divin Volere, entrare nell’Unità della Luce della Divina Volontà, in tutti gli Atti della Divina Volontà per assistere (vedi i “Giri”) a tutto quello che nel tempo già è stato fatto da Essa fin dall’Eternità, e che forse sarà anche fatto nel futuro, ma che in Essa ritroviamo come già fatto.

Seguendo gli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta la PFDV

di Luigi Maria Provito


Nessun commento:

Posta un commento