venerdì 12 agosto 2022

IL PURGATORIO NELLA RIVELAZIONE DEI SANTI

 


Quanto al peccato della menzogna, abbiamo già veduto dalla  rivelazione di S. Maria Maddalena de' Pazzi come sia punito in  modo singolarmente terribile, poiché Iddio, eterna Verità, ha in  orrore la bugia. In molte apparizioni noi vediamo le povere  anime raccomandarci di astenerci dalla menzogna, e dichiarare  che all'altro mondo quelle che da taluni si considerano come  cose da poco o semplici esagerazioni sono severamente punite.

Raccomandano parimente quelle anime sante di astenersi dal  fare i voti alla leggera e quando siano fatti, di osservarli  scrupolosamente, poiché la giustizia di Dio è inesorabile. Sul  qual proposito voglio qui raccontare il seguente fatto, tratto  dalla vita del venerabile Dionigi Cartusiano. - Questo santo  religioso stava assistendo un novizio moribondo, il quale  parecchi anni prima avendo fatto voto di recitare per due volte  l'intero Salterio e non avendo poi adempiuto mai la sua  promessa, si trovava molto perplesso sul letto di morte,  paventando la severità dei divini giudizi. Allora Dionigi per  incoraggiarlo e consolarlo in quei momenti supremi, gli  promise che avrebbe soddisfatto a quell'obbligo in vece sua,  ma, così forse permettendo la giustizia di Dio, dopo la morte  del novizio il buon Padre dimenticò anch'egli la promessa,  mentre intanto quello sventurato era trattenuto fra le fiamme  del Purgatorio. Un giorno finalmente avendogli Iddio concesso  di comparire a Dionigi per ricordargli l'impegno preso, il  defunto mostrandosi tutto mesto e addolorato, pronunziò  sospirando queste due parole: - Pietà, pietà! - Stupito e desolato  allora della sua dimenticanza, il buon Padre voleva spiegare a  quell'anima la causa di tanto oblio, ma il defunto con voce  supplichevole gridò: - Ohimè! se voi soffriste la millesima  parte de' miei tormenti non ammettereste scusa di sorta, anche  se in apparenza legittima, e in quest'istante medesimo  soddisfereste all'obbligo contratto in mio nome dinanzi a Dio. -  E così dicendo scomparve.

Bisognerebbe che gli uomini del mondo, la cui vita molle e  sensuale non è altro che una catena continua di peccati,  pensassero per qualche momento alla penitenza che dovranno  fare nell'altra vita, prescindendo dal grave pericolo di  dannazione al quale espongono la loro anima. La venerabile  suor Francesca di Pamplona, celebre per le sue visioni sul  Purgatorio, vide una volta un uomo di mondo, il quale del resto era stato un buon cristiano, condannato a penare lunghi anni in  Purgatorio, per aver desiderato troppo i comodi della vita. La  causa di così gravi e lunghe pene è che in mezzo ad una vita  dissipata e mondana è impossibile non commettere una gran  moltitudine di difetti, i quali non venendo cancellati dalla  penitenza, accumulano un debito enorme davanti al tribunale di  Dio, e così quello che avremmo potuto scontare facilmente in  questa vita con qualche mortificazione o penitenza od opera  buona, bisognerà pagare nell'altra vita inevitabilmente con un  lungo Purgatorio. Lo scrupolo non è un peccato di per sé, ma  siccome disgraziatamente ne fa commettere molti alle anime  per il troppo attaccamento alla propria volontà e per l'orgoglio  di cui è quasi sempre figlio, è punito da Dio molto  severamente. La suddetta suor Francesca da Pamplona vide  molte anime straordinariamente scrupolose essere tormentate in  Purgatorio da dubbi, da oscurità e da incertezze.

Sac. Luigi Carnino

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