CHIESA E ANTI-CHIESA
3) - Monsignor E. Jouin e lo spirito massonico.
Monsignor Ernest Jouin ha vissuto in Francia dal 1844 al 1932, ed ha consacrato gli ultimi vent’anni della sua vita alla lotta contro la Massoneria e contro la Massoneria ebraica (gli Illuminati).
Tramite Mgr E. Jouin, e tramite il suo biografo, il canonico J. Sauvêtre, questa sezione si sforzerà di rispondere, tra l’altro, alle seguenti domande.
1) Cos’è successo nel 1917 di tanto importante per la Massoneria e per il Protestantesimo?
2) Che legami ci sono tra Protestantesimo, Ebrei e Massoneria?
3) È vero che gli Ebrei sono una razza superiore alla quale Dio ha promesso il dominio universale?
4) È vero che esiste una volontà ebraica di dirigere il mondo?
5) I “Protocolli dei Saggi di Sion” sono autentici?
6) È possibile che lo stabilirsi degli Ebrei in Palestina calmi l’appetito ebraico riguardante il dominio mondiale?
7) Come mai l’Ebreo finanzia contemporaneamente la costruzione del comunismo e del capitalismo, due forze contrarie?
8) Fin dove arriva l’influenza di Lucifero sugli Illuminati?
Tutti i Papi di Roma, da Clemente XII nel 1738, a Pio XI nel 1934, hanno condannato le società segrete. Parlando dei Massoni, Leone XIII diceva: “Smascherate questi uomini che si nascondono per organizzare complotti, e fate luce sul loro operato”.
Docile alla chiamata, Mgr Jouin è sceso nell’arena, opponendo ai Bollettini massonici la sua rivista “Revue Internationale des Sociétés Secrètes” (R.I.S.S.), e alle Logge massoniche la sua Lega anti-massonica.
Nel 1916 i Protestanti si preparano a celebrare il quarto centenario di Lutero (1517), e i Massoni il bicentenario della Massoneria. L’anno seguente, come previsto, questi due eventi sono celebrati nelle Logge di tutti i paesi.
Mgr Jouin decide di raccogliere le testimonianze delle riviste e dei libri che le organizzazioni massoniche pubblicano in Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra e Stati Uniti. Gli scritti raccolti confermano la fraternità d’armi esistente tra Protestanti e Massoni. Una parte delle informazioni raccolte sono esposte in un opuscolo che nel 1917 Mgr Jouin pubblica, col titolo: “Le Quatre-centenaire de Luther et le Bicentenaire de la Maçonnerie”. In questo opuscolo, una delle sue citazioni proviene dalla rivista di Amburgo: “Fremdenblatt”. Il paragrafo dice: “È proprio un caso che le due feste si trovino riunite nello stesso anno. Ma a partire da questo caso uno si domanda se queste due forze spirituali non siano vincolate da qualche intima relazione. Sì, le relazioni intime esistono, e potrebbero essere così descritte: Ognuna di queste due forze spirituali trova appoggio sull’altra, come sulla sua base. Se non ci fosse stata la riforma di Lutero non ci sarebbe una vera Massoneria. Per crescere, la Massoneria non poteva trovare un terreno migliore di quello offerto dal libero Protestantesimo. Non è un caso se all’origine della Massoneria si trovano due uomini altamente influenzati dal Protestantesimo: Désaguliers, figlio di un ministro riformato francese, e James Anderson, predicatore scozzese. E non è un caso se nei suoi duecento anni di esistenza la Massoneria ha trovato i suoi più fedeli sostenitori tra coloro la cui formazione intellettuale si riallaccia a Lutero e alla Riforma.”
A questi consensi europei fanno eco delle voci d’oltremare.
Nel “The Light”, giornale di Louisville, si leggeva: “I Frammassoni devono interessarsi in modo particolare al quattrocentesimo anniversario della riforma protestante. I curiosi delle origini storiche della Frammassoneria rimarranno sorpresi dalle relazioni che Lutero ha avuto con i mistici del suo tempo”. Mgr Jouin conclude: “Per i Massoni americani, come per i nostri, risulta ovvio che le forze atee e libero-pensatrici si sono scatenate a partire da Lutero, e che la lotta anticlericale, nella sua forma attuale, è giunta ora al suo quattrocentesimo compleanno”.
Dalle medesime pubblicazioni protestanti e massoniche Mgr Jouin apprende che negli Stati Uniti le feste di Lutero dureranno un anno, che avranno come organizzatori dei Massoni (in gran parte membri del clero protestante), e che una sottoscrizione di 40.000 dollari è stata lanciata per erigere una statua a Lutero.
In occasione di questa doppia ricorrenza, nel 1917 il mondo massonico francese elabora un programma che riguarda la laicizzazione completa e universale dell’insegnamento. Il giornale “La Croce” del 23 ottobre 1917 pubblica un articolo di Jean Guiraud dal titolo: “Nuova offensiva laica”. L’articolo rivela l’influenza che la Massoneria esercita sulla gioventù francese attraverso il doposcuola obbligatorio. Mgr Jouin conclude: “Così oggi, in piena guerra, nell’ora più critica e più affliggente, i Massoni aggiungono il doposcuola obbligatorio alle scuole senza Dio.
L’ “American Freemason” , giornale massonico degli Stati Uniti, propone alle Logge americane l’esempio della Francia che “in mezzo ad una guerra assorbente conserva quel tanto di calma che le permette di curare le necessità dell’istruzione attuale e futura del paese”, e suggerisce di utilizzare le risorse disponibili per impiantare il monopolio dell’insegnamento massonico anche in America. Nello stesso giornale si leggeva: “Pensate ai risultati che otterremmo se fra dieci anni, vent’anni, cinquant’anni, un centinaio o diverse centinaia di persone, le più dotate sul piano intellettuale, venissero annualmente sfornate dai collegi con una formazione suscettibile di renderli capaci di guidare la loro generazione. Pensate ai risultati che otterremmo se ciò fosse realizzato grazie alla liberalità ed alla lungimiranza massonica. Investite su cervelli e cuori giovanili di ambo i sessi. A coloro che sono ostacolati dalle circostanze date i mezzi tramite i quali riusciranno a prendere quel posto che spetta loro nell’opera mondiale. È così che si fa tacere il nemico più implacabile dell’Ordine!”.
Per smascherare occorre conoscere, e per conoscere occorre cercare, investigare, frugare. Nel corso delle sue ricerche, Mgr Jouin scopre che al di sopra della Massoneria e del Protestantesimo si nasconde una potenza quasi invisibile, la potenza ebraica, presente nella persona degli Illuminati. Protestantesimo e Massoneria sono soltanto braccia, braccia che non si muovono da sole, senza gli impulsi che solo il cervello è in grado di fornire. Chi è il cervello? Ha un nome? Sì, il cervello esiste ed ha un nome, si chiama: “Potere giudeo-farisaico”. È un gruppo di Ebrei che si considerano persone sagge, illuminate, e che di conseguenza si fanno chiamare: Illuminati. Protestanti e Massoni sono attivi nel distruggere, ma sono soltanto braccia che obbediscono agli impulsi provenienti da questo cervello. 112
Al primo congresso della lega anti-massonica, quello di novembre del 1928, il signor Colmet- Daage commenta: “È rarissimo che un Massone ammetta che la Massoneria dipende da altri gruppi a lei superiori, perché i semplici Massoni vengono per lo più ingannati su questo argomento, e di conseguenza non sanno la verità. Questa dipendenza della Massoneria, che in certi casi diventa servilismo, è comunque confermata, e in modo irrefutabile, quasi ad ogni passo della storia massonica”. A prova di questa dichiarazione Colmet-Daage cita un frase del Weishaupt che dice: “Voglio che tramite i capitoli segreti vengano create le Logge massoniche dei tre gradi ordinari in tutte le città di una certa rilevanza, e voglio che lo studio delle costituzioni delle altre Società segrete sia considerato come importantissimo, in modo che tutte le altre Società segrete passino sotto il nostro governo”. (Vedi: R.I.S.S., n. 1, 1 gennaio 1912).
Mg Jouin aggiunge: “Il 1 gennaio 1912, nel primo numero della rivista: ‘Revue Internationale des Sociétés Secrètes’ ho collegato gli Ebrei ai Massoni citando l’opera: ‘La Question juive et la Révolution sociale’ dell’autore: Marquis-de-La-Tour-du-Pin-Chambly, più un lavoro anonimo intitolato: ‘Les Juifs en Russie’. Devo riconoscere però che soltanto nel 1920 ho unito ambedue i nomi nella parola unica: Giudeo-massoneria. L’ho fatto alla fine della guerra, quando ho ripreso la pubblicazione della rivista che la guerra aveva interrotta”.
Questa prevalenza della potenza segreta ebraica sugli altri gruppi non fa dubbio per Mgr Jouin, che afferma senza esitare: “Ogni serio ricercatore finisce per scoprire che la questione massonica e la questione ebraica sono intrecciate insieme. La Massoneria ebraica è certamente la padrona del mondo, ma a condizione di rimanere segreta come organizzazione. La guerra mondiale ha fatto perdere un po’ la faccia alla Massoneria, ma per l’elemento ebraico le cose sono andate diversamente. Cosicché, quando il dottor Wichtl ha pubblicato il suo libro: ‘Maçonnerie universelle, Révolution universelle, République universelle’ (Massoneria universale, rivoluzione universale, Repubblica universale), ha sollevato la rabbia delle Logge tedesche solo perché ha osato mettere a nudo la direzione e i conti degli Ebrei in seno alla Massoneria, elencando nomi e cognomi”. 113
La volontà degli Ebrei di giungere alla sovranità universale è più che ovvia per Mgr Jouin. In un discorso che pronuncia alla sala dei Centraux, egli dice: “Nel fare il riepilogo delle pretese vantate dal Popolo eletto constatiamo che questa razza si crede chiamata da Dio a governare il mondo”. E ancora: “L’ebreo è convinto che la sua razza è fatta per dominare il mondo. Israele è il re, il Massone è il suo valletto, e il Bolscevista il suo boia. (Il boia obbedisce agli ordini del re, Israele, ndr). La perfetta conoscenza che Mgr Jouin aveva del Vangelo gli permetteva di dire che questo sogno di sovranità temporale, tipicamente ebraico, era presente anche negli apostoli di Cristo, i quali lo conservarono anche dopo l’Ascensione, fino alla Pentecoste. Mgr Jouin aveva avuto la pazienza di leggere la Mischna, la Gamara, il Talmud di Babilonia (che è molto più depravato di quello di Gerusalemme) e conosceva anche la lettera del cardinale di Cremona al cardinale di Vienna, la quale diceva che questi libri “contengono non solo bestemmie esecrabili contro Gesù Cristo, ma anche dei precetti contrari alla legge di Mosè, contrari ai diritti della gente, e contrari a tutte le leggi naturali”. Aveva studiato i documenti moderni, letto assiduamente la stampa ebraica: Tribuna ebraica, L’universo Israelita, Il Popolo ebraico, Archivi Israeliti, ecc.., e pubblicava nella sua rivista i discorsi ufficiali degli ebrei più famosi della sua epoca. Attraverso queste sue ricerche, aveva scoperto che il tema generale dei verbali delle riunioni segrete del Congresso sionista tenutosi a Basilea nel 1897 (sotto la presidenza di Théodore Herzl) poteva essere riassunto nel modo seguente: “Gli ebrei sono e rimangono il popolo eletto da Dio. Essi detengono le ricchezze del mondo, soprattutto l’oro. Se ne servono per suscitare guerre, rivoluzioni, e crisi economiche mondiali, le quali finiscono per mettere gli stupidi e ingenui ‘Goym’ alla loro mercé. La vittoria sarà facile per gli Ebrei, tanto più facile che questi avranno addormentato i loro avversari iniettando loro in anticipo il veleno del liberalismo”.
“ Il Pericolo Giudeo-massonico” (“Le Péril Judéo-maçonnique”) è una pubblicazione, in sei volumi, che permette a Mgr Jouin di rivelare il piano degli Ebrei, alleati alla Massoneria. “Questo piano ha un obiettivo: l’egemonia mondiale; un mezzo: l’oro; un risultato: il super-governo ebraico”. Uno pensa che la cosa non abbia senso. In che modo un popolo di tredici milioni di persone, disperse e disprezzate, può illudersi a tal punto?
Mgr Jouin risponde: “È un vero paradosso, ma il paradosso sta già diventando una realtà. Prendendo autorità sulle promesse messianiche interpretate alla rovescia (in senso materiale anziché spirituale), gli Ebrei rivendicano per se stessi tutte le ricchezze dell’universo, e il diritto di dominare su tutti i popoli. Gli Ebrei, come popolo “eletto”, si sentono chiamati alla sovranità universale, e la loro letteratura apocrifa posteriore al cristianesimo li mantiene in quest’idea. Si sono lasciati ipnotizzare dal pensiero che dopo i secoli della schiavitù, Jeovah riprenderà le sue guerre vittoriose. Il mondo: o sarà ebraico, o non esisterà più affatto”. Da qui l’organizzazione ebraica Qahal, nata “per mantenere intatta e isolata la nazione ebraica esiliata, fino al giorno in cui l’Eterno, tramite il vero Messia, deciderà di dare ad Israele la sovranità universale”.
Alla domanda se i Protocolli sono autentici, Mgr Ernest Jouin risponde: “L’Irrefutabile prova dell’autenticità dei protocolli, è il fatto di vederli già applicati nella realtà visibile. Ciò che si vede non ha bisogno di essere dimostrato”. 114
Un lettore attento si accorge che i Protocolli di oggi sono fondamentalmente uguali a quelli di 2000 anni fa. Hanno per scopo di distruggere ciò che non è ebraico, cominciando col Cristianesimo. Ancora oggi, come sempre in precedenza, il pretesto per distruggere ciò che è cristiano è escogitato di sana pianta a partire da un’interpretazione materialistica, e quindi viziata, delle Scritture sacre, le quali promettono agli Ebrei, popolo eletto, una certa precedenza – interpretata come superiorità – sugli altri popoli. Dio infatti ha promesso di affidare agli Ebrei il compito di orientare il resto dell’umanità. Ciò fa pensare ad un ruolo di guida che gli Ebrei dovrebbero assumere in seno all’umanità, ma soltanto dopo essersi convertiti al Cristianesimo, non prima. Se lo fanno prima, il ruolo rimane, ma non è più quello divino, ma quello satanico, fatto per condurre alla morte. 115
Mg Jouin dice ancora: “La sola ragion d’essere di Israele, l’unico scopo che lo fa esistere, è il Messia. Tutta la storia di questo popolo, le sue vittorie e le sue sconfitte, le sue glorie e le sue umiliazioni, le sue ricompense e le sue punizioni, le sue grandezze e le sue meschinità, la sua costante speranza malgrado l’esilio e la dispersione, tutto questo ha soltanto una funzione, annunciare o predicare il Messia. Senza il Messia questo popolo si svuoterebbe di tutto il suo significato”.
Se gli Ebrei riuscissero a stabilirsi in Palestina, forse che i loro appetiti di dominio mondiale si calmerebbero? Mgr Jouin dice di no. Le sue ricerche sulla vita e sulla religione ebraica lo fanno arrivare sempre alla stessa conclusione: Anche se Gerusalemme diventasse capitale di un regno in grado di rivendicare l’intero orbe terraqueo, la massa degli Ebrei, i più ricchi, vorranno continuare a vivere fra i popoli dove già sono installati.
Si può forse parlare di religione in un popolo che adora soltanto il denaro e il potere? Bernard Lazare, che è ebreo, dice: “La maggioranza dei miei correligionari ebrei non parlano più l’ebreo. Hanno dimenticato anche il senso delle antiche cerimonie. Hanno trasformato l’ebraismo rabbinico in razionalismo religioso. Trascurano le osservanze familiari. La pratica della religione per loro si riduce a passare alcune ore all’anno in una sinagoga dove ascoltano inni che non comprendono più. Non sono in grado di ricollegarsi a un dogma, a un simbolo: non ne hanno. L’ebreo non ha più fede religiosa: non pratica più, è irreligioso. Spesso è ateo”.
Mgr Jouin aggiunge: “Cosa strana, questo popolo che non ha più religione vuole distruggere i popoli cattolici. Il conflitto che lo oppone ai popoli cattolici è nato sul Calvario. Si può quindi parlare di conflittualità messianica”. E conclude: La tara dell’Ebreo è di essere anticristiano, ma anticristiano con odio, un odio freddo, calcolato, assoluto. Questo atteggiamento nasce sul Calvario, dove il Giusto, il Santo è stato inchiodato a una croce. Tutto sommato, con gli Ebrei si è costretti a ritornare sempre al loro deicidio”.
Del resto, gli Ebrei che si convertono al Cristianesimo sono odiati quanto i Cristiani, e anche di più. Bernard Lazare dice: “Gli Ebrei che si convertono al Cristianesimo sono considerati dei traditori, e vengono banditi da tutta la società ebraica. Essi rischiano di farsi uccidere dai loro vecchi correligionari ebrei come qualsiasi altro ‘Goym’.” 116
Fra i documenti che si accumulano sotto la penna di Mgr Jouin ci sono elenchi impressionanti: i nomi di tutti i personaggi che fanno parte del personale sovietico del Bolscevismo ai suoi inizi. Si può concludere, in base a questi elenchi, che la rivoluzione russa non è altro che la conquista del potere russo da parte degli Ebrei. Ma com’è possibile – mi direte – che l’Ebreo voglia costruire contemporaneamente il comunismo e il capitalismo, due forze che contraddicono? Julio Meinvielle vi risponde: perché queste due creature sono state concepite “ad usum Christianorum”, esistono per i Cristiani. Scopo del capitalismo è di derubare i Cristiani ricchi di ciò che possiedono, scopo del comunismo è di avvelenare quei Cristiani che non possiedono nulla, e stabilire così la lotta di classe. 117
Fin dove, in quali condizioni, sotto quale forma si esercita l’azione di Lucifero sulla Massoneria giudaica? Mgr Fava e il dotto gesuita Mgr Meurin parlano di interventi diretti di Satana nelle Logge. Questa possibilità è confermata dai resoconti autobiografici di Klotilde Bersone e di Diana Vaughan, ex-sacerdotesse massonico-luciferiane; ma al di là di queste testimonianze personali, dove trovare prove scientifiche per questo tipo di attività sataniche? Mgr Jouin, verso la fine della sua vita ha cominciato ad ammettere la possibilità che la Massoneria ebraica si facesse direttamente guidare da Lucifero. A quelli che dicevano che gli adoratori di Satana erano rari, lui rispondeva: “Meno rari di quel che si crede”.
Menzionava sacerdoti che avevano sorpreso donne a rubare ostie consacrate, destinate alle profanazioni sacrileghe, e parlava di una donna che lui stesso aveva sorpreso a rubare ostie. Le aveva chiesto: “Perché i Massoni ti mandano a rubare queste ostie, visto che hanno dei sacerdoti apostati che le possono consacrare sul posto?” E la donna di rimbalzo: “Temono che le loro consacrazioni non siano valide.”
Il cardinale Gasparri, segretario di stato in Vaticano, nel trasmettere a Mgr Jouin i consensi del Papa per lo studio da questi realizzato su “La Guerra Massonica”, nel 1919 scrive a Mgr Jouin queste parole:
“In questo lavoro vi siete preoccupato a giusto titolo di mettere in luce, con documenti e ragionamenti irrefutabili, la dottrina insulsa ed essenzialmente anti-cattolica della Massoneria. Si tratta di una dottrina derivata dal deismo, lui stesso nato dalla Riforma. Come oggi risulta, è una dottrina che sfocia inevitabilmente nella negazione di Dio, nell’ateismo sociale, e nel laicismo. L’empietà attuale assume queste forme mentre pretende, a detrimento dei popoli, di bandire dalla società qualsiasi traccia di religione e qualsiasi intervento della Chiesa.
Nonostante le menzogne che a volte fuorviano gli stessi cattolici, vi siete preoccupato in modo tutto particolare di far luce ovunque e sempre sull’identità della Massoneria con se stessa, e sulla continuità del piano delle sette massoniche, che hanno certamente l’intenzione di nuocere alla Chiesa cattolica. Sua Santità desidera presentarle i suoi complimenti per questo bel lavoro, e infonderle coraggio. È un lavoro che potrà mettere in guardia i fedeli ed essere loro d’aiuto nella lotta che sosteniamo contro tutto ciò che tende a distruggere l’ordine sociale e la religione.
Johannes De Parvulis
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