IL SOLE DEL DIVIN VOLERE
IL VOLERE DIVINO E NOI
1. - Il tempo del Divin Volere.
Nel giro del ventesimo secolo il Cielo ha scelto Luisa Piccarreta, [3] una donna della regione delle Puglie, per proporre all’umanità un nuovo ideale di vita destinato alle persone disposte a rimpiazzare la loro volontà umana con la Volontà divina. La proposta assomiglia ad un nuovo “contratto” spirituale [4] che il Cielo offre all’umanità per permetterle di realizzare la felicità per la quale è stata creata, ma che il Peccato originale le ha fatto perdere.
Di tutti i messaggi che il Cielo ha inviato alla terra nei secoli posteriori alla Redenzione, questo si presenta come il più importante. Basti sapere che l’ideale che Luisa propone all’umanità trasformerebbe il mondo in un paradiso terrestre. Il nostro mondo diventerebbe l’equivalente del Regno di Dio in terra, quel Regno che da due mila anni i cristiani invocano con le parole del “Padre Nostro”: “Venga il tuo regno e sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”.
Di fronte a una notizia così grande e inattesa molte persone si domandano se questo Regno è o non è quello che Gesù ci ha promesso per questa terra. Nel riflettere a ciò mi sono chiesto: Perchè Gesù ha accettato di morire crocifisso? Lui stesso ha detto, a quel che sembra, che lo scopo finale del suo sacrificio era di vedere un giorno realizzato il suo Regno. Ora questo Regno, che gli esegeti della Bibbia hanno più tardi battezzato “Regno messianico”, è forse già esistito su questa terra? Molti mi rispondono, e con ragione: “Se fosse già esistito, la cosa si saprebbe”.
Assumendo dunque come cosa certa che questo Regno deve ancora venire, è evidente che un bel giorno esso finirà per arrivare. E se quel giorno fosse domani? Nulla lo esclude. Molte profezie recenti lo affermano chiaramente, aggiungendo che questo Regno è il Regno messianico, quel Regno che Dio ha promesso all’umanità come anticipo del Regno celeste. [5]
Non è solo nel Vangelo che il Regno messianico è presentato come lo scopo ultimo del sacrificio di Cristo. Maria Valtorta, [6] alla quale Gesù ha rivelato molti segreti, anch’essa ne parla. Per esempio, nel 1943 Gesù le detta il testo seguente:
Gesù a Maria Valtorta: “Come uno a cui prema di fare intendere una cosa, Io vado sempre dritto alla cosa che più importa, e che qui è il mio Regno. [Regno temporale, ma di riflesso anche quello eterno]. Perchè nel mio Regno è la giustificazione del mio essermi incarnato e morto. Perchè nel Regno è la prova della mia infinita potenza, bontà, sapienza. Perchè nel Regno è la prova della vita eterna, della risurrezione della carne, del mio potere di Giudice. Perciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio Trionfo, il mio Regno, la sconfitta di Satana in se stesso [7], nella sua creatura [8], nei suoi precursori. [9] »
Questi dati suggeriscono che è possibile, anzi probabile, che il Regno messianico [10] e il Regno del Divin Volere siano la stessa cosa. Gesù lo conferma ulteriormente il 15 settembre 1922 parlando a Luisa in questi termini:
Gesù a Luisa Piccarreta: “Anelo ardentemente a che siano conosciuti gli effetti del mio Divin Volere. Da esso mi verrà la completa gloria della Creazione ed il compimento finale e definitivo della Redenzione. Oh, quanti effetti sono ancora sospesi, tanto della Creazione quanto della Redenzione, perchè il mio Volere non è conosciuto, e non tiene il suo vero Regno nella creatura, e non regnando, la volontà umana resta sempre schiava di se stessa!” [11]
Se queste parole sono autentiche – e a mio avviso lo sono – esse ci permettono di affermare che l’Era nuova che si annuncia garantirà il compimento definitivo della Redenzione, e che questo compimento si realizzerà col trionfo del Volere divino. Questa notizia è grandiosa, anche perchè che questo Regno messianico presenta dei punti in comune con l’Era nuova annunciata da tutti i profeti cristiani contemporanei, e che a loro volta i due assomigliano al“Millennio felice” che S. Giovanni evangelista descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse. Ecco il testo di S. Giovanni:
“Il Millennio felice”. “Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, Satana – e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta, Perchè non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo.
Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni.
Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni". [12]
Di fronte a tutti questi annunci profetici, una domanda appare con sempre maggior frequenza: Quand’è che questo Regno comincerà, o potrebbe cominciare ?
Le profezie, quelle vere, non offrono date precise, ma un’interpretazione accorta del loro senso nascosto può condurre a delle rivelazioni interessanti. Nel caso attuale, per esempio, un attento esame del loro contenuto permette di concludere che l’inizio del Regno messianico coincide con l’inizio del settimo millennio della storia umana, il quale a sua volta corrisponde al terzo millennio della storia cristiana. Tutto questo fa parte del piano globale concepito da Dio. [13]
Continuando il ragionamento, visto che il terzo millennio cristiano è quello che l’umanità ha appena iniziato, vuol forse dire che il Regno messianico sta per cominciare?
Sì, certamente. E le profezie aggiungono che prima di entrare in questo millennio felice l’umanità dovrà subire una grande purificazione, senza la quale non le sarebbe possibile arrivare alla felicità, che di tale millennio è proprio la caratteristica principale.
Luisa Piccarreta dice che il tempo presente è propizio alle grandi conversioni, e ci informa che le persone che desiderano vivere nel Volere divino possono già da subito incamminarsi su questa via. Le porte del Regno del Divin Volere sono aperte a partire da questo tempo attuale.
Grazie al ritorno sulla terra del Volere divino, i dolori e le sofferenze che il Peccato originale ci ha lasciato in eredità non esisteranno più. Spariti completamente! L’umanità potrà vivere la felicità per la quale Dio l’ha creata. Questa felicità si stabilirà ovunque come conseguenza diretta di una comunione spirituale generale, resa possibile dalla presenza santificatrice del Volere divino nelle persone sopravissute alla Purificazione.
Quante sono le persone invitate a questo appuntamento? L’invito è per tutti, ma già si sa che alcuni l’accetteranno e altri no. A coloro che tuttavia lo accetteranno Dio darà la possibilità di recuperare i privilegi persi col Peccato originale, e questo permetterà loro di realizzare il sogno dei sogni, quello di diventare Figli di Dio in pienezza.
De Parvulis.
Nessun commento:
Posta un commento